Purtroppo, esistono numerose malattie del colon con cui ci troviamo spesso a dover fare i conti, alcune molto gravi, come il cancro, altre meno, ma comunque fastidiose e spesso invalidanti.
Il colon (conosciuto anche come intestino crasso) è un tubo lungo e grosso che si trova alla fine del nostro apparato digerente. Ha una lunghezza di circa 1,5 metri.
In esso avviene la fase finale della digestione. Dall’intestino tenue riceve il chimo (alimento digerito) per completarne l’assorbimento, cambiando lo stato liquido del chimo in solido per trasformarlo in feci.
La sua funzione principale, quindi, è di immagazzinare i rifiuti solidi che verranno successivamente evacuati.
Quando le feci non vengono evacuate come dovrebbero, il colon continua ad assorbire acqua, i rifiuti diventano duri e si verifica la stitichezza.
Le malattie del colon
Ci sono alcune condizioni che non permettono il suo corretto funzionamento. In alcuni casi queste possono produrre il cancro al colon. Questo tipo di cancro è più comune nelle persone di età superiore ai 50 anni che presentano fattori a rischio e precedenti familiari.
Dato che il cancro al colon inizialmente può essere asintomatico, vi invitiamo ad effettuare esami di routine che vi permetteranno di rilevare in tempo qualsiasi tipo di anomalia.
Quando il cancro al colon viene diagnosticato nelle sue fasi iniziali ci sono elevate possibilità di recupero, cosa che non avviene se scoperto durante la sua fase tardiva.
A seguire vi presentiamo le malattie del colon più comuni, come riconoscerle ed intervenire.
1.Colite ulcerosa
Si tratta di una delle varie malattie del colon e del retto a carattere infiammatorio, e consiste nella formazione di ulcere all’interno del colon.
Sembrerebbe avere una base immunologica, si perde la tolleranza agli antigeni dell’intestino. I sintomi che presenta sono i seguenti:
- diarrea, a volte con sangue e pus
- dolore all’addome
- febbre
- dolore rettale
- perdita di peso.
Affinché sia possibile diagnosticare la colite ulcerosa, è possibile ricorrere a diversi esami, tra cui prove di laboratorio, esami radiologici, endoscopia.
La colite ulcerosa è una patologia cronica che può presentare lunghi periodi di remissione. I periodi attivi della malattia vengono denominati focolai.
La causa di questa patologia è ancora sconosciuta. Generalmente si presenta prima dei 40 anni, ma alcuni casi sono stati diagnosticati in pazienti in età più avanzata.
In alcuni casi è necessario l’intervento chirurgico che prevede la rimozione della sezione di colon affetta. La terapia convenzionale consiste nella prescrizione di medicinali che riducono l’infiammazione e prevengono nuovi attacchi.
Lo stress e certi alimenti possono scatenare la colite ulcerosa, nonostante non ne siano la causa diretta.
Poiché la causa è sconosciuta, non si sa nemmeno come prevenirla. L’opzione migliore, quindi, sarebbe evitare i fattori scatenanti della malattia.
In seguito al malassorbimento dei nutrienti tipico di chi soffre di questo disturbo, si raccomanda di seguire una dieta povera di fibre, quindi di fare un consumo moderato di frutta e verdura (soprattutto verdura fiorita).
Gli alimenti che vanno principalmente evitati sono:
- latte
- legumi
- carni grasse
- bevande alcoliche
- condimenti
- dolci
- uso moderato di uova e frutta secca.
Tuttavia, ricordiamo che queste indicazioni alimentari dipendono dal grado di tolleranza delle singole che persone.
Leggete anche: Trattare la colite ulcerosa con rimedi naturali
2.Polipi intestinali
Si tratta di protuberanze o crescite anormali sulla superficie del colon. La maggioranza dei polipi sono benigni, ma può trattarsi di cancro o trasformarsi in esso.
Il modo corretto per evitarne la transizione è estirpandoli per evitare che si trasformino in cancerogeni. Le persone alle quali sono stati tolti i polipi devono essere sottoposte a controlli endoscopici massimo ogni 3 anni per scartare nuove comparse.
Generalmente sono asintomatici. Si scoprono quando si effettua un controllo per altri motivi. Si individuano e possono essere rimossi attraverso una colonscopia. Possono essere di origine ereditaria o non ereditaria.
Nel caso in cui siano presenti i sintomi, possono essere i seguenti:
- sanguinamento anale
- stitichezza o diarrea per più di una settimana
- sangue nelle feci.
Non c’è sicurezza quando si parla della prevenzione dei polipi, ma è possibile ridurre il rischio che questi si sviluppino mangiando più frutta, evitando l’alcol e le sigarette, riducendo il proprio peso e consumando alimenti ricchi di calcio.
3.Diverticolosi
Si tratta della presenza di sacche estroflesse della mucosa attraverso zone di relativa debolezza dello strato muscolare nella parete del colon. Sono più frequenti con l’avanzare dell’età e possono presentarsi senza sintomi.
Quali possono essere le complicazioni?
- Diverticolite acuta: processo infiammatoria a causa di un’infezione.
- Emorragia: i pazienti che soffrono di diverticolite possono presentare emorragia; inoltre, possono esserci perdite occulte di sangue nelle feci o emorragie massive del retto.
- Perforazione: quando il diverticolo è infiammato può perforare e causare infezioni pericolose per la vita.
I sintomi che si possono presentare sono soprattutto stitichezza, dolori addominali e fistole.
Cause
Muscolo intestinale debole in seguito a:
- Un’alimentazione povera di fibre può essere collegata con l’apparizione di questa malattia. La fibra fa sì che si defechi più spesso e questo esercita la muscolatura intestinale.
- Una dieta povera di fibre rende deboli i muscoli dell’intestino in seguito a una riduzione della loro attività causando anche una fastidiosa stitichezza.
- Precedenti familiari predispongono a soffrire di questo disturbo. Chi ha casi in famiglia, di solito, presenta la parete intestinale più debole.
Cura
Nel caso in cui si presenti un episodio di diverticolite, la cura da seguire è a base di antibiotici per eliminare l’infezione; in casi più gravi si può arrivare al ricovero in ospedale e perfino alla chirurgia.
Prevenzione
Cercate di fare una dieta che sia soprattutto ricca di fibre, in modo da evitare la stitichezza e mantenere la muscolatura dell’intestino attiva e in forza.
Leggete anche: Consigli per trattare la diverticolite
Conclusione
Nel caso in cui soffriate di uno dei sintomi delle tre malattie del colon sopra descritte, rivolgetevi al vostro medico. Ricordatevi inoltre che individuare precocemente la patologia pronostica una migliore evoluzione e recupero della salute.
Bibliografia
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