Il danno perineale è una delle preoccupazioni più comuni nelle donne che si avvicinano al momento del parto. Si tratta di una lesione a carico della pelle e dei muscoli del perineo, lo spazio tra vagina e ano, durante il parto.
Quest’area è molto sensibile ed è formata da numerosi muscoli che si intersecano su diversi livelli Nel perineo, inoltre, si trova anche lo sfintere anale.
Il danno perineale interessa quasi il 2% delle partorienti. Questa situazione può avere numerose conseguenze, dal semplice dolore a lesioni dello sfintere che causa incontinenza fecale.
In questo articolo spieghiamo tutto quello che bisogna sapere sul danno perineale, in cosa consiste e quali raccomandazioni seguire.
Cos’è il danno perineale?
Il perineo è l’area compresa tra la vagina e l’ano, formata da diversi muscoli, fasce muscolari e pelle. In esso si troviamo anche lo sfintere anale, che permette di controllare la defecazione.
Durante il parto quest’area è sottoposta a una tensione molto intensa. Questo perché per far nascere il bambino attraverso la vagina, tutti questi tessuti devono allungarsi per consentire il passaggio.
Quando la tensione è eccessiva, i tessuti si lacerano. Ecco che si verifica il danno perineale. Si tratta di una complicazione relativamente frequente durante il parto, anche se le attuali tecniche ostetriche hanno permesso di ridurne l’incidenza.
Cause di danno perineale
Il danno perineale può essere causato dall’uscita del feto attraverso la vagina. Ciò si verifica quando il bambino è più grande del normale o quando il travaglio non è stato tenuto adeguatamente sotto controllo.
Un’altra causa può essere l’uso di alcuni utensili per aiutare il parto, come forcipe e ventose. Può anche essere il risultato di un’episiotomia, tecnica che consiste nello strappare chirurgicamente il perineo per creare spazio e in seguito suturarlo.
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Tipi di lacerazioni perineali
Il danno perineale può essere classificato in diversi tipi o gradi in base alla gravità. Questa, a sua volta, dipende dalla profondità del danno. È possibile distinguere i seguenti gradi:
- Danno perineale di grado I. Risulta interessata solo lo strato cutaneo più superficiale del perineo.
- Grado II. Sono coinvolti i muscoli che circondano la vagina.
- Grado III. Lo strappo è più profondo e gli sfinteri muscolari dell’ano risultano compromessi.
- Il grado IV è il più grave. L’intero perineo e i suoi muscoli risultano lacerati. Anche la mucosa del retto e lo sfintere anale possono essere lesionati.
I primi due gradi di solito non provocano complicazioni a lungo termine. Tuttavia, la lacerazione perineale di grado III o IV di solito causa incontinenza, anche fecale, e flatulenza. Ciò si deve al coinvolgimento dello sfintere anale.
Qual è il trattamento?
Di fronte a questa lesione, l’intervento più frequente consiste nella riparazione dei tessuti subito dopo il parto. In primo luogo, le lesioni vanno suturate. È molto importante che tutte le aree ferite vengano riparate.
È importante anche l’assistenza post-intervento. Molto spesso vengono somministrati degli antibiotici per prevenire possibili infezioni. Si consiglia, inoltre, di seguire una precisa dieta in modo che, durante la defecazione, l’area non risulti ulteriormente irritata.
Nello specifico, è fondamentale idratarsi adeguatamente e consumare molte fibre in modo da ammorbidire le feci e prevenire la stitichezza. Numerosi studi indicano che gli esercizi per il pavimento pelvico possono aiutare a ripristinare i muscoli di quest’area.
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Conclusioni
Il danno perineale è una lesione relativamente comune durante il parto, ma per fortuna con un adeguato controllo ostetrico ci sono poche probabilità che si verifichi.
Qualora dovesse verificarsi, il medico interverrà sul momento e indicherà anche le migliori raccomandazioni in base al singolo caso e alle specifiche esigenze.
Bibliografia
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