Sentire le gambe stanche e pesanti si deve a un ritorno venoso insufficiente. In alcuni casi è necessario un monitoraggio specialistico, ma in genere è possibile migliorare la situazione cambiando stile di vita.
Pubblicato il 7 Agosto 2020 • Aggiornato il 16 Settembre 2022
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Gli impegni quotidiani possono avere un forte impatto sulla nostra salute. La stanchezza che si manifesta dopo essere stati diverse ore in piedi è certamente normale. Se la sensazione continua, tuttavia, potrebbe trattarsi di un problema di ritorno venoso che fa sentire le gambe stanche e pesanti. Sebbene non sia una grave malattia, può limitare lo svolgimento delle normali attività e deve essere tenuta sotto controllo medico.
Un ritorno venoso insufficiente colpisce il 20-30% della popolazione adulta. La metà ha più di 50 anni ed è cinque volte più frequente nelle donne. Predilige, inoltre, le persone obese, sedentarie o che trascorrono molto tempo in piedi.
In molti casi questo disturbo è direttamente correlato alla professione svolta. Trascorrere molte ore in piedi o seduti, infatti, può influire negativamente sulla salute delle gambe. Scoprite tutto quello che c’è da sapere su questo disturbi: i sintomi, le cause e i consigli per prevenirlo o migliorare la salute delle gambe.
Perché sentiamo le gambe stanche e pesanti?
Con il naturale processo di invecchiamento, le pareti cellulari aumentano di spessore più rapidamente. Questo porta i vasi sanguigni a essere più fragili e meno funzionali.
Il compito delle vene è di raccogliere il sangue e di riportarlo al cuore. Affinché il sangue scorra verso l’alto (in direzione opposta alla gravità), il sistema venoso delle gambe dispone di piccole valvole che impediscono al sangue di retrocedere, oltre a uno strato muscolare che aiuta a pompare.
Quando il ritorno venoso è insufficiente – perché il pompaggio e scarso o perché il sangue è stagnante – si accusano sintomi come pesantezza, affaticamento e gonfiore. Ciò accade quando avviene una fuoriuscita di liquido dalle vene e dai tessuti.
Se questa situazione si prolunga nel tempo, a causa dell’eccessiva pressione subita dalle pareti, le vene perdono la loro capacità di contenere il sangue. Compaiono quindi le varici e la comune malattia vascolare nota come insufficienza venosa cronica (IVC).
Gambe stanche e pesanti possono essere la conseguenza di un’insufficienza del ritorno venoso.
Parestesie notturne (sensazione di intorpidimento alle gambe).
Formicolio e rigidità.
Varici o teleangectasie. Le prime sono più grandi e di colore azzurrino, le seconde sono più piccole e di colore rosso.
Gonfiore che peggiora stando in piedi o fermi per troppo tempo.
Tra questi, i sintomi più comuni sono prurito, pesantezza e dolore.
Fattori di rischio
Alcuni fattori predispongono maggiormente a soffrire di questa condizione. Questi sono:
Età. Le malattie delle vene interessano il 60% delle persone con più di 65 anni.
Storia medica personale (precedenti malattie circolatorie).
Predisposizione genetica (storia familiare).
Stato ormonale (soprattutto in caso di gravidanza, menopausa, assunzione di contraccettivi orali e trattamenti ormonali sostitutivi).
Morfologia del piede. Il piede piatto, ad esempio, diminuisce la contrazione muscolare naturalmente eseguita durante la camminata.
A seguire presentiamo altri fattori che possono aggravare questa condizione e che sono, quindi, evitabili. Ci riferiamo soprattutto a:
Stile di vita sedentario.
Stare in piedi o, al contrario, seduti per molte ore al giorno.
Esposizione prolungata al sole o al calore.
Alcune professioni a rischio tra cui: personale sanitario, hostess, addetti al ricevimento, parrucchieri, impiegati, autisti, insegnanti, operatori di call center, ecc.
Sovrappeso e obesità, soprattutto nelle donne. L’aumento del tessuto adiposo nelle gambe ostacola il pompaggio muscolare che facilita il ritorno venoso.
Stitichezza: causa un aumento della pressione addominale e quindi può ostacolare il ritorno del sangue al cuore.
Abbigliamento attillato su gambe e fianchi: interferisce sul ritorno venoso.
Calore: dilata le vene e rende difficile il ritorno del sangue al cuore.
Modificando questi fattori, pertanto, è possibile prevenire il problema oppure calmare il fastidio ed evitare complicazioni a lungo andare.
Alcuni fattori che incidono sul ritorno venoso possono essere controllati. Tra questi l’uso di indumenti troppo attillati.
Consigli per prevenire e calmare la sensazione delle gambe stanche e pesanti
Migliorare lo stile di vita è la principale strategia per prevenire questo problema. Ecco alcuni consigli utili in tal senso:
Tenere le gambe sollevate. Fate delle pause durante l’attività che state svolgendo sollevando le gambe per almeno 30 minuti, 2 o 3 volte al giorno. Sedetevi e appoggiate le gambe sulla seduta di una sedia, senza incrociarle.
Fare sport almeno 30-60 minuti al giorno. Sono da evitare gli esercizi con i pesi sulle gambe. Sono consigliate le attività aerobiche come nuoto, ciclismo, pilates o yoga.
Combattere il sovrappeso seguendo una dieta ipocalorica.
Evitare fonti di calore o un’eccessiva esposizione al sole. I bagni di acqua fredda sulle gambe possono essere utili.
Dormire sempre con le gambe sollevate di circa 10-20 cm.
Non indossare indumenti o scarpe strette. Scegliete i tessuti naturali perché consentono una migliore traspirazione della pelle. Un leggero rialzo può essere utile nelle calzature, sono invece da evitare i tacchi alti.
Prevenire la stitichezza con uno stile di vita sano.
Massaggiare le gambe, dai piedi verso il cuore; il massaggio stimola la circolazione e riduce l’accumulo di liquidi alle caviglie.
L’uso di collant o bendaggi compressivi rientrano tra le opzioni terapeutiche.
Trattamento
Sentire le gambe stanche e pesanti non rappresenta un grave problema di salute, ma è sempre più diffuso. Attualmente i trattamenti a disposizione sono:
Terapia compressiva: consiste nell’esercitare una pressione sulle gambe attraverso l’uso di bende o calze elastiche. Il tipo di compressione e il modello devono essere su misura, quindi dovranno essere consigliate dallo specialista.
Idroterapia. Docce di acqua fredda unite al massaggio o alternando acqua fredda e calda stimolano la circolazione venosa.
Fitoterapia. Alcune piante medicinali, sempre consigliate dallo specialista o dal farmacista, migliorano la circolazione. Tra le più indicate troviamo: ginkgo biloba, rusco o pungitopo, hamamelis virginiana.
Farmaci. L’assunzione di venotonici, sempre sotto prescrizione medica, migliora il ritorno venoso.
Chirurgia vascolare nei casi più gravi.
Un ritorno venoso insufficiente può abbassare la qualità di vita se non si riceve attenzione medica tempestiva. Vi invitiamo a consultare il medico ai primi sintomi.
Bibliografia
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