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Al momento la crioablazione si è dimostrata efficace durante gli stadi iniziali dei tumori. Anche se non possiamo dire che serva a curare il cancro, aiuta a ridurne l'avanzamento.
Parlare di crioablazione e dell’idea di “congelare” un tumore per frenarne l’attività cancerogena potrebbe sembrare, senza dubbio, relativo solo alla fantascienza. Ebbene, i risultati ottenuti al giorno d’oggi sono speranzosi e positivi.
Parliamo di un approccio semplice e sofisticato al tempo stesso. Un radiologo specializzato si limita ad introdurre un piccolo ago munito di sonda attraverso la pelle del seno. Una volta fatto questo, si identificano i tumori primari e le possibili disseminazioni per poterli congelare.
Lungi dall’essere una strategia medica esclusiva per combattere il tumore al seno, la crioablazione è diventata un trattamento molto positivo anche contro il cancro ai polmoni e quello alla prostata.
L’intervento chirurgico è più preciso e la speranza di vita del paziente aumenta. Una nuova prospettiva nel campo medico che vale la pena di conoscere.
Iniziamo chiarendo un concetto importante. La crioablazione non cura il cancro. Tuttavia, riesce a:
La crioablazione non esclude neppure che il paziente debba sottomettersi, prima o poi, a trattamenti più aggressivi, come la chemioterapia o la radioterapia.
Parliamo di un approccio che, in linea generale, offre risultati efficaci quando il cancro al seno è ad uno stadio iniziale. In quelli più avanzati, sarà sempre il medico a stabilire le strategie da adottare.
Ciò nonostante, scoprite a seguire alcuni dettagli riguardo questo trattamento.
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Sono passati già 13 anni da quando, per la prima volta, si provò questa nuova tecnica sull’essere umano. Il “paziente zero” fu Laura Ross-Paul, una donna dell’Oregon (USA), alla quale fu diagnosticato un cancro al seno in stadio iniziale.
Fu un trattamento rapido ed efficace, che non lasciò quasi nessun segno. Un intervento nuovo che, effettivamente, le salvò la vita. Vediamo ora in cosa consiste:
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Come abbiamo già detto all’inizio, la crioablazione si applica in diversi ambiti.
Come indicano diversi studi realizzati a riguardo, come quello pubblicato sullo ScienceDaily, questa terapia permette di frenare lo sviluppo di diversi tumori presenti nei polmoni.
Come potete ben vedere, sono dati che offrono speranza.
I medici sono sempre sinceri. Ci avvertono che la terapia del ghiaccio non è una soluzione per curare il cancro, ma può, perlomeno, ridurre in modo significativo l’avanzamento della malattia. In questo modo, permette ai pazienti di godere di una migliore qualità di vita.