Perché ci sono persone più sensibili al freddo?

Alcuni disturbi, come l'anemia, l'anoressia o l'ipotiroidismo, possono renderci più sensibili al freddo. Se ci accorgiamo che la nostra sensibilità alla temperatura diventa superiore al normale, è importante consultare un medico.
Perché ci sono persone più sensibili al freddo?

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Durante l’inverno, non è raro incontrare persone che si azzardano a passeggiare indossando vestiti con le maniche corte o a fare il bagno in mare, così come non è affatto strano vederne altre che non riescono a uscire di casa a causa delle basse temperature. Che cosa è, però, che ci rende più o meno sensibili al freddo?

Indubbiamente, ogni persona, entro limiti normali, presenta una maggiore o minore sensibilità alle temperature. Tuttavia, quando questa sensibilità si manifesta in misura estrema, al punto da impedirci di tollerare il freddo, può trattarsi del sintomo di una qualche malattia.

Per esempio, esistono alcuni fattori che determinano un aumento del rischio di essere sensibili al freddo, come disporre di pochi grassi corporei o soffrire di un problema cronico di salute. In questo articolo vi spieghiamo quali sono le cause principali di questo fenomeno e come è possibile diagnosticarlo.

Perché ci sono persone più sensibili al freddo?

 

Donna con le mani sul termosifone.

Quando la sensibilità al freddo si manifesta di frequente, al punto che rimanere all’aria aperta diventa intollerabile, può trattarsi di un sintomo di un qualche problema presente nel nostro organismo. Come abbiamo detto in precedenza, una delle cause più frequenti è dovuta alla presenza di un basso indice di massa corporea.

La ragione è dovuta al fatto che il grasso funge da isolante, consentendo di trattenere il calore corporeo. Le donne tendono a essere maggiormente sensibili al freddo, perché, rispetto ai maschi, tendono a presentare un più alto indice di magrezza.

Inoltre, i cambiamenti ormonali che si manifestano nelle donne in alcune fasi possono portare all’insorgere di questo problema. In particolare durante la menopausa, nella quale, oltre alle ben note vampate di calore, accade spesso che si presenti un aumento della sensibilità ai cambiamenti di temperatura.

D’altra parte, questo fenomeno può costituire anche un sintomo di allarme in caso di infezione, come un raffreddore o un’influenza. Lo stesso accade alle persone che soffrono di problemi al metabolismo. Specificamente, l’ipotiroidismo, patologia che induce una produzione inferiore di calore corporeo, a causa del deficit di ormoni tiroidei.

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Altre patologie che possono renderci più sensibili al freddo

L’anemia è una patologia che comporta un’alterazione dei globuli rossi presenti nel sangue. È possibile che la causa risieda in una quantità insufficiente di emoglobina (la sostanza che ha il compito di trasportare l’ossigeno), nella diminuzione del numero di globuli rossi o nel fatto che questi ultimi presentano una qualche anomalia.

I sintomi dell’anemia sono molto variabili e non specifici. Generalmente è accompagnata da stanchezza e debolezza, mentre, allo stesso tempo, rende le persone maggiormente sensibili al freddo. In questo caso, il sintomo sarebbe una reazione al deficit circolatorio responsabile dell’anemia.

A questo fenomeno sono associati anche alcuni problemi ai vasi sanguigni, come la sindrome di Raynaud. Si tratta di un disturbo che comporta un restringimento anomalo dei vasi sanguigni in risposta a determinati stimoli, come il freddo o lo stress.

Donna infreddolita.
L’intolleranza al freddo può essere un sintomo soggiacente che indica la presenza di problemi alla tiroide, di anemia o di altre patologie. Per questa ragione si dice che l’ipersensibilità al freddo non è sempre solamente costituzionale, ma è anche associata ad alcune malattie.

D’altra parte, essere molto sensibili al freddo può essere il risultato di una malattia cronica chiamata “fibromialgia” o “sindrome fibromialgica”. È caratterizzata dal fatto che le persone che ne sono affette manifestano un dolore muscolare e osseo generalizzato, di solito associato alla presenza di ipersensibilità. La sua incidenza è di gran lunga superiore nelle donne. In questa patologia non esistono lesioni che possano spiegare queste reazioni. Ci sono casi estremamente invalidanti, perché anche il riposo ne risulta alterato, con pesanti conseguenze di ordine psicologico.

Infine, bisogna sottolineare che, per quanto sia meno frequente, la causa può risiedere in un problema all’ipotalamo. Si tratta dell’area cerebrale che ha il compito di regolare la temperatura corporea. Per questo motivo, qualunque malattia che colpisca quest’area è in grado di alterare il meccanismo termoregolatore.

Come è possibile diagnosticare questo problema?

 

Paziente dal medico.

Per diagnosticare la causa che determina l’ipersensibilità al freddo, è necessario sottoporre la persona a un esame fisico approfondito. In primo luogo, bisogna verificarne il peso e l’indice di massa corporea. Inoltre, è necessario effettuare un’analisi del sangue.

Nella valutazione dei risultati dell’esame, è importante fare attenzione ai valori degli ormoni tiroidei e verificare l’eventuale presenza di anemia o di un qualche indizio di un’altra malattia. Quando queste cause sono state scartate e si sospetta l’esistenza di un problema più grave, come un disturbo all’ipotalamo, può essere utile eseguire ulteriori esami complementari.

Per questa ragione è necessario sottolineare che, se siete più sensibili al freddo del normale e in maniera prolungata, è bene che vi rivolgiate al medico. Può trattarsi di un sintomo che sta dissimulando la presenza di una qualche patologia: la cosa migliore da fare è scartare tutte le possibili cause.


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