
Al giorno d’oggi, la ritenzione idrica rappresenta un problema relativamente frequente. Questa condizione viene definita come un disturbo infiammatorio che…
La nostra alimentazione può essere determinante nel prevenire o aggravare l'infiammazione delle articolazioni, per questo motivo è importante includere nella dieta cibi che contengano acidi grassi omega 3.
Quello che mangiamo incide molto sulla nostra salute e su come ci sentiamo: si sa, il cibo può fare bene o male. Chi soffre di artrite reumatoide deve, a maggior ragione, adottare un’alimentazione sana ed equilibrata.
Oggi parliamo delle migliori scelte alimentari e vi spieghiamo perché gli acidi grassi aiutano a ridurre i sintomi di questa malattia.
Mangiare in modo corretto è importante per tutti, ma ancora di più per chi soffre di una patologia come l’artrite. Se questo è il vostro caso, ricordate di portare a tavola, tutti i giorni, i seguenti alimenti:
Gli alimenti più indicati per chi soffre di artrite devono contenere una buona quantità di fibre. Ad esempio, le fragole e l’avena ne apportano molte.
In presenza di infiammazione e dolore, uno degli alimenti consigliati è l’olio extra vergine di oliva, che contiene sostanze simili a quelle presenti nell’aspirina o nell’ibuprofene.
Tre cucchiai e mezzo di olio possiedono lo stesso effetto anti-infiammatorio di 200 mg di questi farmaci.
L’aglio, invece, ha la capacità di ridurre l’infiammazione dei muscoli e delle articolazioni, aumentando in circolo la quantità di antiossidanti dall’effetto sano per il nostro organismo.
Anche i semi di sesamo sono altamente consigliati perché hanno una buona dose di selenio, elemento che scarseggia nelle persone che soffrono di artrite.
La vitamina D è molto importante per ridurre il rischio di artrite reumatoide, soprattutto nelle donne. Ha anche la capacità di rafforzare il sistema immunitario e prevenire la decalcificazione ossea.
Il modo migliore per assorbire vitamina D è stare al sole. Esporsi al sole un quarto d’ora al giorno è una buona abitudine (purché non sia fatto nei momenti più caldi dell’anno, ad esempio tra le 11 e le 15 in estate).
Tra gli alimenti ricchi di vitamina D, troviamo il pane integrale e i cereali in genere.
Cosa deve mangiare chi soffre di artrite?
Certamente. Le persone affette da artrite dovrebbero prestare ancora più attenzione alla dieta. Ad esempio, la carne, i wurstel e gli insaccati aumentano la concentrazione nel sangue di alcune sostanze (note con l’acronimo AGE, advanced glycation end-product) che tendono ad infiammare le articolazioni.
Gli acidi grassi Omega 6, presenti nel tuorlo d’uovo, nel cibo da fast food e nei fritti hanno anch’essi la capacità di favorire i processi infiammatori.
La ricerca sostiene che assumere una maggiore percentuale di acidi grassi Omega 6 rispetto agli Omega 3 si ripercuote negativamente sulla salute, in particolar modo attraverso l’infiammazione.
Al contrario degli Omega 6, che non sono consigliati, gli acidi grassi Omega 3 hanno proprietà anti-infiammatorie e lubrificano le articolazioni, riducendo in tal modo il dolore.
Tra gli alimenti più ricchi di Omega 3 ricordiamo i semi di lino, i quali si possono schiacciare per poi spolverizzarli su insalate, zuppe, succhi, ecc.
Attenzione, però, perché possono avere un effetto lassativo; inoltre le fibre contenute potrebbero impedire l’assorbimento di alcuni farmaci. Hanno azione anticoagulante, quindi, se assumete regolarmente l’aspirina o farmaci simili, sarà meglio consultare prima il medico.
Il pesce è un’ottima fonte di acidi grassi Omega 3. Privilegiate il pesce azzurro, che vive in acqua fredda, ad esempio:
Volete saperne di più? Leggete: 6 motivi per cui mangiare salmone migliora la salute
Il consumo di pesce azzurro non solo aiuta a prevenire i processi infiammatori, ma anche ad alleviare i sintomi della malattia.
Uno studio realizzato nel 2002 (pubblicato sulla rivista Proceedings of the Nutrition Society) indica che gli integratori a base di olio di pesce fanno bene a chi soffre di artrite reumatoide, specialmente ai pazienti in cui la patologia è più avanzata (acuta o cronica).
Il consumo di acidi grassi Omega 3 segna una bella differenza in positivo nelle attività quotidiane delle persone affette da artrite. Ad esempio, si ritorna ad eseguire movimenti impossibili prima dell’assunzione degli Omega 3 (da affettare il pane a legarsi le scarpe).
Per di più, gli acidi Omega 3 riducono il rischio di infarto e malattie cardiovascolari, così come l’ipertensione.
La dieta dei paesi occidentali è spesso povera di questo nutriente e abbonda, invece, di Omega 6. Si tratta di uno dei motivi per cui da noi molte persone, raggiunta una certa età, cominciano a soffrire di artrite.
Se parliamo di alimenti di origine vegetale, i semi di chia hanno la maggiore concentrazione, a quanto si sa al momento, di questi acidi grassi.
Altre buone fonti di Omega 3 sono i semi di zucca e l’olio di Sacha Inchi (estratto da una varietà di arachide originario del Perù).
Bisogna prestare attenzione, invece, alle noci e all’olio di colza, perché anche se sono ricchi di acidi grassi Omega 3, contengono, in percentuale, una maggiore quantità di Omega 6. Non sono quindi consigliati a chi soffre di dolore articolare.
Accade il contrario con i semi di canapa: anche se contengono entrambi gli acidi grassi, le percentuali sono 3 a 1 a favore degli Omega 3. Il modo migliore per assumere questi semi (che possono risultare un po’ duri da masticare e non sempre graditi) è quello di frullarli insieme ad altra frutta secca, all’interno di zuppe o frappè.