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L'embolia cerebrale consiste nell'interruzione del flusso sanguigno al cervello a causa di un embolo. È un'emergenza medica che può avere gravi conseguenze.
L’embolia cerebrale è un accidente cerebrovascolare, ovvero un ictus, per cui una parte del cervello non è irrorata dal flusso sanguigno. Si tratta, purtroppo, di una patologia piuttosto frequente che si configura come una vera e propria emergenza. In questo articolo vi diciamo tutto quello che c’è da sapere.
Come accennato, l’embolia cerebrale è un tipo ictus. Ciò significa che a causa dell’interruzione del flusso sanguigno in un vaso cerebrale l’area del cervello irrorata da detto vaso non riceve più il sangue.
Se un tessuto non riceve più sangue, viene privato dell’ossigeno e di altri nutrienti, giacché è proprio il sangue a trasportare tali sostanze. In seguito a ciò, le cellule che formano il tessuto non riescono più a svolgere le loro funzioni, finendo per morire.
L’embolia cerebrale, come indica il nome, viene prodotta da un embolo che raggiunge un vaso sanguigno nel cervello. Questo può essere costituito da diverse sostanze, come un coagulo di cellule o particelle di sangue. L’embolo viaggia attraverso i vasi sanguigni fino a raggiungere quello in cui rimane bloccato, per via delle sue dimensioni, impedendo il normale afflusso di sangue.
Come anticipato, sono diverse le sostanze che possono formare un embolo. In tal senso, alcuni dei principali emboli di natura sanguigna e le loro cause sono:
A titolo di chiarimento, occorre specificare che la differenza tra un trombo e un embolo consiste nel fatto che il trombo occlude il vaso sanguigno nello stesso punto in cui si forma, senza staccarsi dalle pareti. Al contrario, l’embolo viaggia attraverso il sistema circolatorio fino a quando non rimane bloccato. Le cause e i tipi, dunque, sono gli stessi solo all’origine.
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Il cervello è l’organo del corpo più sensibile all’irrorazione sanguigna. Ciò in ragione del fatto che è composto da molte cellule (i neuroni) che richiedono costantemente grandi quantità di ossigeno. L’interruzione del flusso sanguigno in una determinata zona atrofizza e fa morire in pochi minuti il tessuto cerebrale.
I sintomi dell’embolia cerebrale si manifestano in modo improvviso, ma ci sono anche casi, meno frequenti, in cui compaiono gradualmente durante un lasso di tempo.
I sintomi dipenderanno dal vaso sanguigno interessato, dall’estensione e dall’area del cervello colpita. Tra i sintomi più frequenti di embolia cerebrale abbiamo:
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L’embolia cerebrale è un caso di emergenza, in quanto la mancata irrorazione del cervello, se prolungata nel tempo, produce la morte di estese aree di tessuto cerebrale con conseguenze gravi e irreversibili. Il rapido riconoscimento dei sintomi e l’allerta dei servizi di emergenza è cruciale in questa situazione.
Una volta attivata la procedura di emergenza, saranno gli operatori sanitari a valutare le condizioni cliniche del paziente. Se necessario, verranno eseguiti degli esami come la TAC per confermare l’ictus e classificarlo secondo le tipologie.
Una volta stabilito il tipo di ischemia cerebrale, la rapidità del trattamento sarà altrettanto cruciale. In caso di embolia, è previsto un trattamento farmaceutico per dissolvere l’embolo o l’intervento chirurgico per rimuoverlo. Gli specialisti valuteranno il trattamento più adeguato in funzione del tipo e dalla posizione dell’embolo.
Si tratta di una patologia frequente e per la quale si richiede un intervento immediato. È fondamentale riconoscere tempestivamente i sintomi e informare i servizi di emergenza. Una volta allertati, valuteranno gli interventi più appropriati in funzione del caso.
È necessario tenere presente che non sempre sarà possibile ripristinare le funzioni delle aree danneggiate dall’ictus. Si renderà necessaria la riabilitazione, che potrà essere più o meno lunga a seconda del caso specifico.