Donare il corpo alla scienza: cosa bisogna sapere?

Donare il corpo alla scienza consente un apprendimento reale e accurato da parte degli operatori sanitari. La procedura per candidarsi come donatore è semplice, ma molto seria e preziosa.
Donare il corpo alla scienza: cosa bisogna sapere?
Leidy Mora Molina

Revisionato e approvato da l'infermiera Leidy Mora Molina.

Ultimo aggiornamento: 13 dicembre, 2022

Donare il corpo alla scienza è una scelta importantissima per la formazione di medici e scienziati. I professionisti medici e che lavorano nei laboratori di anatomia e fisiologia lo definiscono un atto estremamente altruistico e sociale.

Secondo gli studi, consegnare il proprio corpo alla scienza è una forma di conservazione, che aiuta studenti e professionisti nelle loro ricerche per conoscere le malattie e le patologie in situ. Dal donatore è persino percepito come un modo per riciclare il proprio corpo.

Per professionisti e studenti, invece, è un modo straordinario e complesso di individuare le patologie che altrimenti verrebbero studiate attraverso un libro. Inoltre, offre loro la possibilità di analizzare l’esatta posizione degli organi, nonché di apprendere l’anatomia e la fisiologia del corpo umano.

Cosa succede al corpo donato alla scienza?

Una volta firmato il consenso alla donazione della salma, si attende il momento della morte. Oggi molte società e associazioni sono incaricate di reperire e conservare la salma per consegnarla ai laboratori interessati. A loro volta si occuperanno anche del pagamento delle spese funerarie, della sepoltura o della cremazione delle parti non donate.

Una volta giunto il giorno in cui il corpo sarà utilizzato per scopi scientifici, i resti del donatore vengono raccolti attraverso un processo solitamente gratuito che viene eseguito intorno alle prime 36 ore dopo la morte per garantire la buona conservazione degli organi.

In seguito, il corpo viene imbalsamato. L’imbalsamazione è uno dei metodi di conservazione dei cadaveri più utilizzati.

Gli studi realizzati sull’argomento indicano che si tratta di una pratica antica che pare abbia avuto origine in Egitto. Lì i morti venivano imbalsamati per essere conservati più a lungo.

Infine, il corpo è messo a disposizione di studenti e professionisti per essere studiato durante le lezioni di anatomia e fisiologia.

Donare il corpo a una equipe di medici.
Gli studi di medicina prevedono il contatto con i corpi donati alla scienza che consentono un’analisi dettagliata dell’anatomia e della fisiologia.

Donare il corpo: benefici e contributi sociali

La donazione del corpo alla scienza ha molti benefici sociali ed educativi. Grazie alla richiesta che le persone fanno prima di morire di donare il proprio corpo e all’autorizzazione dei familiari, molti operatori sanitari possono studiare in modo più efficace.

Questa pratica presenta grandi benefici a livello sociale. In questo modo, gli studenti sono in grado di identificare con maggiore precisione possibili patologie, processi naturali nel corpo, nelle sue strutture e nei suoi tessuti. Il tutto in modo più formale, consentendo una maggiore chiarezza quando si assiste un paziente.

Ciò ha portato la scienza a evolversi e a formare professionisti della salute molto più preparati nella diagnosi delle malattie. Grazie alla donazione del corpo alla scienza, è stato possibile individuare patologie di cui si ignorava l’esistenza.

Fattori limitanti e rifiuto del corpo

Sebbene si possa pensare che la scienza accetti tutti i corpi, la verità è che bisogna rispettare precisi requisiti.

Età

Le persone che intendono donare il proprio corpo dovrebbero tenere a mente che non potranno farlo in età molto avanzata: c’è un limite di età per donare l’intero corpo.

Questo a differenza della donazione di organi, per la quale l’età non è importante, purché la condizione generale soddisfi i requisiti.

Donazione del corpo dopo aver donato gli organi

Dopo aver donato alcuni organi, sarà difficile soddisfare tutti i requisiti per donare il corpo. Tuttavia, il professionista incaricato dovrebbe studiare la qualità delle restanti strutture per capire se conviene accettare la donazione.

