La coagulazione è il processo mediante il quale il sangue passa dal suo naturale stato liquido allo stato di gel, formando un coagulo. Si tratta di una piccola massa di sangue che si forma quando piastrine, globuli rossi e alcune proteine aderiscono gli uni alle altre.
È importante distinguere il coagulo dal trombo e dall’embolo. Il trombo è un coagulo che aderisce alla parete di un vaso sanguigno. Gli emboli, invece, sono coaguli che circolano nel flusso sanguigno e che, bloccandosi in una parte del corpo, impediscono il passaggio del sangue.
La coagulazione del sangue è essenziale per la vita. Tutti i mammiferi, di fatto, hanno un simile sistema di coagulazione. Nell’articolo di oggi vi spieghiamo tutto quello che dovete sapere su questo processo fisiologico.
Che cos’è la coagulazione?
Prima di tutto, dobbiamo conoscere un po’ la fisiologia del sangue. Al suo stato naturale, il sangue fluisce in forma liquida, senza assumere lo stato gelatinoso. Le pareti vascolari sono sane e integre e non si attiva nessuna sostanza che scateni la formazione dei coaguli.
In questi casi, i processi di anti-coagulazione e coagulazione sono perfettamente in equilibrio. In questi due processi intervengono molte proteine che regolano tale equilibrio, chiamato omeostasi.
Quando un vaso sanguigno è danneggiato, si innesca una reazione a catena in cui l’attivazione di una serie di proteine porta alla formazione del coagulo. Questa catena di eventi è chiamata cascata coagulativa.
Intervengono più di 10 proteine diverse, denominate complessivamente “fattori di coagulazione”. Queste proteine si trovano normalmente nel flusso sanguigno.
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Il processo fisiologico della coagulazione sanguigna
In sintesi, i passaggi che avvengono in un processo di coagulazione del sangue sono i seguenti:
- Innanzitutto, deve verificarsi un piccolo danno nella parete di un vaso sanguigno (ferita). Questo provoca un’emorragia (termine che indica la fuoriuscita del sangue dai vasi, indipendentemente dalla quantità).
- In seguito all’emorragia, i vasi sanguigni si contraggono. Questa vasocostrizione è un tentativo di limitare il flusso di sangue per evitare di perderne grandi quantità attraverso la ferita.
- Si attivano subito le piastrine. Si tratta di piccole cellule che circolano nel sangue e che, aderendo le une alle altre nel punto in cui si è prodotta la ferita, formano un tappo. A questo punto, si attiva uno dei fattori di coagulazione più importante: il fattore di Von Willebrand.
- Infine, gli altri fattori di coagulazione attivano la produzione di fibrina. Questa sostanza molto resistente permette di formare una specie di rete che mantiene solido e stabile il tappo di piastrine. Quando la ferita si rimargina, il tappo che si è formato (coagulo) si dissolve. In questo modo si ricostituisce l’equilibrio e il vaso recupera il suo stato abituale.
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Quali sono le malattie che alterano la coagulazione del sangue?
Come già detto, la coagulazione del sangue è un processo fisiologico fondamentale per la vita. Quando un elemento della cascata coagulativa non funziona correttamente, possono insorgere diverse patologie. Vediamone qualche esempio.
1. La malattia di von Willebrand
Si tratta del disturbo più comune fra quelli che colpiscono la coagulazione del sangue. Le persone affette da questa patologia presentano una disfunzione nel fattore di coagulazione da cui prende il nome. Come indicato, il fattore von Willebrand è la proteina che aiuta le piastrine ad agglutinarsi.
Questa malattia colpisce circa l’1% della popolazione. Tuttavia, i sintomi sono lievi e sono poche le persone a cui viene correttamente diagnosticata. Alcuni dei sintomi sono:
- Sanguinamento dal naso prolungato.
- Mestruazioni abbondanti nelle donne.
- Sanguinamento eccessivo in caso di lesione o sangue nelle urine o nelle feci.
2. Emofilia: la malattia della coagulazione
Si tratta di una rara disfunzione della coagulazione del sangue che colpisce le persone con una deficienza del fattore VIII o IX. Queste persone presentano un’eccessiva emorragia a seguito di una lesione, perché il sangue non coagula in modo corretto.
È una malattia ereditaria, che può essere molto grave. Quando si produce un’emorragia interna, gli organi e i tessuti possono essere danneggiati e ciò mette in pericolo la vita del soggetto.
L’emofilia è una malattia che fu particolarmente diffusa fra i membri delle famiglie reali nel XIX secolo. Per esempio, il figlio degli ultimi zar di Russia era emofiliaco. Molti studi hanno cercato di individuare l’origine genetica di questa patologia.
In conclusione
La coagulazione del sangue è un processo complesso, che aiuta a mantenerci in vita. È di fondamentale importanza studiare il suo funzionamento per poter trattare eventuali deficienze in una delle fasi di questo meccanismo.
Bibliografia
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