La nascita di un figlio cambia la vita della coppia in modo drastico. Non si ha più molto tempo per stare soli e anche quando ciò accade, sembra che la libido sia a terra. Come cambia il sesso dopo la gravidanza?
In questo articolo vedremo i cambiamenti principali e più frequenti. Se anche voi avete notato un “calo di entusiasmo” nelle relazioni intime, sappiate che non succede solo a voi!
Sesso dopo la gravidanza: quando torna il desiderio di intimità?
Questa è una domanda che molti genitori si fanno, ma che non ha una risposta precisa, poiché dipende da diversi fattori. Quello che bisogna comprendere è che il sesso dopo la gravidanza è diverso. Ciò non significa che sia peggiore, ma che va incontro a cambiamenti.
Il desiderio non ritorna il giorno successivo al parto. L’intimità postpartum avviene a poco a poco, spesso con timore e persino senza desiderio. La pazienza e l’affetto sono essenziali. È normale che, almeno durante i primi tre mesi dopo il parto, la donna pensi solo a suo figlio e la libido sia praticamente inesistente. In alcuni casi, questo periodo dura fino all’anno del bambino.
Non è consigliabile fare sesso durante la fase del puerperio, cioè dal parto a sei settimane dopo. Alcuni la chiamano “quarantena” perché dura più o meno quaranta giorni, sebbene il corpo umano non sia così puntuale o esatto.
Da un punto di vista medico, questo è il tempo necessario al corpo femminile per riprendersi dallo sforzo di aver dato alla luce. In caso di parto cesareo, questo periodo si riduce a circa un mese.
Nel parto naturale, il problema principale sono le infezioni. Nel periodo del puerperio l’utero deve tornare alle dimensioni solite, devono cessare le piccole emorragie e la vagina deve riprendersi dal trauma del parto. È saggio aspettare che le ferite guariscano.
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Che cosa cambia nel sesso dopo la gravidanza?
Oltre a problemi fisici, ci sono altri motivi per cui il sesso viene posticipato dopo il parto. Ecco come cambia il sesso dopo la gravidanza:
1. Perdita del desiderio legata alle variazioni ormonali
Questo non significa che non ci sia più amore nella coppia, tanto meno passione. Tuttavia, la produzione di ormoni femminili è rivolta alla cura del bambino.
Dopo il parto, la donna produce una grande quantità di prolattina, necessaria all’allattamento; allo stesso tempo secerne meno estrogeni, che sono legati al desiderio. Pertanto, le donne che allattano al seno hanno in genere meno desiderio di intimità con il partner.
2. Stanchezza e mancanza di tempo
Prendersi cura di un neonato è un lavoro di 24 ore, senza ferie o fine settimana. È normale quindi che quando il bambino si addormenta, l’ultima cosa a cui pensi la mamma sia fare sesso. Vuole riposare! O in alcuni casi, fare i lavori domestici o una bella doccia.
E questo vale anche per i papà che di notte non possono riposare bene se il piccolo si sveglia ogni due o tre ore. Tutto ciò porta ad una rarefazione degli incontri intimi.
3. Dolore, paura e sensibilità
Le prime settimane dopo il parto e anche dopo il puerperio, la donna può continuare a provare fastidio alla vagina, soprattutto se il parto è stato naturale. La paura che la penetrazione possa essere dolorosa può portarla a evitare i rapporti sessuali.
Uno studio condotto da un team di ricercatori brasiliani ha analizzato i fattori dolore e paura. L’obiettivo della ricerca era osservare i cambiamenti durante il postpartum nelle relazioni intime e l’esperienza nella sessualità di sei donne primipare.
Le donne che hanno partecipato allo studio hanno riportato dolore, disagio e difficoltà nei rapporti sessuali.
Se il dolore o la sensibilità dura più di tre mesi, è necessario consultare il medico. Lo stesso in caso di sanguinamento, bruciore o gonfiore dei genitali dopo il rapporto.
4. Meno privacy
Nei primi mesi, i bambini dormono accanto alla mamma per una questione di comfort e soprattutto di attaccamento. Tenere il bambino nella stanza di mamma e papà è uno dei migliori contraccettivi, si dice scherzosamente. Ma è più che reale.
Nonostante ci siano altri spazi della casa dove poter fare sesso, come il soggiorno o la cucina, il fatto di condividere la stanza con il bambino può inibire la coppia.
In effetti, nello studio citato, la presenza del bambino in camera da letto durante il sesso era una preoccupazione per le sei donne. Il fatto di avere rapporti sessuali nella stessa stanza in cui dormiva il bambino veniva vissuto dalle volontarie come una mancanza di rispetto per il piccolo, motivo per cui alcune di queste madri non volevano fare sesso.
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5. Ansia, depressione e autostima
Altri cambiamenti sono legati a fattori emotivi, soprattutto nella donna, ma anche nell’uomo. Depressione postpartum, disturbi d’ansia, stress o mancanza di sonno possono essere ostacoli al sesso dopo la gravidanza.
Alcune donne dopo il parto si sentono meno attraenti e questo aumenta le loro insicurezze. Alcuni uomini, invece, provano gelosia nei confronti del bambino poiché non ricevono attenzioni come prima. Questo li può portare a non voler fare sesso o, al contrario, a essere troppo insistenti.
Nessuno dice che l’arrivo di un bambino sia un evento facile da gestire. I cambiamenti cominciano dal primo momento in cui si scopre di aspettare un bambino. Occorre essere molto pazienti, accettare che le cose non saranno come prima e non forzare le situazioni.
A poco a poco, le cose si ‘normalizzeranno’ e si potrà nuovamente godere del sesso, forse non come all’inizio della relazione, ma come persone più mature e responsabili.
Bibliografia
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