Gli acidi grassi che aiutano a ridurre l'artrite

La nostra alimentazione può essere determinante nel prevenire o aggravare l'infiammazione delle articolazioni, per questo motivo è importante includere nella dieta cibi che contengano acidi grassi omega 3.
Gli acidi grassi che aiutano a ridurre l'artrite

Ultimo aggiornamento: 25 maggio, 2022

Ciò che mangiamo incide molto sul odo in cui ci sentiamo. Può essere positivo o dannoso per la salute: tutto dipende dagli alimenti. Per esempio, scegliendo un’alimentazione più sana ed equilibrata, è possibile ridurre l’artrite in misura maggiore o minore.

In merito a questo aspetto specifico, nel seguente articolo vi spiegheremo quali sono le migliori scelte alimentari per ridurre i sintomi di questa malattia cronica, chiarendo qual è la funzione degli acidi grassi.

In che cosa consiste un’alimentazione sana?

Mangiare in modo corretto è importante per tutti, ma ancora di più per chi soffre di una patologia come l’artrite. In funzione di questo aspetto, senza dimenticare che le necessità nutrizionali possono variare da persona a persona in base allo stato di salute, in linea generale si consiglia di introdurre nella dieta:

  • Verdure
  • Frutta
  • Legumi
  • Cereali integrali
  • Proteine a facile assorbimento
Donna affetta da artrite.
Anche malattie come l’artrite possono essere la causa di una sensazione di debolezza e intorpidimento del braccio. Ricevere una diagnosi medica è necessario.

Quali alimenti deve comprendere la dieta per ridurre l’artrite?

 

Gli alimenti più indicati per chi soffre di artrite devono contenere una buona quantità di fibre. Ad esempio, le fragole e l’avena ne forniscono una quantità considerevole. La ragione è dovuta al fatto che le fibre possono fungere da complemento al trattamento farmacologico, come descrive uno studio pubblicato in Nutrients nel 2019.

L’aglio, invece, possiede la capacità di contribuire a ridurre l’infiammazione dei muscoli e delle articolazioni. A questo scopo, la Arthritis Foundation consiglia il consumo di aglio fresco rispetto a quello confezionato e processato, perché conserva le sue proprietà originali.

Inoltre, la vitamina D è molto importante per ridurre il rischio di soffrire di artrite reumatoide, soprattutto nelle donne. Questa vitamina possiede la capacità di migliorare la funzione del sistema immunitario, come spiega uno studio pubblicato in Mini Reviews in Medicinal Chemistry, e prevenire la decalcificazione ossea.

La fonte migliore di questa vitamina è il sole. Si consiglia di esporsi alla sua luce per 15 minuti al giorno, a patto che lo si faccia durante gli orari più pericolosi o, in altre parole, tra le 11 del mattino e le 3 del pomeriggio. La vitamina D è presente anche nel pane integrale e, in generale, nei cereali.

Considerando tutti questi aspetti, l’ideale è che ogni paziente programmi con il proprio nutrizionista la dieta più adeguata per le sue condizioni specifiche. Alcuni degli alimenti che vengono generalmente consigliati per contribuire a ridurre l’artrite sono i seguenti:

 

  • Soia
  • Avena
  • Orzo
  • Broccoli
  • Patate
  • Spinaci
  • Fagioli
  • Ceci
  • Riso integrale
  • Latte vegetale
  • Frutta secca (mandorle, pistacchi)

Ci sono alimenti che causano l’infiammazione articolare?

Wurstel.

 

Certamente. Le persone affette da artrite dovrebbero prestare ancora più attenzione alla dieta. Ad esempio, due alimenti che aumentano l’infiammazione sono la carne rossa e gli insaccati.

Un articolo della Harvard Medical School li colloca nell’elenco dei cibi che, in queste circostanze, devono essere evitati. Altri alimenti da evitare sono i carboidrati raffinati, le fritture, le bibite gassate e gli zuccheri.

Inoltre, uno studio scientifico del 2018 conferma che anche gli acidi grassi Omega 3 hanno la capacità di favorire i processi infiammatori. Questi acidi grassi sono presenti, per esempio, nel tuorlo d’uovo, nel cibo da fast food e negli alimenti.

