Home » Salute » Malattie » Combattere il fegato grasso coi consigli mirati
Combattere il fegato grasso coi consigli mirati
30 Marzo 2019
Per dolcificare i vostri piatti scegliete la stevia. Evitate il consumo quotidiano di frutta e fate a meno anche del saccarosio e del fruttosio, che contengono alte quantità di zuccheri.
Combattere il fegato grasso rappresenta una vera sfida. Infatti è una malattia piuttosto comune nella società moderna e viene considerata già da anni la malattia epatica più comune. Conviverci è complicato e doloroso poiché causa stanchezza, gonfiore e pesantezza addominale.
Per questo è importante imparare a trattarla per raggiungere una migliore qualità della vita in cui una corretta alimentazione e un po’ di esercizio fisico sono senza alcun dubbio fondamentali per ottenere dei miglioramenti e per far sì che il fegato ritorni al suo stato precedente.
Cause del fegato grasso
Non esistono dei fattori ben precisi che determinano con esattezza il fenomeno del fegato grasso. Gli esperti lo attribuiscono a un ventaglio piuttosto ampio di cause, tra cui le seguenti:
La dieta da seguire per combattere il fegato grasso dovrebbe essere essenziale poiché è fondamentale tenere sotto controllo le calorie per evitare gonfiore, digestioni difficili e la fatica cronica legata a questa malattia. Quindi la domanda da farsi è: che cosa devo mangiare?
Fibre: sono indispensabili. Danno una sensazione di sazietà e regolano l’appetito, assorbendo inoltre meno grassi e zuccheri
Pane, riso e pasta integrali
Fiocchi d’avena o di mais naturale durante la colazione, senza aggiungere zuccheri
Legumi e verdure a foglia verde: inseriteli tre volte alla settimana nella vostra dieta
Zucchero: evitatelo e come dolcificante utilizzate piuttosto la stevia, che è forse l’unica alternativa dato che né il saccarosio né il fruttosio sono adatti per il fegato grasso. Di conseguenza, è meglio evitare un abbondante consumo giornaliero di frutta per via degli alti livelli di zuccheri che contiene
Latte di mucca: evitatelo e prediligete lo yogurt scremato e il kefir
Aumentate l’assunzione di vitamina A, C, E e di selenio, che aiutano a contrastare la degenerazione cellulare. Vi consigliamo quindi di mangiare alimenti come il pesce azzurro, il tuorlo delle uova, i pomodori, i broccoli, i peperoni, le noci, gli spinaci e l’avocado. Per quanto riguarda il selenio, potente antiossidante e disintossicante del fegato, potete trovarlo nei pistacchi, negli anacardi, nei semi di zucca, negli champignon e nella crusca di frumento
Alcol: dovrete eliminarlo completamente dalla vostra dieta
Limone: è senza dubbio un alimento indispensabile per il fegato grasso. È molto efficace e potete quindi aggiungerlo nell’acqua e nelle insalate, oltre ad essere consigliato in particolare con le carote
Piante per combattere il fegato grasso
Cardo Mariano: estremamente efficace per pulire e rafforzare il fegato, lo rigenera e agisce da antiossidante, favorendo la formazione di nuove cellule e lo smaltimento del grasso. Potete trovarlo in capsule nelle erboristerie.
Succo di Noni: ha un’alta concentrazione di fibre, riduce il colesterolo e favorisce la rigenerazione del fegato. Potete prenderne due capsule a digiuno e potete trovarlo nelle erboristerie.
Alga Spirulina: disintossica e riabilita il fegato, possiede un alto contenuto di magnesio e vitamina B6, ed è ideale per combattere il fegato grasso e apportare una grande quantità di vitamine.
Altri consigli
Si consiglia di non abusare dei farmaci, in particolar modo degli antinfiammatori e degli analgesici.
Si consiglia di prendere l’abitudine di fare una passeggiata di un’ora al giorno. Fare attività fisica è fondamentale per perdere peso e per riequilibrare il nostro organismo. Cercate di farlo in modo progressivo, iniziando con mezzora al giorno, per poi poco a poco rendere l’esercizio parte integrante della vostra vita.
Una curiosità e dato interessante da prendere in considerazione è rappresentato dai recenti studi pubblicati nella rivista americana Hepatology, dove un gruppo di ricercatori dell’università di Duke afferma che quest’anno hanno scoperto le proprietà del caffè e del tè per prevenire il fegato grasso.
La caffeina, infatti, oltre a prevenire malattie come il diabete e i sintomi del Parkinson, sembra avere degli effetti benefici anche per questa malattia, cosicché non risulta eccessivo bere un caffè a pranzo e uno la sera. La nostra salute non ne risentirà.
Melzer, O. A., Rothkopf, M. M., & Ganjhu, L. (2014). Nonalcoholic fatty liver disease. In Metabolic Medicine and Surgery. https://doi.org/10.1201/b17616
Petts, G., Lloyd, K., & Goldin, R. (2014). Fatty liver disease. Diagnostic Histopathology. https://doi.org/10.1016/j.mpdhp.2014.01.008
Vernon, G., Baranova, A., & Younossi, Z. M. (2011). Systematic review: The epidemiology and natural history of non-alcoholic fatty liver disease and non-alcoholic steatohepatitis in adults. Alimentary Pharmacology and Therapeutics. https://doi.org/10.1111/j.1365-2036.2011.04724.x
Cohen, J. C., Horton, J. D., & Hobbs, H. H. (2011). Human fatty liver disease: Old questions and new insights. Science. https://doi.org/10.1126/science.1204265
La nevralgia posterpetica è la complicazione più frequente dell’herpes zoster. Questa infezione virale, relativamente comune nella popolazione, non sfocia sempre in nevralgia posterpetica, ma se succede diventa molto fastidiosa. Esistono diversi scenari legati all’infezione dal virus dell’herpes zoster: l’organismo può…