
Con il termine sindrome di astinenza neonatale si indica un insieme di sintomi accusato dal neonato esposto durante la gravidanza…
Compiuti i sei mesi, arriva il momento di introdurre i cibi solidi nella dieta del neonato. Il suo corpo è già pronto per riceverli e per i genitori si tratta di una vera e propria avventura.
Introdurre i cibi solidi nella dieta del neonato è un’operazione delicata, che non può essere eseguita durante i primi giorni di vita del bambino, bensì dopo un certo tempo e in maniera graduale.
Durante la gravidanza la placenta svolge in parte le funzioni nutritive. Di conseguenza, l’apparato digerente del bambino deve necessariamente adattarsi alla nuova realtà dopo la nascita. Ecco perché il neonato non può mangiare qualsiasi cibo.
In questo articolo vedremo quando è opportuno introdurre i cibi solidi nella dieta del neonato, come capire che il bambino è ormai pronto per questo evento, quali sono gli alimenti maggiormente consigliati e alcune norme di carattere generale di cui è importante tenere conto.
Il bambino deve essere allattato, in maniera esclusiva, durante i primi mesi della sua vita. Solo a sei mesi si inizia a introdurre nella sua dieta i primi cibi solidi. Tuttavia, l’allattamento materno può proseguire fino ai due anni, alternando entrambe le forme di alimentazione.
Oltre all’età, un secondo elemento che bisogna prendere in considerazione solo altezza e peso. Intorno ai 4 mesi, i bambini pesano il doppio rispetto al momento della nascita. In alcuni casi specifici, è possibile valutare il bisogno di anticipare il consumo di cibi solidi, sebbene si tratti di eccezioni particolari che devono essere indicate da un pediatra.
I segnali emessi dal piccolo sono un altro aspetto di cui è bene tenere conto. Il bambino è ormai pronto per accettare i cibi solidi se:
Potrebbe interessarvi anche: Allattamento al seno: perché è consigliabile?
Possiamo introdurre una grande varietà di cibi solidi nella dieta del bambino. Ciò nonostante, alcuni sono più indicati di altri. Tra questi, troviamo quelli che seguono:
Vi consigliamo di leggere anche: Errori nell’alimentazione dei bambini
Quando si introducono i cibi solidi nella dieta del neonato è importante fare in modo che il piccolo non rifiuti il nuovo alimento. Se all’inizio questo evento può verificarsi, è necessario perseverare senza, però, renderlo traumatico.
In tal senso, si consiglia di somministrare piccole quantità di cibo. Ricordate che un neonato mangia molto meno di un adulto. Bisogna concedere al suo apparato digerente il tempo necessario per adattarsi al cambiamento. Ecco perché non dobbiamo sentirci frustrati se si limita a ingerire scarse quantità di cibi solidi.
In secondo luogo, è più facile introdurre gli alimenti solidi alternandoli con l’allattamento materno o il latte artificiale. In altre parole: si offre un po’ di latte attraverso il biberon o il seno, poi un cucchiaino di cibo e di nuovo un altro po’ di latte. Così il bambino si abituerà al nuovo alimento.
Capiterà spesso di vedere il bambino giocare con il cibo che finirà sul suo viso, sulle mani, il bavaglino o il pavimento. Ovunque, tranne che in bocca. Non bisogna rimproverare il bambino per questo comportamento, altrimenti il suo rifiuto verso i nuovi cibi potrebbe crescere.
Al contrario, bisogna parlargli dolcemente, stimolandolo a mangiare. E se piange o non vuole aprire la bocca, è meglio aspettare e non insistere per un po’ di tempo.
Quando si introducono i cibi solidi nella sua dieta, nel bambino inizieranno a diventare visibili alcuni cambiamenti. Tra questi, l’urina diventerà più torbida.
È possibile che in alcune feci siano presenti pezzi di cibo non digerito, ma questo fenomeno non deve essere motivo di allarme. Anche l’intervallo tra le evacuazioni può variare, diventando meno frequente. Non si tratta, però, di un segnale di stitichezza.
D’altra parte, vi accorgerete che a mano a mano che il bambino si adatta al cibo solido avrà sempre più appetito e le porzioni che mangia aumenteranno. A poco a poco, l’uso del biberon verrà abbandonato.
Nelle righe che seguono vi offriamo alcuni semplici consigli di cui potete tenere conto durante il primo periodo di introduzione dei cibi solidi nella dieta del neonato:
Alcuni genitori potrebbero preoccuparsi nel vedere che i loro figli non mangiano buona parte dei cibi solidi che ricevono. Nei primi tempi, però, una quantità di circa 115 grammi è sufficiente affinché il bambino riesca ad adattarsi.
Così come ci sono alimenti consigliati, ce ne sono altri che bisogna evitare, come le conserve, gli insaccati, i cibi in scatola, i pop corn e altri con i quali il bambino potrebbe soffocarsi. Per evitare pericoli, è fondamentale valutare le dimensioni dei bocconi.
Cercate sempre di preparare purè, pappa o di sminuzzare il cibo così da facilitarne l’ingestione. Non date mai cibo intero al neonato. Infine, non aggiungete sale né condimenti, non necessari per il suo palato e il suo gusto e che invece aumentano il rischio di malattie croniche in futuro.