Fimosi del pene: cos'è e cosa fare?

Nella maggior parte dei casi, la fimosi del pene guarisce da sola. Tuttavia, questa condizione potrebbe aggravarsi e causare problemi più gravi
Fimosi del pene: cos'è e cosa fare?

Ultimo aggiornamento: 09 agosto, 2022

La fimosi del pene è una condizione molto frequente nei neonati. Come indicano diversi studi, si stima che circa il 95% dei bambini maschi presenta questa anomalia nei primi anni di vita. Tuttavia, questa condizione può interessare, per diversi motivi, anche i maschi adulti.

Si tratta di un restringimento del prepuzio, ovvero la zona di pelle che ricopre la parte finale del pene o glande. In altre parole, il prepuzio non si ritrae dietro al glande, né spontaneamente né manualmente. Di conseguenza, il glande rimane nascosto.

Se il prepuzio non si ritrae durante l’erezione, ma si ritrae manualmente senza causare dolore o resistenza, allora non si può parlare di fimosi.

Di solito questa zona di pelle dovrebbe ritrarsi affinché l’uomo possa pulire il glande quando il pene non è eretto e per permettere al medico di esaminare la zona. Durante l’erezione, il prepuzio ritratto rende il rapporto sessuale più piacevole e indolore.

Causa della fimosi del pene

La fimosi nei neonati.

In genere la fimosi è congenita, anche se bambini e adulti possono manifestare questa condizione in qualsiasi momento della loro vita. Nel caso dei bambini piccoli, potrebbe dipendere da un’igiene intima scorretta.

A volte, i genitori abbassano troppo la pelle del prepuzio per lavare il pene del bambino, di conseguenza si formano degli anelli e dei tessuti chiamati “aderenze balano-prepuziali” che determinano la comparsa della fimosi.

Negli adulti, invece, la fimosi si verifica come risultato di un’infezione al pene, del glande (balanite xerotica) o del glande e del prepuzio (balanopostite). Altre cause includono lesioni al pene, per cui la cicatrizzazione impedisce di ritrarre il prepuzio.

Sintomi della fimosi del pene

Il sintomo principale della fimosi è la difficoltà ad abbassare il prepuzio. È frequente manifestare anche dolore durante la minzione o i rapporti sessuali. Sulla superficie del pene possono comparire residui biancastri dovuti a un’igiene intima “difettosa”.

Se il prepuzio non si ritrae durante l’erezione, ma si riesce ad abbassarlo manualmente senza causare dolore o resistenza, allora non si può parlare di fimosi. In questo caso, si tratta di un eccesso di pelle nella parte finale del pene.

È comune anche confondere la fimosi con il frenulo corto. Il frenulo è un sottile lembo di pelle che unisce la parte posteriore del glande al prepuzio. Quando questo tessuto è molto corto, è impossibile lasciare completamente esposto il glande, ma non si può parlare di fimosi.

La cosa migliore da fare è rivolgersi a uno specialista perché esamini l’organo in questione e formuli una diagnosi corretta.

Pene circonciso e non.

Tipi e gradi di fimosi

Esistono due principali tipi di fimosi: fisiologica e patologica. La differenza consiste nell’origine, nell’evoluzione e nel trattamento della condizione stessa. Vediamolo in dettaglio:

  • Fimosi fisiologica: è la forma più comune di fimosi, infatti interessa la maggior parte dei neonati. Con il passare del tempo, il prepuzio diventa più elastico e si allarga, quindi il problema scompare in maniera spontanea. Se non è ancora successo prima dei 10 anni, bisogna rivolgersi a uno specialista.
  • Fimosi patologica: si presenta a qualsiasi età, a seguito di un’infezione o di un trauma. Comporta maggiori complicazioni e va trattata tempestivamente.

La fimosi del pene è una condizione che può avere diversi gradi di gravità. La scala si basa sul livello di apertura o ostruzione del prepuzio. In totale ci sono cinque gradi:

  • Primo grado: il prepuzio non si può ritrarre e il glande non è visibile.
  • Secondo grado: il prepuzio si ritrae leggermente e si vede solamente il meato urinario.
  • Terzo grado: il prepuzio si abbassa fino alla metà del glande.
  • Quarto grado: il prepuzio si ritrae al di sopra della corona del glande.
  • Quinto grado: il prepuzio si ritrae completamente, ma causa dolore e si presenta un anello fimotico.

Prognosi e complicazioni

Bambino piccolo dalla dottoressa.

Nella maggior parte dei casi, la fimosi scompare in maniera naturale. Anche la fimosi patologica può essere trattata senza problemi e in genere non si presentano gravi complicazioni. Tuttavia, a volte possono presentarsi serie conseguenze quali:

  • Parafimosi: è un’infiammazione del glande che insorge quando il prepuzio si ritrae fino alla base del glande, ma poi non torna alla posizione normale.
  • Infezione urinaria: è la conseguenza della difficoltà di portare a termine un’accurata igiene intima.
  • Aumenta il rischio di contrarre una malattia sessualmente trasmissibile.
  • Aumenta il rischio di sviluppare un tumore al pene.
  • Balanite: è un’infiammazione che interessa sia il glande sia il prepuzio ed è legata a un’igiene intima inadeguata.

Nel caso in cui dovesse presentarsi una qualunque di queste complicazioni diventa indispensabile portare il neonato dal pediatra e seguire le indicazioni di questa figura professionale. Farlo sarà determinante per il miglioramento della situazione e per la salute futura del piccolo.


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