Cibi cotti o crudi? Cos'è meglio consumare?

Esiste una grande controversia circa il consumo di cibi crudi o cotti. Quali sono i punti di forza e di debolezza di entrambe le posizioni?
Cibi cotti o crudi? Cos'è meglio consumare?
Maria Patricia Pinero Corredor

Revisionato e approvato da la nutrizionista Maria Patricia Pinero Corredor.

Ultimo aggiornamento: 04 gennaio, 2023

Attualmente, esiste una controversia aperta tra i sostenitori del consumo di cibi crudi o cotti. Entrambe le scelte alimentari comportano vantaggi e svantaggi e raccolgono un gran numero di seguaci da entrambe le “fazioni“. Gli argomenti presentati da ogni posizione sono ampi e in questo articolo proveremo a fare una piccola sintesi.

Cibi cotti o crudi? Vantaggi

cibi crudi

Cibi crudi

  • Tra gli argomenti a favore del crudismo, vi è sicuramente la maggiore quantità di nutrienti che offre questo tipo di dieta, alcuni dei quali si perdono con la cottura. Secondo un articolo pubblicato sulla rivista International Journal of Gastronomy and Food Science, questo dipenderebbe dal tipo di cottura a cui è sottoposto il cibo.
  • La scelta di non cuocere gli alimenti fa risparmiare tempo e risorse energetiche.
  • Infine, si ritiene che i cibi crudi siano più digeribili e non creano sonnolenza dopo aver mangiato.

Cibi cotti

  • Chi è a favore della cottura dei cibi sostiene che questo processo uccide i batteri presenti nel cibo, prevenendo così vari potenziali malattie.
  • Le fibre di alcuni alimenti tendono ad ammorbidirsi durante la cottura, fatto che ne migliorerebbe la digestione.
  • Il freddo si combatte anche cucinando il cibo, cosa che aiuta il nostro metabolismo a essere più efficiente.
  • D’altra parte, cuocere aiuta a eliminare gli antinutrienti di alcuni cibi vegetali, ovvero sostanze che ostacolano o impediscono l’assorbimento dei nutrienti. Tuttavia, non abbiamo trovato dati per dimostrare questa posizione.

Svantaggi di entrambe le posizioni

Il rovescio della medaglia è che, se non lavati bene, i cibi crudi possono causare malattie batteriche. Inoltre, alcune persone lamentano gonfiore e disturbi allo stomaco quando consumano grandi porzioni di crudità. Anche se in estate i cibi crudi possono rinfrescare, durante la stagione invernale possono dare sensazione di freddo.

batteri
Un’attenta manipolazione degli alimenti è importante per evitare casi di contaminazione incrociata. Occorre prestare attenzione all’igiene e alla conservazione degli alimenti.

I sostenitori del cibo crudo sostengono che cucinare sia costoso e richiede tempo. Inoltre, in generale, aumenta anche il consumo di oli e grassi per accompagnare cibi cotti, che potrebbero influire negativamente sulla salute e sulla forma fisica.

La cottura dei cibi peggiorerebbe l’assorbimento dei nutrienti, poiché il consumo di cibi cotti altererebbe la mucosa intestinale (responsabile del corretto assorbimento dei nutrienti). Ma su questo punto va chiarito che non abbiamo trovato una base scientifica.

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Entrambe le discipline concordano sul fatto che il cibo deve adattarsi alle caratteristiche di ogni persona e alla stagione dell’anno in cui ci troviamo. La nostra dieta non deve essere la stessa in estate come in inverno.

La cosa più importante, da questo punto di vista, è essere in grado di fare un’osservazione e un’analisi obiettiva di noi stessi, delle nostre caratteristiche. Ciò significa che, se siamo persone calde e attive, potrebbe essere meglio aumentare l’assunzione di cibi crudi. Al contrario, se soffriamo molto il freddo, è probabile che trarremo maggiori benefici dall’inclusione di cibi cotti nella nostra dieta.

Naturalmente, occorre consultare un nutrizionista quando si decide di cambiare in modo radicale le abitudini alimentari o in caso di dubbi su come seguire una dieta equilibrata e sana.


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