Gli effetti dell'alcol sul cuore da conoscere

Gli effetti dell'alcol sul cuore possono essere positivi, a patto che il consumo avvenga in maniera controllata e con la frequenza adatta. Potrebbero tuttavia risultare altamente nocivi, al punto da condurre alla morte, se l'alcol viene ingerito in grandi quantità e in determinate circostanze.
Gli effetti dell'alcol sul cuore da conoscere
Leonardo Biolatto

Revisionato e approvato da il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 05 novembre, 2022

Al giorno d’oggi, vi è una certa confusione sugli effetti dell’alcol sul cuore. È noto che bere vino o birra in maniera moderata contribuisca al mantenimento della salute cardiovascolare. Al tempo stesso, diversi studi parlano degli effetti nocivi che queste bevande esercitano sul cuore. Quali sono, allora, gli effetti dell’alcol sul cuore?

In realtà, entrambe le affermazioni sono corrette. Gli effetti dell’alcol sul cuore sono molto variegati e dipendono dallo stato di salute di ogni persona e dalla quantità e dalla frequenza secondo cui si ingerisce l’alcol, così come dal tipo.

A ogni modo, c’è un aspetto che non può essere messo in discussione: gli effetti dell’alcol sul cuore e altri organi sono molto negativi, o perfino devastanti, quando se ne consumano grandi quantità. Si tratta, inoltre, di un agente psicoattivo che può causare dipendenza e deteriorare significativamente la qualità della vita.

Leggende e verità sugli effetti dell’alcol sul cuore

Persona che rifiuta un boccale di birra
Alcuni studi suggeriscono che, in quantità moderate, alcune bevande alcoliche posso proteggere la salute cardiovascolare. Tuttavia, le prove in merito non sono del tutto decisive.

Esistono prove del fatto che gli effetti dell’alcol sul cuore possono essere positivi. Il vino, per esempio, presenta un alto contenuto di antiossidanti (flavonoidi, tannini, antociani e resveratrolo). Queste sostanze contribuiscono a prevenire la formazione di placche nelle arterie (aterosclerosi). Inoltre, favoriscono la produzione di colesterolo buono.

Si dice che bere un bicchiere di vino al giorno potrebbe produrre questi effetti positivi. Tuttavia, uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology indica che, anche se questi effetti positivi sono reali, lo è altrettanto il fatto che il consumo di alcol, anche se moderato, aumenta il rischio di soffrire di aritmie.

Un altro studio, condotto dal professor Peter Kistler del Baker IDI Heart and Diabetes Institute e dell’Alfred Hospital di Melbourne (Australia), giunge alle stesse conclusioni. Sostiene che, anche se un consumo moderato di alcol può contribuire a mantenere pulite le “tubature” del corpo, in cambio può anche danneggiare le componenti elettriche del cuore e, in particolare, il ritmo del battito.

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Bere con moderazione e bere troppo

Si parla molto di quanto sia importante bere alcol con moderazione e, tuttavia, non è molto chiaro che cosa significhino “moderazione” ed “eccesso”. Di fronte a tale quesito, il primo aspetto di cui si deve tenere conto è lo stato di salute di ogni singolo individuo. Una persona diabetica o ipertesa, per esempio, dovrebbe evitare il consumo di alcol, anche in quantità moderate.

D’altra parte, anche la frequenza incide sul risultato. È molto più dannoso bere alcol in grandi quantità, anche se lo si fa in maniera occasionale. Bere più di cinque bicchieri di alcol, nel caso degli uomini, o di quattro, nel caso delle donne, aumenta il rischio di accidenti cerebrovascolari e morte istantanea.

Nelle Direttive Dietetiche del Dipartimento della Salute degli Stati Uniti si segnala che un consumo moderato consiste al massimo in un bicchiere al giorno per le donne e due per gli uomini. Tuttavia, un numero consistente di esperti afferma che l’ideale è evitare di bere tutti i giorni e di evitare l’alcol per due o tre giorni alla settimana.

Si parla di “un bicchiere” quando la quantità in essa contenuta corrisponde a circa 110 g di vino, 340 g di birra, 40 g di bevande con una gradazione alcolica di 40°, o 28 g di bevande con una gradazione di 50°.

La fibrillazione atriale

Fibrillazione atriale
Il consumo di alcol può provocare alterazioni del ritmo cardiaco, soprattutto negli individui che lo consumano in maniera frequente ed eccessiva.

Uno dei rischi provocati dal consumo di alcol, anche di quello in quantità moderate, consiste nel fatto che questa sostanza contribuisce al manifestarsi di battiti cardiaci irregolari, come abbiamo segnalato in precedenza. L’alcol può danneggiare le cellule e portare alla formazione di tessuto fibroso nel cuore, alterando così il battito.

Inoltre, l’alcol può alterare la contrazione delle cellule cardiache e, con il tempo, rendere i battiti irregolari. Allo stesso modo, danneggia il sistema nervoso autonomo, che controlla, tra i vari aspetti, anche il ritmo cardiaco.

Questa condizione, chiamata fibrillazione atriale, porta a un aumento del rischio di soffrire di gravi problemi, come insufficienza cardiaca o accidente cerebrovascolare. Si manifesta in alcuni individui che bevono moderatamente, in maniera frequente e nel 60% delle persone in seguito a un’ingestione eccessiva.

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Altri effetti dell’alcol sul cuore

In alcune persone, il consumo eccessivo di alcol può debilitare il muscolo cardiaco e causare una malattia chiamata cardiomiopatia dilatativa. In questo caso, il cuore si dilata e pompa con forza minore, da cui derivano sintomi di insufficienza cardiaca.

L’alcol contribuisce all’aumento dell’obesità, che, a sua volta, incrementa i rischi di soffrire di problemi cardiaci. Un consumo frequente ed eccessivo di alcol moltiplica per due le probabilità di essere affetti da ipertensione. La combinazione di alcol e psicofarmaci può risultare mortale.


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