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Le eparine a basso peso molecolare esercitano una minore attività inibitoria rispetto a quelle non frazionate. Oltre a ciò, presentano un rischio minore di causare emorragia. Scoprite tutto sulle eparine!
Le eparine sono farmaci che vengono somministrati per via endovenosa e che hanno un potente effetto anticoagulante. Ne esistono due tipi: l’eparina a basso peso molecolare e l’eparina standard o non frazionata.
Vengono somministrate per via parenterale per garantire il corretto assorbimento, impossibile per via orale. Gli enzimi digestivi le disattivano, motivo per cui vanno somministrate solo tramite iniezione.
Tra le diverse modalità di somministrazione per via parenterale, quella sottocutanea è la più diffusa sia per l’eparina a basso peso molecolare sia per quella non frazionata. Si ricorre alla via endovenosa per somministrare eparina non frazionata in situazioni di emergenza.
Questo tipo di eparina è formata da una miscela eterogenea di diversi polisaccaridi. Queste biomolecole possono variare sia nelle dimensioni sia nel peso.
Il peso è compreso tra 6.000 e 40.000 daltons, ma il peso medio è di 15.000 daltons. Le catene che costituiscono queste eparine contengono glucosammina e acido glucoronidico o iduronico solfatato.
L’eparina a basso peso molecolare deriva dalla frattura della precedente. È formata da catene di polisaccaridi, ma il peso molecolare medio è di gran lunga minore, compreso tra i 4.000 e i 5.000 daltons.
Le eparine si usano nelle situazioni che richiedono un’azione anticoagoulante rapida e di breve durata. I casi più comuni sono la prevenzione e il trattamento della trombosi venosa profonda, così come durante un intervento chirurgico, sia in casi gravi sia di rischio minore.
Il trattamento della trombosi venosa profonda, con o senza embolia polmonare, prevede la somministrazione di eparina finché il tempo di protrombina non si stabilizza. Poi, si prosegue con anticoagulanti orali. A tale scopo, possono essere impiegati entrambi i tipi di eparina descritti.
Ciò nonostante, l’eparina a basso peso molecolare presenta una serie di vantaggi, come minori effetti indesiderati e la possibilità di somministrarla in un’unica dose giornaliera.
Questa dose dipende dal peso corporeo del paziente; non è necessario controllare l’effetto antitrombotico, poiché non interagisce con le proteine plasmatiche.
Gli effetti antitrombotici e anticoagulanti delle eparine si devono alla loro capacità di inibire il fattore Xa e il fattore IIa, strettamente relazionati alla formazione di coaguli e trombi.
Tuttavia, l’eparina a basso peso molecolare mostra minore attività inibitoria rispetto a quella non frazionate. Oltre a ciò, presenta anche un rischio minore di emorragia.
Come tutti i medicinali, il trattamento con eparine può essere accompagnato da una serie di effetti indesiderati. Le reazioni avverse dell’eparina a basso peso molecolare sono minori rispetto all’eparina non frazionata.
Con reazioni avversi si intendono tutti quegli effetti indesiderati e non intenzionali che si possono verificare a seguito dell’assunzione di un medicinale. A tal proposito, le controindicazioni più frequenti delle eparine sono:
Infine, va detto che l’eparina può provocare osteoporosi. Tuttavia, quando il trattamento è a lungo termine, questo rischio si riduce.
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Le eparine a basso peso molecolare e non frazionate sono medicinali impiegati per prevenire la formazione di trombi e coaguli. Sono indicate soprattutto in ambito chirurgico e nel trattamento e nella prevenzione della trombosi venosa profonda.
Si tratta di farmaci con un’azione molto potente e non esenti da effetti indesiderati. Consultate il medico o farmacista per chiarire qualsiasi dubbio in merito.