Distinguere l'allergia dal Covid-19?

Alcuni sintomi di un'infezione da Coronavirus sono simili a quelli che si presentano in caso di allergia. È dunque importante sapere come distinguerle e quando bisogna rivolgersi al medico. Leggete questo articolo per saperne di più.
Distinguere l'allergia dal Covid-19?
Karina Valeria Atchian

Scritto e verificato la dottoressa Karina Valeria Atchian.

Ultimo aggiornamento: 16 settembre, 2022

Come possiamo distinguere l’allergia dal Covid-19? In primo luogo, si consiglia a chiunque sospetti di essere affetto da un’infezione da Coronavirus di mettersi in contatto con il proprio medico oppure di chiamare il numero verde della propria regione dedicato a questa emergenza.

Non risulterà sempre facile distinguere un’allergia dal Covid-19. Come possiamo sapere, quindi, se ci troviamo nella necessità di sottoporci a una visita medica o se abbiamo l’obbligo di rimanere in casa?

Iniziamo chiarendo che tutte le malattie, comprese un’allergia o l’infezione da Coronavirus, si manifestano in maniera diversa da individuo a individuo. Per questo motivo, in caso di dubbi, è bene sottoporsi a una visita medica, che sia virtuale, telefonica o di persona.

Nel caso di infezione da Covid-19 si suggerisce di rimanere all’interno della propria abitazione e richiedere un’assistenza domiciliare oppure di ricorrere alla telemedicina. Dal momento che il virus è altamente contagioso, è molto importante rispettare le misure di isolamento.

Quanto è stato appena affermato si applica, in particolar modo, in presenza di sintomi sospetti nel caso in cui si sia entrati in contatto con una persona infetta oppure se ci si è recati in una zona a rischio. A titolo orientativo, quindi, vedremo prima di tutto i sintomi provocati dall’infezione da Coronavirus e, successivamente, quelli dovuti a un’allergia.

Sintomi dell’infezione da Coronavirus

Le persone colpite da infezione da Coronavirus, o Covid-19, presentano generalmente sintomi simili a quelli di un’influenza. In base alle informazioni pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Ministero della Salute, le sue manifestazioni cliniche comprendono soprattutto:

  • Febbre
  • Tosse secca
  • Stanchezza

Alcune persone, inoltre, possono presentare dolori muscolari, congestione nasale, mal di gola o diarrea. Questi sintomi sono di solito lievi e compaiono in maniera graduale o progressiva. La maggior parte delle persone infette dal Coronavirus guariscono dopo circa una settimana o poco più, senza dover essere sottoposte a un particolare trattamento.

Un piccolo numero di persone che sviluppano il Covid-19 può essere colpito da una sintomatologia più grave e presentare difficoltà respiratorie, da cui deriva la necessità di un ricovero ospedaliero. In genere si tratta di pazienti che soffrono di patologie respiratorie pregresse, diabete, malattie cardiovascolari, patologie del sistema immunitario, ecc.

Paziente con Covid
Nella maggioranza dei casi, i soggetti colpiti da Coronavirus migliorano dopo circa una settimana. Ciononostante, possono presentarsi complicazioni rendendo necessaria l’ospedalizzazione.

Vi consigliamo di leggere anche: Mortalità da Coronavirus: i fattori di rischio

Diffusione del Coronavirus

La principale forma di contagio è da persona a persona attraverso le goccioline di saliva emesse quando parliamo, starnutiamo o tossiamo. Ciononostante, il contagio potrebbe verificarsi anche mediante il contatto con superfici contaminate, quando poi ci tocchiamo gli occhi, il naso o la bocca senza aver lavato le mani.

L’epidemiologia dell’infezione da Coronavirus cambia di giorno in giorno e in ogni paese risulta differente. Questo perché si tratta di un nuovo virus, per il quale la popolazione non possiede alcuna immunità.

Per questo motivo, ogni caso sospetto di infezione da Coronavirus viene valutato nel suo particolare contesto (viaggi precedenti, paese di origine, contatto con una persona infetta, presenza di casi autoctoni, ecc.).

I professionisti della salute devono aggiornarsi costantemente in merito a questo nuovo virus e capire come comportarsi in ogni caso specifico. Infine, è importante sottolineare che le persone che presentano febbre, tosse o difficoltà respiratorie devono richiedere assistenza medica immediata.

Sintomi dell’allergia

Il termine “allergia” raggruppa un insieme di reazioni che il sistema immunitario sviluppa di fronte alla presenza di allergeni nell’organismo. In questo caso, faremo riferimento alla cosiddetta rinite allergica, ovvero quella che più facilmente può trarre in inganno i pazienti durante la pandemia da Coronavirus. I suoi sintomi comprendono:

  • Starnuti
  • Congestione nasale o gocciolamento nasale
  • Prurito agli occhi, occhi rossi e lacrimosi
  • Prurito al naso o alla gola
  • Tosse
  • Scolo retronasale
  • Occhiaie
  • Stanchezza

Sappiamo che la rinite allergica rappresenta un disturbo piuttosto diffuso, sia nei bambini che negli adulti. A volte può essere accompagnata da altre manifestazioni allergiche in diverse parti del corpo. In numerose occasioni, vi sono precedenti in famiglia.

In generale, i sintomi sono limitati alla zona del viso, sono persistenti e non sono destinati a peggiorare con il passare dei giorni. Al contrario, è possibile che scompaiano entro qualche ora, dopo l’allontanamento dell’allergene.

Ragazza con allergia
Mentre i sintomi del Covid-19 peggiorano progressivamente, quelli dell’allergia rimangono stabili. Inoltre, l’allergia scompare dopo che l’allergene si è allontanato.

Confronto per distinguere l’allergia dal Covid-19

Confrontando i sintomi di queste due condizioni, possiamo notare che molti sono uguali, mentre altri sono specifici, come la febbre; questi ci consentono di distinguere l’allergia dal Covid-19.

In ogni caso, all’inizio può manifestarsi una certa preoccupazione, soprattutto perché i casi più lievi di Covid-19 presentano a malapena dei sintomi. In caso di sospetto, è fondamentale richiedere assistenza medica e tenere conto di un’eventuale anamnesi riguardante:

  • Allergie precedenti
  • Contatto con una persona infetta
  • Viaggi in zone ad alto indice di contagio

Tutte queste informazioni risulteranno determinanti per stabilire se si tratta solo di un attacco di allergia o se invece ci si trova di fronte a un’infezione da Coronavirus. Sarà il medico a stabilire se è necessario sottoporsi a qualche esame.

Potrebbe interessarvi leggere anche: Test per rilevare il Coronavirus

Distinguere l’allergia dal Covid-19: come comportarsi?

Prima di allarmarsi, è importante stabilire l’eventuale presenza di allergie precedenti e il decorso dei sintomi. Anche se esistono alcune somiglianze, le allergie tendono a migliorare senza complicazioni.

Ad ogni modo, in caso di dubbi, è bene consultare il medico, richiedere gli esami del caso e rispettare le misure di isolamento.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.



Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.