Il criptorchidismo è un disturbo caratterizzato dalla ritenzione di uno o entrambi i testicoli, che non scendono nel giusto modo attraverso il canale inguinale fino allo scroto. Secondo fonti specializzate, si parla di criptorchidismo quando il testicolo è completamente assente dalla sacca scrotale a sei mesi o più di età.
La prevalenza di questa condizione, ovvero il numero di casi, è stimato tra il 3% e il 5% dei bambini nati a termine. Questa percentuale può aumentare fino al 30% nei bambini nati prematuri. Se volete sapere di più sul criptorchidismo e le sue caratteristiche, continuate a leggere.
Conseguenze del criptorchidismo
Come indicato dai professionisti della Mayo Clinic, le cause del criptorchidismo non sono ancora del tutto chiare. L’eziologia della malattia si attribuisce tanto a fattori ambientali (condizioni materne, fetali ed esposizioni ad agenti chimici), quanto a genetici e sindromi. Il criptorchidismo appare così distribuito tra i bambini di tutto il mondo:
- Dal 3% al 5% dei bambini nati a termine.
- Fino al 45% dei bambini nati prematuri.
- Ai tre mesi di età, questo valore si riduce all’1 % o al 2%.
- Solo l’1 % dei bambini presenta criptorchidismo a un anno di età.
Risulta interessante sapere che il 10% dei pazienti presenta entrambi i testicoli ritenuti, in altre parole la maggior parte dei quadri clinici interessa un solo testicolo. Si tratta, tuttavia, di una condizione maggiormente diffusa tra i neonati prematuri.
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Quali bambini sono colpiti dal criptorchidismo?
Questa patologia è relazionata al momento e alle condizioni al momento della nascita. I gruppi con maggiore rischio di soffrire di criptorchidismo sono:
- Neonati sottopeso, ovvero che presentano meno di 2500 grammi di massa corporea.
- Nascita prematura.
- Precedenti familiari di criptorchidismo o altri problemi di natura testicolare.
- Condizioni fetali durante la gravidanza che possono ostacolare lo sviluppo.
- Uso di alcol, tabacco o esposizione a certe sostanze chimiche da parte della madre durante la gravidanza.
Sintomi e possibili complicazioni
L’unico sintomo è l’assenza di uno o di entrambi i testicoli nello scroto. L’80% dei casi dei testicoli ritenuti è palpabile. Pur così, bisogna sottolineare che nella maggior parte dei casi questo stato è transitorio e si risolve durante i primi sei mesi di vita.
Come indicato dalla Biblioteca Nazionale di Medicina degli Stati Uniti, i testicoli ritenuti predispongono allo sviluppo di neoplasie. Oltre a ciò, una scorretta temperatura dello sperma (dovuta alla vicinanza con il corpo), può tradursi in problemi di fertilità.
In cosa consiste il trattamento?
Lo scopo del trattamento nel paziente con criptorchidismo è la discesa del testicolo, che non è avvenuta naturalmente. Secondo le fonti già citate, ci si può avvalere di diverse tecniche:
- Trattamento con ormoni: l’iniezione di B-HCG o testosterone favoriscono la discesa del testicolo nel neonato.
- Protesi testicolari e soluzione saline: ideali per i casi nei quali il paziente perde completamente uno o entrambi i testicoli.
- Chirurgia: ne parliamo più approfonditamente nelle righe che seguono.
Intervento chirurgico e rischi
L’intervento chirurgico destinato a trattare il criptorchidismo prende il nome di orchidopessi. Il chirurgo porterà il testicolo al suo posto, ovvero lo scroto. Secondo il portale Stranfords Children Healt, questa operazione ha una percentuale di successo pari al 98%. Tra i possibili rischi vi sono:
- Lezione nei vasi spermatici e atrofia testicolare.
- Emorragia durante l’atto chirurgico, il postoperatorio o entrambi.
- Comparsa di un’ernia inguinale.
- Infezione batterica in seguito al procedimento.
- Apertura della ferita durante il recupero, cosa che richiede un secondo intervento.
Recupero
Il paziente dovrà rimanere a riposo per 2 o 3 giorni dopo l’intervento e astenersi dal fare esercizio fisico durante almeno un mese per proteggere le suture.
Una volta tolto il bendaggio, l’area di incisione chirurgica va igienizzata due volte al giorno al fine di prevenire infezioni indesiderate. I punti applicati durante la sutura cadranno da soli, motivo per cui non è necessario l’intervento del medico.
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Il criptorchidismo ha una soluzione
Il criptorchidismo in genere non è motivo di preoccupazione, in quanto fino al 99% dei casi si risolve da solo in meno di un anno. Per i soggetti che non riescono a guarire, il trattamento ormonale o la chirurgia sono opzioni sicure ed eccellenti.
Il criptorchidismo ha una soluzione in quasi tutti i casi, che si tratti di sottoporsi a intervento o meno. Se i vostri bambini presentano questa condizione alla nascita, non preoccupatevi: quasi certamente non influenzerà la loro vita e potranno svilupparsi normalmente dopo una cura appropriata.
Bibliografia
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