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Dieta antinfiammatoria per contrastare l’acido urico
· 4 Agosto 2018
Il modello di alimentazione proposto da una dieta antinfiammatoria suggerisce di evitare quegli alimenti che contengono purine per facilitare il controllo dell’acido urico. Vi spieghiamo nel dettaglio in cosa consiste.
L’accumulo di acido urico nell’organismo può essere il fattore scatenante di una serie di alterazioni infiammatorie che compromettono la qualità della vita. Seguire una dieta antinfiammatoria è una delle migliori misure preventive per evitare i suoi effetti e stabilizzarlo.
Questa condizione, nota anche come iperuricemia, si presenta per colpa della degradazione delle purine che si trovano in alcuni alimenti. Anche se l’organismo è capace di metabolizzarle e le elimina attraverso i reni, a volte può capitare di soffrire alterazioni che non ne permettono di decomporle.
La conseguenza è data dalla formazione di alcuni calcoli di urato che possono provocare la comparsa di calcoli renali, attacchi di gotta e dolori articolari. Inoltre, in molti casi si relazionano con problemi metabolici e ipertensione arteriosa.
Come seguire una dieta antinfiammatoria per contrastare l’acido urico? È indispensabile conoscere cosa è consentito e cosa no. Di seguito vi diciamo nel dettaglio in cosa consiste e quali sono i passi da seguire per affrontare questo problema.
Dieta antinfiammatoria per trattare l’acido urico: quello che c’è da sapere
Il trattamento che si segue oggi per contrastare l’eccesso di acido urico include l’assunzione di alcuni farmaci. Ma di certo il metodo migliore per stabilizzarne i livelli nel sangue è controllare l’alimentazione. Per quale motivo?
Gli alimenti che si includono nella dieta possono fare bene o male rispetto a questo problema. Mentre alcuni fanno aumentare la concentrazione di purine, altri facilitano il processo metabolico che ne consente l’eliminazione.
Attraverso una dieta antinfiammatoria si propone un piano alimentare leggero per ottenere i nutrienti utili e contrastare questa condizione. Per cui si suggerisce di evitare al massimo le possibili fonti di acido urico dando priorità agli alimenti alcalinizzanti.
Quale scopo ha la dieta antinfiammatoria?
Una dieta antinfiammatoria per trattare l’acido urico ha tre obiettivi principali: regolare il pH delle urine, controllare il consumo di purine e diminuire l’assunzione di fruttosio. Seguendo queste linee guida è possibile facilitare la scomposizione di questa sostanza per invertirne gli effetti.
I reni sono gli organi incaricati di filtrare l’acido urico nel sangue per promuovere la sua eliminazione attraverso l’urina. Per questo, quando c’è un disequilibrio, è importante controllare il pH dell’urina per favorirne l’espulsione. Come?
Incrementando il consumo di acqua e infusi curativi
Potenziando il consumo di alimenti basificanti come le verdure, le patate e la frutta
Riducendo il consumo di fonti di acido urico o acidificanti come i prodotti raffinati, gli zuccheri, uova e prodotti di origine animale (carne, interiora, pesce)
Limitando il consumo di sale e cucinando in casa
Evitando completamente le bevande alcoliche, inclusi birra e vino
Fonti di purine
In ogni dieta antinfiammatoria il consumo di purine è il più basso possibile. Per questo motivo è essenziale prestare attenzione tanto agli alimenti che si consumano quanto al metodo di cottura. Facendo bollire un alimento ricco di purine, queste si trasferiscono all’acqua.
Quindi, si tratta di un buon sistema per abbassare il contenuto di purine negli alimenti, ma si deve evitare di usare il liquido di cottura come brodo.
Mangiare fruttosio
Il fruttosio si metabolizza nell’organismo in un tipo di purina nota come xantina, che infine si trasforma in acido urico. Per questo motivo si consiglia di mangiare un solo frutto al giorno. In più, l’ideale è optare per quella frutta con minore contenuto di fruttosio:
Albicocche
Kiwi
Mango
Anguria
Fragole
Arance
Melone
Ananas
Alimenti proibiti in una dieta antinfiammatoria
Molti degli alimenti “proibiti” si devono evitare solo in caso di un attacco di gotta o di calcoli. Se ci sono alti livelli di acido urico, anche senza conseguenze, il consumo di questi alimenti si limita al massimo e si assumono in piccole quantità.
Per conoscere in dettaglio quali sono gli alimenti che è meglio evitare, di seguito li elenchiamo in base al loro contenuto di purine:
Elevata quantità di purine (150-800 mg per 100 gr)
Insaccati, paté, interiora
Sardine, acciughe, alici, sgombro
Gamberi, gamberone, vongole, cozze
Quantità di purine considerevole (70-150 mg per 100 gr)
Carne di vitello, mucca, maiale, cinghiale, quaglia, pernice
Lenticchie, fave
Pesce azzurro di taglia grande
Quantità di purine nella media (5-70 mg per 100 gr)
La maggior parte delle verdure (a parte quelle citate)
Modello di dieta antinfiammatoria per trattare l’acido urico
Ci sono molti modi di strutturare una dieta antinfiammatoria come misura per trattare l’eccesso di acido urico. Di fatto, quasi sempre si raccomanda di adattarla a ogni caso in concreto, dal momento che l’accumulo di acido urico provoca problemi diversi.
Ciò non toglie che esistano modelli che servono come esempio per sapere come pianificare i menu. Di seguito vi proponiamo un’interessante opzione da tenere in considerazione.
Mezza tazza di pasta integrale con olio d’oliva, pepe e limone
Infuso o yogurt con pochi grassi
In breve
Seguire una dieta antinfiammatoria può limitare la produzione di acido urico nell’organismo e promuovere un’adeguata eliminazione. Seppure non sia sufficiente come “cura” contro i problemi che procura la sostanza, si tratta di un grande alleato per il suo trattamento.
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