Empatia e onestà: due valori inconciliabili?

Un eccesso di empatia e l'intenzione di non ferire l'altro, potrebbe costringerci a mentire. Troppa sincerità ci può far apparire duri. Come bilanciare questi due elementi nelle nostre relazioni?
Empatia e onestà: due valori inconciliabili?
Elena Sanz

Scritto e verificato la psicologa Elena Sanz.

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Si può parlare con empatia e onestà al tempo stesso?L’onestà è un valore essenziale nelle relazioni. A nessuno piace scoprire di essere stato ingannato o tradito. Un errore di questo tipo si traduce, inevitabilmente, in una caduta di fiducia nei confronti di chi mente. Ma quando si tratta di essere sinceri, non tutto è permesso, soprattutto quando sono in gioco i sentimenti dell’altro. Onestà ed empatia sono quindi due concetti che devono andare di pari passo.

Nella nostra società prevalgono l’individualismo e un concetto di indipendenza mal compreso. Per questo motivo spesso dichiariamo che l’onestà sia la politica migliore, ma dimentichiamo che le parole hanno conseguenze sugli altri. Si può essere onesti ed empatici allo stesso tempo? Cosa vuol dire, innanzitutto essere onesti?

L’onestà

L’onestà è la capacita di allineare pensieri, parole e azioni. Significa dire ciò che reputiamo vero e, allo stesso tempo, agire in conformità. Nell’onestà non c’è spazio per le bugie, la falsità o le verità nascoste. Non c’è spazio per le parole vuote o le promesse non mantenute.

Una persona onesta è autentica e sincera, anche se la verità non sempre gioca a suo favore. È un valore personale strettamente legato all’integrità, al rispetto per se stessi e per l’altro.

Cos’è l’empatia?

L’empatia è la capacità di mettersi nei panni dell’altra persona, comprendere il suo processo di pensiero e identificarne le emozioni. Essere empatici significa tenere in considerazione il mondo interiore ed emotivo dell’altro; fare lo sforzo di abbandonare il proprio punto di vista per assumere la posizione di chi ci sta di fronte.

Una persona empatica non mente, non umilia perché intuisce le ripercussioni che queste azioni potrebbero avere sull’altro. E, fermandosi a sentire il dolore dell’altro come proprio, sceglie la strada della comprensione, del tatto, del calore umano.

Empatia e onestà: come si intrecciano questi due valori?

Sebbene a prima vista sembri che onestà ed empatia siano due termini contrapposti, la loro interrelazione è in realtà essenziale. Ognuno dei due senza l’altro può portare a conseguenze imprevedibili.

Ad esempio, un eccesso di empatia porta a mentire nel tentativo di compiacere l’altro. È ciò che chiamiamo “bugia bianca”. Questo, sebbene possa evitare conflitti a breve termine, finisce per generare sensi di colpa nell’uno e la sensazione di essere stati ingannati nell’altro.

D’altra parte, la sincerità senza l’empatia non è funzionale. Essere diretti e sinceri senza considerare le emozioni altrui ci farà apparire duri, maleducati o privi di tatto. Potremmo finire per essere rifiutati dagli altri o essere sempre in conflitto.

4 consigli per parlare con empatia e onestà

Insomma, onestà ed empatia devono andare a braccetto se ci teniamo a mantenere relazioni sane. Non sempre è facile, però, accostare questi due concetti. Vediamo come facilitare il compito:

1. Rispetto

Quando comunichiamo, dobbiamo ricordare che deve prevalere il rispetto. Rispettare l’altro significa considerarlo degno di conoscere la verità, quindi, essere onesti con lui. Ma vuol dire anche prendere in considerazione i suoi sentimenti perché non si può ferire in modo deliberato una persona che rispettiamo.

2. Lavorare sull’assertività

La comunicazione assertiva è indispensabile. A volte la paura di essere rifiutati o che la nostra opinione venga male accolta, ci porta a mentire per compiacere. Questo atteggiamento si risolve migliorando la fiducia in se stessi e imparando a esprimersi in modo assertivo.

Allo stesso modo, se ci lasciamo travolgere dall’aggressività, senza controllare gli impulsi, potremmo ferire l’altra persona con le nostre parole. Ricordate che per affermare il nostro punto di vista non è necessario svalutare quello dell’altro.

3. Usare un linguaggio costruttivo

Per trasmettere un messaggio spiacevole a un’altra persona, è meglio usare un linguaggio costruttivo. Cosa significa? Significa saper scegliere le parole giuste e offrire proposte e soluzioni invece che critiche e giudizi.

4. Fare attenzione alla comunicazione non verbale

La comunicazione non verbale ha un peso ancora maggiore delle parole quando si tratta di trasmettere un messaggio. Pertanto, aspetti come il tono di voce, la postura o il tempo e il luogo scelti per comunicare un’idea possono fare la differenza. È bene fare attenzione a questi aspetti affinché l’interlocutore non si senta attaccato o minacciato.

Empatia e onestà per vivere bene

I valori ci definiscono come persone e sono dimostrati attraverso le nostre azioni e interazioni con gli altri. Praticare l’onestà e l’empatia nella vita quotidiana può essere faticoso all’inizio, ma con il tempo ci porterà a livelli più elevati di benessere personale e sociale.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Fernández-Pinto, I., López-Pérez, B., & Márquez, M. (2008). Empatía: Medidas, teorías y aplicaciones en revisión. Anales de Psicología/Annals of Psychology24(2), 284-298.
  • Pereira, M. L. N. (2008). Relaciones interpersonales adecuadas mediante una comunicación y conducta asertivas. Actualidades investigativas en educación8(1).
  • Baró, T. (2012). La gran guía del lenguaje no verbal. Cómo aplicarlo en nuestras relaciones para lograr el éxito y la felicidad.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.