
Il gua sha è una tecnica tradizionale cinese nata circa 2000 anni fa. Viene chiamata anche tecnica del cucchiaio, ma…
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A tutti noi è capitato qualche volta di sentire dolore allo stomaco: fitte dovute alla tensione nervosa che si accumula in questa parte del corpo e che causa malessere, toglie l’appetito e, in qualche modo, ha delle ripercussioni negative su tutto l’organismo.
Lo stomaco, così come l’intero apparato digerente, è una delle parti del corpo su cui si scarica più facilmente lo stato di stress ed ansia. In un periodo in cui ci sentiamo molto tristi o sopraffatti dalla quantità di lavoro oppure preoccupati per qualche problema familiare, il nostro stomaco ne risente subito, facendoci diventare inappetenti o facendoci prendere chili senza motivo apparente.
Per combattere questo problema, vi diamo alcuni semplici consigli che vi aiuteranno a ridurre la tensione nervosa accumulata nello stomaco.
Quando sperimentiamo una sensazione di stress molto forte, il nostro stomaco ne risente subito. In questo organo abbiamo infatti una specie di “molla” che si attiva quando abbiamo fame e che fa sì che vengano prodotti dei succhi gastrici.
Ora, quando ci troviamo in uno stato di tensione nervosa, preoccupazione, ansia o stress, lo stomaco non risponde più agli stimoli nel modo corretto e l’intestino smette di produrre questa secrezione gastrica.
Questa condizione, conosciuta anche come dispepsia, provoca problemi di digestione, sensazione di pesantezza, bruciore di stomaco, ecc. Quando conviviamo quotidianamente con lo stress, i nostri processi digestivi subiscono alterazioni e questo inficia il tratto digerente, provocando sintomi come stitichezza, diarrea o vomito. È questo problema a causare, in alcuni casi, la comparsa dell’intestino irritabile.
Questo problema può interessare chiunque: uomini, donne, giovani, anziani… Lo stress è una malattia che colpisce tutti, senza distinzioni ed è bene sapere che il nostro apparato digerente, e in particolare lo stomaco, sarà il primo a subirne le conseguenze.
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Evitate di consumare carboidrati: durante attacchi di ansia o stress, è molto comune sfogare il nervosismo mangiando la prima cosa che abbiamo sottomano, soprattutto cibi che ci piacciono molto. È normale ricorrere a merendine, caramelle, snack… Alimenti che non ci sazieranno e, per di più, peggioreranno il problema.
Questo provoca l’accumulo di grassi nel nostro corpo e la comparsa di tossine che renderanno ancora più difficile la digestione, facendola diventare molto più lenta e dolorosa.
Se volete fare uno spuntino tra i pasti perché vi sentite nervosi o ansiosi, la cosa migliore è scegliere un frutto: una mela, una banana o anche uno yogurt naturale fermentato possono essere di grande aiuto.
Contengono infatti prebiotici, sostanze che si prendono cura della nostra flora intestinale. Ricordate, però, di non scegliere mai alimenti ricchi di grassi, perché sono molto dannosi sia per lo stomaco che per l’intestino.
Per rilassare i nervi dello stomaco è bene prendere degli infusi dalle proprietà rilassanti.
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Se volete consumare delle tisane o del tè, però, ricordate di farlo due ore dopo i pasti, visto che queste piante tendono ad assorbire il ferro. Prendete nota dei seguenti infusi: