Collagene marino e bovino: differenze

Da alcuni anni è in corso una controversia su quale sia il collagene migliore tra quello marino e bovino. Che cosa dicono al riguardo le evidenze disponibili? Quali differenze presentano? Ne parliamo in questo articolo.
Collagene marino e bovino: differenze

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Negli ultimi anni, il marketing di integratori alimentari a base di collagene ha sollevato alcuni dubbi su quale sia la varietà migliore tra collagene marino o bovino. Al riguardo esistono di verse controversie e ricerche.

Il collagene è la proteina più diffusa nel corpo umano ed è presente in un’ampia varietà di animali. Secondo una revisione pubblicata sul Journal of Cosmetic Dermatology, è una delle sostanze principali di pelle, ossa, articolazioni e vasi sanguigni.

Al giorno d’oggi è anche una proteina molto diffusa come integratore dietetico, il cui impiego è associato ad alcuni benefici per la salute. Inoltre, è ampiamente utilizzato nell’industria farmaceutica, dal momento che sembra ritardare l’invecchiamento. Qual è, però, la varietà di collagene migliore?

Collagene marino vs collagene bovino

Il mercato offre diversi integratori a base di collagene, tra i quali si segnalano quello di origine marina e bovina. A entrambi si attribuiscono diverse proprietà, come la capacità di migliorare la salute della pelle o delle articolazioni.

Sebbene siano diversi gli studi che confermano queste caratteristiche, è sorto un dibattito su quale sia la varietà migliore. Accade spesso di vedere annunci pubblicitari che affermano che il collagene di origine marina è “più assimilabile di quello terrestre”.

Si suggerisce inoltre che sia in grado di esercitare effetti quasi miracolosi sulla salute. Ciononostante, è importante sapere che tutti i collageni sono simili e il corpo non è in grado di distinguerne la provenienza una volta assimilati.

In altre parole, il valore biologico, l’assimilazione e le proprietà del collagene marino non sono né migliori né peggiori di quelle del collagene bovino. In entrambi i casi, conta il grado di idrolisi, parametro che consente il loro assorbimento da parte dell’organismo.

Il processo di idrolisi è noto anche come “frammentazione” o “predigestione” e consiste nell’eliminazione di grassi e materiali indesiderati allo scopo di ottenere solamente gli amminoacidi (le sostanze assimilabili dal corpo).

Indipendentemente dalla sua origine, solamente il collagene che è stato sottoposto a una sufficiente idrolisi riesce a raggiungere i tessuti che lo impiegheranno come nutriente.

Collagene marino e bovino: molecola di collagene.
Il collagene è una proteina formata da amminoacidi. Perché possa raggiungere i tessuti e svolgere la propria funzione, deve prima essere idrolizzato.

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Ci sono differenze tra il collagene marino e il collagene bovino?

La differenza principale è rappresentata dalla loro fonte. Mentre il collagene marino si ottiene dalla pelle, dalle lische e dalle squame del pesce, quello di origine bovina proviene dalle ossa e dalla pelle del bestiame, come le mucche, i bisonti o i bufali.

Naturalmente, un’altra caratteristica che li distingue è rappresentata dall’ambiente in cui crescono le loro fonti: marino e terrestre. Si ritiene, di fatto, che l’ambiente nel quale vivono gli animali possa incidere sulla qualità del collagene. Anche se mancano evidenze, alcuni studi hanno fornito alcune indicazioni in merito.

Per esempio, una ricerca pubblicata sulla rivista medica Marine Drugs afferma che il collagene marino aumenta la presenza nell’organismo dei tipi I e II di questa proteina. È per questo motivo che risulta utile per la salute della pelle e delle cartilagini.

Al tempo stesso, uno studio pubblicato sulla rivista Nutrients segnala che il collagene bovino consente un incremento dei tipi I e III della proteina, con effetti vantaggiosi quali prevenire le rughe, promuovere l’elasticità e incrementare l’idratazione cutanea. Disponiamo anche di dati in merito ai benefici che offre alle articolazioni.

Il prezzo: una differenza considerevole

Una differenza che è bene sottolineare tra i due tipi di collagene è il loro prezzo. Come anticipato, il marketing ha amplificato i vantaggi offerti dal collagene marino, incidendo anche sul suo prezzo.

Trattandosi di un prodotto relativamente nuovo e sul quale sono stati pubblicati diversi studi, il suo prezzo di mercato è superiore a quello del collagene bovino. Inoltre, alcune aziende lo propongono a un prezzo decisamente elevato, anche quando proviene da specie dal basso valore economico.

Al di là della sua origine (marina o terrestre), ciò che conta è che il prodotto sia idrolizzato in modo che il corpo sia in grado di acquisirlo. Quando si acquistano integratori di collagene, dunque, l’aspetto più importante da valutare è il grado di idrolisi.

Il collagene vegetale non esiste

Il collagene è una proteina presente negli animali e negli esseri umani. Non è vero che alcune piante lo contengono, neppure in quantità minime. Ciononostante, gode di una certa diffusione l’idea secondo cui sia possibile ottenerlo da alimenti come le alghe.

Lungi dalla realtà, queste fonti vegetali non contengono collagene, perché non ne hanno alcun bisogno. Al suo posto, presentano strutture fibrose e dall’aspetto gelatinoso (simili al collagene) che l’industria chiama “collagene vegetale”. Tuttavia, non hanno alcun rapporto né condividono proprietà con la proteina vera e propria.

Fogli di alga nori.
Il cosiddetto “collagene vegetale” non esiste. Le alghe, per esempio, non ne producono né ne hanno bisogno per lo svolgimento delle proprie funzioni vitali.

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Cosa ricordare a proposito del collagene marino e bovino?

Gli integratori di collagene marino e bovino sono stati ampiamente studiati per via dei presunti benefici per la salute. In particolare, è stato stabilito che sono utili per la salute della pelle e delle articolazioni. Tuttavia, non ci sono prove sufficienti in grado di assicurare che una varietà sia migliore dell’altra.

In generale, il collagene contiene gli stessi amminoacidi in proporzioni simili a prescindere dalla sua fonte. Conta verificare, invece, se è idrolizzato, affinché sia facilmente assimilabile e biodisponibile. Non dimenticatelo!


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