Quanto sopravvive il Coronavirus sulle superfici?

Non esistono dati conclusivi sulla sopravvivenza del Coronavirus sulle superfici. Le informazioni attualmente disponibili suggeriscono un periodo compreso tra le tre ore e i nove giorni.
Quanto sopravvive il Coronavirus sulle superfici?
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

Gli scienziati stanno lavorando intensamente per comprendere fino in fondo il virus SARS-CoV-2, noto anche come Coronavirus 2019. Tuttavia, non vi sono ancora certezze riguardo a molti aspetti. Ad esempio, non è ancora chiaro quanto sopravvive il Coronavirus sulle diverse superfici.

La questione non è di poca importanza, in quanto è direttamente legata alla diffusione della malattia. Specifichiamo che, secondo le prove scientifiche, il semplice fatto di toccare un oggetto contaminato dal virus non si traduce automaticamente nel contagio, ma ne aumenta il rischio.

Se, ad esempio, si tocca una superficie contaminata dal Coronavirus, questo può rimanere sulla mano. E se con quest’ultima ci si tocca il viso, in particolare gli occhi, il naso o la bocca, si permette al virus di entrare nell’organismo. Da qui l’importanza di disinfettare le superfici e di lavarsi frequentemente le mani. Ma quanto sopravvive il Coronavirus sulle superfici? Ne parliamo nelle prossime righe.

Quanto sopravvive il Coronavirus sulle superfici?

Non esistono dati chiari riguardo alla sopravvivenza del Coronavirus sulle superfici. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), di fatto, ha dichiarato che “non si sa con certezza quanto tempo il SARS-CoV-2 sopravviva sugli oggetti”.

Tuttavia, in base al comportamento di altri virus, si ritiene che il Coronavirus possa sopravvivere per un periodo relativamente lungo su diverse superfici. Ciò dipenderà anche dalle condizioni ambientali, come la temperatura e l’umidità.

Esistono diversi virus che presentano tassi di sopravvivenza che variano tra le poche ore e i diversi giorni a seconda della superficie sulla quale si trovano. Il Coronavirus non sembra fare eccezione e, pertanto, andranno prese le dovute precauzioni per evitare il contagio.

Coronavirus sulle superfici
La disinfezione degli oggetti d’uso quotidiano ha come obiettivo quello di ridurre il contagio da COVID-19

Studi scientifici sull’argomento

Una ricerca pubblicata sul Journal of Hospital Infection ha analizzato le informazioni disponibili sul comportamento di altri Coronavirus come il SARS e il MERS. In base a ciò, è emerso che il SARS-CoV-2 potrebbe sopravvivere tra le poche ore e i diversi giorni, in funzione del tipo di superficie e delle condizioni ambientali.

Secondo tale ricerca, sulle superfici di metallo, vetro e plastica, il virus potrebbe sopravvivere per quattro – cinque giorni. Tuttavia, in condizioni favorevoli in termini di temperatura e umidità, potrebbe sopravvivere fino a nove giorni.

Un altro studio pubblicato sul New England Journal of Medicine e condotto da scienziati di un laboratorio federale degli Stati Uniti indica che la sopravvivenza del Coronavirus sulle superfici varia tra le quattro ore sul rame, fino ai tre giorni sulla plastica e sull’acciaio inossidabile. Sul cartone, invece, può sopravvivere fino a 24 ore.

Quanto sopravvive il Coronavirus all’aria aperta?

Pandemia da coronavirus
La questione della sopravvivenza del virus all’aria aperta è di importanza cruciale, dato che le misure di isolamento vengono prese per evitare la trasmissione interumana.

Nel seguente rapporto pre-pubblicato, si ha un dato recente e relativamente preoccupante. Si tratta comunque di una bozza, che potrebbe subire correzioni o variazioni. In poche parole, ci avverte che le informazioni sono ancora in via di elaborazione.

I dati nella bozza suggeriscono che il virus resta nell’aria fino a tre ore dopo l’aerosolizzazione. In medicina, si afferma che un organismo infettivo sia in aerosol quando le particelle, o le minuscole gocce di liquido che contengono il virus, rimango in sospensione nell’aria.

Anche lo studio del Journal of Medicine del New England precedentemente citato riporta tali informazioni. Confermando la rilevata attività virale nell’aria tre ore dopo l’aerosolizzazione.

La buona notizia riguardo la sopravvivenza del Coronavirus sulle superfici

Di fronte a tale prospettiva invasiva, la buona notizia è che il virus può essere facilmente eliminato con semplici misure di pulizia. Si consiglia di pulire spesso le superfici d’uso comune con l’alcool o un disinfettante che lo contenga. In alternativa, è altrettanto efficace una soluzione di due cucchiai di cloro sciolti in mezzo litro d’acqua.

È consigliabile effettuare questo tipo di pulizia ogni due o tre ore nei luoghi pubblici o di lavoro. È altrettanto importante evitare di toccare le superfici o gli oggetti ad alto contatto dei luoghi pubblici, come ringhiere, pulsanti dell’ascensore o maniglie delle porte. In tal senso, si può utilizzare un fazzoletto monouso per proteggere le mani.

La raccomandazione più importante è quella di lavarsi spesso le mani. Così come evitare di toccarsi il viso. È altrettanto importante coprirsi la bocca o il naso con un fazzoletto o con la piega del gomito quando si tossisce o si starnutisce.

Per quanto riguarda la propria abitazione, è sufficiente effettuare le pulizie quotidiane. Se gli abitanti escono ed entrano con frequenza, sarà consigliabile disinfettare frequentemente le maniglie, gli interruttori e gli spazi comuni. Gli acquisti andranno maneggiati con un tovagliolo di carta e poi disinfettati. In questi casi, è sempre meglio adottare tutte le precauzioni.


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