Le cause delle caviglie gonfie sono molteplici; ciononostante si tratta di un disturbo che è possibile combattere e curare. Tra le tante cause, l’edema (termine medico per indicare questo problema) è dovuto a una cattiva circolazione, a una ritenzione di liquidi, a posture scorrette o alla gravidanza. Continuate a leggere questo articolo per saperne di più!
Perché si gonfiano le caviglie?
Dopo una giornata lunga ed estenuante, è probabile che le vostre caviglie non siano nelle stesse condizioni in cui erano quando vi siete svegliati al mattino.
Se avete passato molte ore davanti al computer per motivi di lavoro, se siete tornati da un viaggio lungo oppure avete tenuto le gambe ferme nella stessa posizione per molto tempo, è possibile che il vostro corpo ne risenta e vi ritroviate con le caviglie gonfie.
Se non camminate o correte, i muscoli e le valvole della zona si contraggono e non si rilassano, quindi il sangue non può percorrere correttamente il suo cammino verso il cuore, ma compie un movimento molto più lento. Dalla mancanza di queste buone abitudini deriva, molto spesso, il problema delle caviglie gonfie.
Quello delle caviglie gonfie, infatti, è un problema molto comune per le persone anziane o in sovrappeso, perché il cuore non ha la forza sufficiente per spingere il sangue con maggior velocità.
Di conseguenza, nella zona delle caviglie il sangue non circola come dovrebbe e la pressione aumenta. Le valvole non si chiudono correttamente e cedono, il sangue ristagna e si accumula nelle vene che si stirano per “contenere” più liquido. Altri fattori di rischio legati all’infiammazione che porta ad avere le caviglie gonfie sono:
il fumo
il colesterolo
il peso del corpo in eccesso che ricade sulle caviglie
Durante una visita, i medici, oltre a tenere in considerazione queste cause “frequenti”, cercano di individuare altri fattori che possono portare al fenomeno delle caviglie gonfie, come, per esempio:
un cattivo funzionamento di organi quali l’intestino o i reni
una dieta con una grande quantità di grassi
vene deboli che non consentono un corretto flusso sanguigno
Muovere le gambe ogni ora: se il vostro lavoro vi costringe a rimanere seduti tutto il giorno davanti alla scrivania, alzatevi ogni una o due ore e fate un giro dell’ufficio. In questo modo si riattiverà il flusso sanguigno delle gambe. Se solitamente viaggiate molto e vi trovate a essere seduti in una posizione scomoda, fate la stessa cosa, ovvero alzatevi per andare alla toilette, fermatevi per qualche istante, stirate le gambe. Fare delle brevi camminate ogni giorno fa veramente molto bene alla salute, perché evita la formazione di coaguli di sangue.
Perdere peso: avere qualche chilo di troppo non è un problema, ma se dovessero essere dannosi per la salute, allora è necessario cominciare una dieta. Ricordate che l’obesità altera il funzionamento del cuore e degli organi. Inoltre, può sottoporre le gambe a uno stress eccessivo e provocare il gonfiore alle caviglie. Perdendo peso, ridurrete anche l’infiammazione nelle parti inferiori del corpo che non tratterranno più liquidi.
Consumare poco sale: troppo sodio nella dieta quotidiana causa problemi ai tessuti delle caviglie e dei piedi. Se ne diminuite il consumo, ridurrete anche la ritenzione di liquidi. Questo significa anche che dovete abbandonare i prodotti in scatola o processati perché, solitamente, contengono una grande quantità di sale. Optate per il sale marino o quello a basso contenuto di sodio.
Cambiare i farmaci: tra gli effetti collaterali, alcuni farmaci possono causare l’infiammazione delle caviglie, delle gambe e dei piedi. Chiedete al vostro medico se i farmaci che vi ha prescritto possono avere questo effetto e se può sostituirli con altri che non provochino il gonfiore delle parti inferiori del corpo. Nel caso in cui assumiate farmaci da banco, cioè senza obbligo di ricetta, leggete attentamente il foglietto illustrativo, soprattutto per quanto riguarda gli effetti indesiderati.
Fare esercizio fisico: l’attività fisica permette di migliorare la circolazione; il sangue, quindi, scorre correttamente per tutto il corpo e arriva al cuore senza problemi. Potete decidere di andare in bicicletta, camminare o fare jogging ogni giorno o almeno tre volte alla settimana. Per iniziare sono sufficienti sessioni da 20 minuti, poi potete aumentare il tempo.
Sollevare i piedi prima di andare a dormire: quando tornate a casa dal lavoro e vi mettete a guardare la televisione, sollevate le gambe aiutandovi con uno o più cuscini. Se volete, potete anche appoggiare i piedi contro il muro o un mobile e mantenere questa posizione per alcuni minuti. Questo esercizio consentirà al sangue di “scendere” e di non accumularsi nelle caviglie. Sicuramente avvertirete una sensazione di solletico o formicolio. Se vi dovesse far male, abbassate le gambe e ripetete l’esercizio dopo qualche minuto.
Bere tanta acqua durante il giorno: in questo modo, eviterete la ritenzione di liquidi. Durante l’inverno si dovrebbero bere circa due litri di liquidi al giorno, mentre in estate alcuni medici consigliano di berne tre litri. Rivolgetevi a uno specialista per conoscere la giusta dose che vi è consentito bere anche in base alla vostra età.
Indossare scarpe comode: possibilmente non devono essere troppo strette o aderenti; se sono scarpe con i lacci, non devono essere allacciate troppo strette. Se potete stare scalzi per un po’ di tempo, approfittatene (anche durante la pausa pranzo).
Fare pediluvi con acqua fredda: riempite un recipiente con acqua fredda del rubinetto e immergetevi i piedi fino a che l’acqua superi le caviglie. Lasciate i piedi in ammollo qualche minuto: noterete come la sensazione di gonfiore diminuirà a poco a poco.
Usare calze ortopediche: in caso di infiammazione cronica, i medici prescrivono questo trattamento che consiste nell’indossare calze elastiche che esercitano una pressione sui piedi, sulle caviglie e sui polpacci. I vasi sanguigni si dilatano e il sangue torna correttamente al cuore.
Bere bevande diuretiche: gli infusi a base di erbe diuretiche permettono di eliminare le tossine attraverso l’urina. Tra le piante o erbe più utilizzate ricordiamo l’equiseto, il Cyclolepis genistoides (o bastone blu) e l’uva. Anche una dieta depurativa è un’ottima soluzione.
Immagini per gentile concessione di Caesandra Seawell, Wanderyng Eyre, Andy2 Boyz, Sue Rabeaux, Elfboy y Sanar.
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