Compagni bulli: come comportarsi?

Cosa devono fare i genitori quando i figli soffrono di intimidazioni e minacce da parte di compagni bulli? Ve lo spieghiamo in questo articolo.
Compagni bulli: come comportarsi?
Bernardo Peña

Revisionato e approvato da lo psicologo Bernardo Peña.

Ultimo aggiornamento: 05 novembre, 2022

Negli ultimi anni, il termine “bullismo” ha riempito le pagine dei notiziari e dei quotidiani. È sulla bocca di tutti e anche se sappiamo di cosa si tratta, è difficile sapere come affrontarlo quando sono i nostri figli a soffrire di questo problema. I genitori devono essere coinvolti o no? Vediamo insieme come agire se i nostri figli vengono presi di mira dai compagni bulli.

In questo articolo presentiamo alcune idee per capire come agire se i propri figli sono vittime di bullismo. Continuate a leggere per scoprirlo.

Cos’è il bullismo?

Bambino vittima dei compagni bulli
L’abuso sistematico può avvenire a livello fisico, emotivo o sociale.

Il termine “bullismo” si riferisce a una dinamica di abuso sistematico che si verifica tra pari durante un periodo di tempo. Tale abuso non è sempre fisico, ma può comprendere una varietà di atteggiamenti dannosi nei confronti della vittima, quali insulti, esclusione sociale, scherzi di cattivo gusto o cyberbullismo, tra gli altri.

Secondo uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il bullismo colpisce quasi il 25% dei bambini di età compresa tra gli 11 e i 18 anni.

In seguito a diverse ricerche, si è giunti alla concluse che gli effetti del bullismo a breve, medio e lungo termine possono essere fortemente negativi per la vittima. Vale la pena di notare che non bisogna minimizzare le molestie considerandole solo una cosa da bambini. È obbligo dei genitori intervenire per proteggere le vittime.

Se i vostri figli sono vittime di qualsiasi forma maltrattamento da parte dei compagni bulli, di scuola o sportivi, continuate a leggere. Vi diremo come agire se subiscono abusi a livello fisico ed emotivo.

Come agire se i figli vengono presi di mira dai compagni bulli

Il ruolo dei genitori nei casi di bullismo è essenziale per combattere un problema che può influenzare profondamente lo sviluppo emotivo e fisico di un bambino o un adolescente. La domanda che bisogna porsi non è se si deve agire o meno, ma in che modo farlo. Per riuscirci, bisogna capire come funziona il bullismo.

1. Come funziona il bullismo?

Una situazione di bullismo si verifica quando una persona viene continuamente tormentata attraverso spinte, pettegolezzi, insulti, percosse e persino aggressione sessuale da parte di un bullo o gruppo di bulli. Di solito questi attacchi sono rivolti a:

  • L’aspetto fisico della vittima.
  • Il livello sociale della vittima.
  • Il comportamento: se il bambino è timido, può essere bersaglio di attacchi.
  • La razza o la religione.
  • Inclinazioni sessuali: in genere non importa se la vittima ha inclinazioni omosessuali o meno. È sufficiente che il gruppo di aggressori lo percepisca in questo modo per attivare l’intimidazione.

Se state valutando se i vostri figli sono davvero vittime di bullismo, dovrete considerare se gli atti sono molteplici e ripetuti nel corso del tempo o se si tratta di una situazione isolata.

2. Perché agire per fermare i compagni bulli?

Ragazzina che piange per abuso sessuale
Un bambino o un adolescente vittima di bullismo può soffrire di grave depressione.

Prima di valutare come agire, è necessario chiarire perché è necessario che voi, in quanto genitori, agiate in merito. Qualsiasi tipo di abuso continuato nel tempo potrebbe causare nel bambino:

  • Bassa autostima.
  • Stress.
  • Ansia.
  • Depressione: i casi più gravi di depressione possono portare al suicidio. Non sarebbe la prima volta che un bambino deriso dai compagni bulli sceglie di togliersi la vita perché non riesce a sopportare l’umiliazione continua a cui è sottoposto.

3. Strategie di azione per i genitori

Vediamo insieme come agire in caso di bullismo. Ricordate che è molto importante mantenere la calma. Sarete i pilastri su cui si reggeranno i vostri figli.

Primo passo: indagare su cosa è successo

  • Ascoltate i vostri figlio: è importante ascoltare senza rimproverarli magari perché non si sono fatto avanti prima.
  • Fateli sentire al sicuro: consolateli, stanno soffrendo molto e hanno bisogno di sentire amore e riparo, non importa quanti anni hanno.
  • Conoscere i fatti: è importante conoscere per bene i fatti per agire. Ascoltate senza giudicare e controllate le reazioni e gli istinti. Prendete nota di ciò che è accaduto con la maggior quantità di dettagli possibile: date, luoghi, testimoni, cyberbullismo e prove dello stesso, ecc.
  • Trasmettere ai bambini la sensazione che hanno fatto bene a parlarvene: spesso i bambini o gli adolescenti sentono di aver tradito qualcuno e la colpa si aggiunge agli altri problemi.

Secondo passo: agire per frenare i compagni bulli

  • Incontrare l’insegnante a scuola: è importante che anche l’insegnante sia consapevole della situazione e agisca di conseguenza.
  • Parlare con il preside  dell’istituto: se l’intimidazione non si ferma con l’intervento dell’insegnante, dovreste parlare con le autorità competenti. In caso di gravi intimidazioni che mettono a rischio il bambino, è necessario richiedere un incontro con il preside prima possibile.
  • Incontro con i genitori dei bulli: le autorità scolastiche possono suggerire un incontro con i genitori degli aggressori. Tenete presente che la situazione può diventare molto scomoda perché tenderanno a credere ai loro figli.
  • Reclamo: se l’intimidazione continua, non esitate a segnalare il comportamento alle forze dell’ordine.

Non è facile capire come agire se i propri figli sono vittime di bullismo. Agire a volte può sembrare esagerato, ma non lo è. Se i vostri figli vengono presi di mira dai compagni bulli, non dovete esitare a prendere i giusti provvedimenti in merito. Il bullismo non è una cosa da bambini.


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