Ciononostante, è importante chiarire che, secondo alcuni siti che si occupano di medicina, come Mayo Clinic, gli acidi grassi Omega 6 provenienti da fonti vegetali come le verdure e le noci offrono dei benefici. Tuttavia, il loro consumo deve essere controllato e non deve superare il 5% delle calorie assunte quotidianamente.

Gli acidi grassi per ridurre l’artrite

Al contrario degli Omega 6, che non sono del tutto consigliati, per ridurre l’artrite si raccomanda invece di consumare acidi grassi Omega 3. Dal momento che hanno proprietà anti-infiammatorie, sono anche in grado di contribuire a ridurne l’incidenza, secondo quanto afferma uno studio di Nutrition Reviews.

Tra gli alimenti più ricchi di Omega 3 ricordiamo i semi di lino, i quali si possono schiacciare per poi spolverizzarli su insalate, zuppe, succhi, ecc.

Attenzione, però, perché, a causa del loro contenuto di fibre, possono avere un effetto lassativo e potrebbero impedire l’assorbimento di alcuni farmaci. Inoltre, fonti specializzate indicano che sono in grado di interagire con alcuni medicinali: se assumete regolarmente l’aspirina o altri anticoagulanti, è bene consultare prima il medico.

Anche il pesce è un’ottima fonte di acidi grassi. Privilegiate il pesce azzurro, che vive in acqua fredda, come, per esempio:

  • Tonno
  • Salmone
  • Sgombro
  • Sardina
  • Merluzzo
Pesce azzurro.
Alcune persone affette da chemofobia hanno rinunciato a consumare pesce a causa delle informazioni diffuse in merito all’inquinamento da mercurio.

 

Gli acidi grassi contenuti in questi pesci non solo sono degli antinfiammatori naturali, ma possono anche alleviare i sintomi della malattia.

Uno studio pubblicato in Proceedings of the Nutrition Society indica che gli integratori a base di olio di pesce fanno bene a chi soffre di artrite reumatoide, specialmente ai pazienti in cui la patologia è più avanzata (acuta o cronica).

Ulteriori benefici degli acidi grassi

 

Il consumo di acidi grassi Omega 3 è in grado di segnare una notevole differenza nelle attività quotidiane delle persone affette da artrite. Ad esempio, alcune di loro possono tornare a eseguire movimenti impossibili prima dell’assunzione degli Omega 3 (dall’affettare il pane al legarsi le scarpe).

Per di più, gli acidi Omega 3 riducono il rischio di infarto e malattie cardiovascolari, così come l’ipertensione arteriosa. La ragione di questo effetto viene spiegata in una ricerca pubblicata in Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases.

Quali sono le fonti principali di Omega 3?

Semi vari per ridurre l'artrite.
Il consumo di semi di chia o di lino contribuisce a ottenere Omega 3 e altre sostanze vegetali che proteggono il fegato.

I semi di chia presentano un’importante concentrazione di questi acidi. Nell’olio di chia, per esempio, il contenuto di acidi grassi insaturi ammonta al 75%, il 58,7% dei quali è costituito da Omega 3.

 

Altre fonti sono rappresentate dalla Salvia sclarea (nota come salvia moscatella), la scha inchi (o arachide dell’Inca, è un’arachide originaria del Perù) e i semi di zucca.

Bisogna prestare attenzione, invece, alle noci e all’olio di colza, perché, anche se sono ricchi di acidi grassi Omega 3, presentano anche un discreto contenuto di Omega 6. Di conseguenza, è bene moderarne il consumo.

Non trascurate il trattamento medico

Al di là del consumo di Omega 3, per ridurre l’artrite e contrastare i fastidi causati dai suoi sintomi, l’intervento del medico continua a essere indispensabile. Inoltre, è necessario seguire le indicazioni fornite dal professionista e, nel caso in cui quest’ultimo dia la propria approvazione, preparare un programma alimentare che contribuisca a ridurre l’infiammazione e i dolori.


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