
Prima di parlare di neutropenia febbrile, dobbiamo definire esattamente cosa si intende per “febbre” e per “neutropenia”. Una volta chiariti…
Il fegato infiammato può avere diverse cause, dal sovrappeso alle cattive abitudini come il fumo o una dieta ricca di grassi.
Il fegato infiammato è noto anche come epatomegalia o infiammazione epatica. È una patologia che indica un ingrossamento di tale organo e che si manifesta in una grande varietà di sintomi.
Il fegato infiammato è diventato un problema piuttosto comune. Per sapere come individuarlo, vi consigliamo di continuare a leggere questo articolo.
Il fegato è l’organo che ha il compito di svolgere le funzioni di depurazione dell’organismo. Agisce nei modi seguenti:
Con il termine «epatomegalia» si definisce l’aumento patologico delle dimensioni del fegato. Non è una malattia in quanto tale, ma un sintomo di un problema sottostante, ovvero la manifestazione di una malattia di fondo.
L’epatomegalia non solo produce l’ingrandimento o l’allargamento del fegato. Significa anche che tale organo supera i limiti considerati normali per il suo funzionamento e può provocare numerosi fastidi.
A loro volta, gli organi circostanti smetteranno di funzionare come dovrebbero. Pertanto, quando il fegato è in cattive condizioni, anche il resto del corpo ne risente.
Leggete anche: Diete depurative e a basso contenuto di grassi
Sapere se abbiamo il fegato infiammato non è un compito facile. Tuttavia, sussistono alcuni fastidi che possono indicarci che è meglio consultare il medico per una valutazione.
Anche se all’inizio il dolore può essere molto silenzioso, l’intensità aumenterà nel corso dei giorni. L’aspetto caratteristico di questo dolore è la sua collocazione: si trova sempre nel lato superiore destro dell’addome.
Allo stesso tempo, è possibile presentare gonfiore all’addome. Questa infiammazione aumenterà gradualmente con il passare del tempo.
La febbre è il sintomo della presenza di un’alterazione dello stato di salute del nostro corpo a causa di un’infezione, di virus o batteri. Ciononostante, può essere associata anche al fegato.
Se la febbre è continua, significa che qualcosa nel corpo non funziona come dovrebbe. Inoltre, se si ha il fegato infiammato, è comune avere periodicamente la febbre.
L’ittero è collegato alla salute del nostro fegato. Se il fegato è in stato di sofferenza, noteremo che la pelle e gli occhi assumeranno un colorito giallastro.
Questo sintomo è causato dall’aumento della bilirubina nel sangue. In genere fa sempre pensare a qualche tipo di disturbo epatico.
Ricordate che il fegato ha il compito di eliminare tossine e sostanze che il corpo non riesce a elaborare. Questo aspetto ci porta a un altro sintomo caratteristico: la nausea.
Se il fegato non funziona, alcuni cibi risulteranno difficili da digerire, causando nausea e malessere generale. Per esempio, quelli che contengono un eccesso di grassi, di sale o di farine, e perfino quelli molto saporiti.
Possiamo sempre trovare un riscontro dello stato di salute del nostro organismo nelle feci e nell’urina. Malgrado non sia una operazione gradevole, è consigliabile osservarle per alcuni secondi.
Quando il fegato presenta qualche problema, le feci possono presentarsi più chiare o addirittura bianche. Al contrario, l’urina diventa di un colore molto scuro e ha una composizione acida.
La presenza di un cattivo sapore nella bocca è un sintomo frequente dell’infiammazione del fegato. Ciononostante, esistono anche altre patologie che possono presentare questa caratteristica.
Il cattivo sapore percepito all’interno della bocca è la conseguenza dell’accumulo di tossine e sostanze che il fegato non riesce a eliminare. Questo fenomeno provoca cattivi odori che vengono reindirizzati verso la bocca, facendo sì che si percepiscano cattivi sapori.
Leggete anche: Pulire il pancreas con rimedi naturali
Il fegato è un organo collegato a tutti i processi che interessano il corpo e, quindi, molte cause possono comprometterne la salute, come:
In caso notiate fastidi e nutriate delle preoccupazioni, consultate il vostro medico per una valutazione. Non ricorrete all’automedicazione o ai rimedi naturali in nessun caso, in quanto potrebbero rivelarsi controproducenti.