Studio delle patologie

In generale, si studiano i corpi per verificare che non ci siano patologie che influiscano sul trapianto. Questo è un aspetto molto importante, perché a seconda delle patologie che insorgono non sempre sarà possibile effettuare la donazione.

Nel caso degli organi, a causa del deterioramento che può verificarsi; e nel caso di donazione alla scienza, perché alcune patologie potrebbero impedire una corretta conservazione.

Rifiuto del donatore

Gli aspetti di cui sopra rendono difficile la donazione del corpo, ma non comportano un rifiuto assoluto. Le ragioni che inducono un rifiuto immediato sono le seguenti:

  • Malattie infettive, come HIV/AIDS, epatite B o epatite C.
  • Quando i parenti stretti si oppongono alla donazione. Anche se la persona ha espresso il desiderio di essere un donatore, se non esiste un documento legale che convalidi il testamento, la donazione non può essere accettata.
  • Sovrappeso, obesità e altre comorbilità che rendono impossibile la conservazione.

Qual iter seguire per donare il corpo alla scienza?

Per la donazione del corpo alla scienza, è necessario attenersi a una documentazione e seguire il protocollo specifico di ciascuna istituzione responsabile.

Contrariamente a quanto si può pensare, non si tratta di procedure complesse. L’iter generale è il seguente:

  • Contattare il dipartimento di anatomia dell’istituto a cui si vuole donare la salma, per compilare il modulo corrispondente.
  • Lo studio completo del corpo verrà affidato al professionista incaricato del procedimento.
  • Verrà effettuata un’indagine sulle patologie presenti al fine di valutare la fattibilità della donazione.
  • Quando tutto sarà a posto, verranno firmate le carte indicate dall’ente e dal professionista (consensi e autorizzazioni legali).
  • Sarà necessario consegnare documenti aggiuntivi, come l’anagrafe, il certificato di morte e l’anamnesi.

È molto importante, indipendentemente dall’ente a cui si vuole donare, che la volontà di farlo sia manifestata alla famiglia, poiché potrebbe essere osteggiata se le procedure non sono chiare e pronte. Alcuni enti, infatti, non accettano donazioni last minute.

Trapianto di organi.
Donare gli organi non è la stessa cosa che donare il corpo alla scienza. Anche le procedure sono diverse.

Cosa ne pensate di donare il corpo alla scienza?

Donare il corpo alla scienza è una decisione che viene presa da molte persone e di grande utilità sociale. Gli studi effettuati sul donatore possono essere utili anche per i parenti stretti, che verranno avvisati di eventuali patologie congenite.

Sebbene nelle scuole di medicina più all’avanguardia ci siano persino dei chirurghi robot e altre alternative per studiare il corpo umano, nulla è paragonabile alla vera anatomia. Ecco perché è essenziale che ci sia chi sceglie di donare il proprio corpo alla scienza.

Va precisato che coloro i quali hanno accesso ai corpi li rispettano, in quanto operatori sanitari in formazione. Sono altresì consapevoli del grande valore e contributo dato alla scienza.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Brigidi, S. (2020). Otra manera de concebir la muerte: La donación de cuerpo entero a la ciencia. El caso de Barcelona. AIBR: Revista de Antropología Iberoamericana, 15(1), 31-53.
  • San Gregorio, M. P., Roldán, J. D., Cabezas, F. M., & Roldán, A. N. (1993). Factores sociales y psicológicos que influyen en la donación de órganos. Psicothema, 241-253.
  • Guerra Carrasco, R. (2005). Donación de órganos: comprensión y significado.
  • Freire Orlando, A. (2005). Representaciones sociales del cuerpo y de la muerte: una aproximación desde la donación de órganos.
  • Amaro, P. P. La donación de órganos (¿ un “valor” que “cuesta”?)
  • Zamora, A., Díaz, Y. Factores que inciden en la cultura de donación de órganos en Morelia, Michoacán: hacia una propuesta de política pública*. Nueva Época – año 12, núm. 44, 2018.
  • Nadal-Mocadas, B. Métodos de conservación cadavérica y sus aspectos legales y sanitarios. Universidad Complutense de Madrid. 2015.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.