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I contraccettivi ormonali possono causare diversi effetti indesiderati, in alcuni casi molto fastidiosi. Ecco i più comuni.
Gli effetti collaterali degli anticoncezionali non sono così rari. Formulati per evitare gravidanze indesiderate, i contraccettivi sono pur sempre farmaci. Ne esistono diversi tipi a seconda delle esigenze personali, ma la maggior parte sfrutta l’azione degli ormoni.
Questo significa che non sono esenti da effetti avversi che possono cambiare di caso in caso. Vediamo perché si verificano e quali sono i più frequenti.
I contraccettivi ormonali sono al momento il più metodo di controllo delle nascite più efficace. Sono inoltre i più utilizzati dalle donne, insieme ai preservativi. All’interno di questo gruppo troviamo:
Gli effetti collaterali degli anticoncezionali ormonali sono legati al rilascio di ormoni esogeni. In linea generale, il ciclo mestruale, nonché tutti i fattori che influiscono sulla fertilità femminile, è regolato dagli estrogeni e dal progesterone.
Quando vengono introdotti ormoni esogeni nell’organismo, si interrompe la sintesi naturale degli ormoni. Il ciclo mestruale e l’ovulazione non seguono più il loro corso naturale; viene, pertanto, impedita la gravidanza.
Gli ormoni, tuttavia, non esercitano la loro azione solo sul sistema riproduttivo, ma anche su altre parti del corpo, come il seno o il tessuto adiposo. Oltre a interferire sulla fertilità, quindi, possono avere altri effetti.
Le perdite di sangue tra una mestruazione e l’altra sono uno degli effetti collaterali degli anticoncezionali. Secondo le statistiche, si verifica di solito quando si comincia ad assumere la pillola; spesso porta la donna a decidere di abbandonare l’assunzione.
È probabile che sia dovuto solo a una fase di adattamento di fronte allo squilibrio ormonale. Ciò nonostante, se il sanguinamento è molto abbondante o si prolunga per più di cinque giorni, è bene andare dal medico per escludere altre cause.
Vertigini, nausea e vomito sono sintomi molto aspecifici. Possono presentarsi per molti motivi, tra cui un trattamento ormonale.
Se il contraccettivo è assunto per via orale, il vomito può interferire con il suo assorbimento. Bisognerà dunque capire se ripetere l’assunzione. Come regola generale, se l’episodio di vomito si verifica prima della dodicesima ora dall’ingestione, occorre assumerlo nuovamente.
Gli ormoni agiscono anche sul tessuto mammario. In seguito a ciò, possono rendere il seno più gonfio, sensibile o addirittura doloroso al tatto.
Si tratta di uno degli effetti avversi più importanti. In caso di emicrania, si consiglia di sospendere l’assunzione di contraccettivi ormonali e cercare un’alternativa.
La relazione tra mal di testa e ormoni è ormai accertata. Secondo la Mayo Clinic, i livelli fluttuanti di estrogeni alterano alcune molecole legate al mal di testa. Se le emicranie sono ricorrenti e invalidanti, occorre evitare questo metodo.
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L’aumento di peso è uno degli effetti indesiderati degli anticoncezionali. In realtà, non si verifica un aumento di massa corporea in quanto tale; ovvero non è coinvolto il tessuto adiposo.
Nella maggior parte dei casi si verifica ritenzione idrica, soprattutto quando si comincia ad assumere il contraccettivo per la prima volta. È però da considerare un effetto avverso della fase iniziale destinato a risolversi con il tempo, non appena l’equilibrio elettrolitico interno si sarà stabilizzato.
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Come indicato nelle avvertenze, in alcuni casi la pillola può causare sbalzi d’umore. Questo significa una maggiore instabilità emotiva e rischio di depressione.
La relazione tra umore e pillola è ancora oggetto di studio. Le ricerche ad oggi concordano sul fatto che si tratta di un effetto poco misurabile; quando è stato possibile verificarlo, è apparso dopo dieci anni di assunzione della pillola.
L’amenorrea, così come il sanguinamento intermestruale, è un sintomo comune. Il termine indica la mancanza di mestruazioni nel periodo atteso correlata allo squilibrio del ciclo.
In realtà sono molti i fattori che possono influire sul ciclo. Lo stress, la dieta, l’esercizio fisico sono fattori determinanti. Quando accade, è importante effettuare un test di gravidanza.
Sul desiderio sessuale intervengono molti fattori. Gli ormoni svolgono un ruolo decisivo, ma non sono l’unico elemento determinante. È possibile, tuttavia, che i contraccettivi portino a una riduzione della libido.
Secondo uno studio comparativo, il calo del desiderio è più evidente con il cerotto anticoncezionale e l’impianto sottocutaneo. In ogni caso, è difficile tenere separati i diversi fattori coinvolti e giungere a una conclusione certa.
Essendo coinvolti gli ormoni, uno degli effetti secondari sarà sempre un cambiamento nelle secrezioni vaginali che rispondono alle variazioni fisiologiche e alla composizione della flora della vagina.
Un cambiamento di questo tipo non è quasi mai sintomo di malattia. Anzi, ci si attende che avvenga e che si mantenga per tutto l’uso del contraccettivo.
I contraccettivi ormonali sono un metodo sicuro per evitare le gravidanze indesiderate. Questo non significa che siano privi di eventuali effetti collaterali.
In caso di dubbio, parlatene con il ginecologo. Vi aiuterà a scegliere il metodo più indicato, che meglio si adatta al vostro stile di vita e che darà meno complicazioni.