Nel mondo medico, e in particolare in quello dell’oftalmologia, sempre più spesso emergono studi su come gli schermi danneggiano la vista. I consulti per i disturbi della vista dovuti all’utilizzo dei dispositivi elettronici, di fatto, sono in continuo aumento.
E così, è nato il concetto di sindrome da schermo elettronico. Si manifesta quando l’esposizione allo schermo supera le tre ore al giorno; la luminosità del dispositivo è superiore a quella consigliata e la distanza tra lo schermo e gli occhi è ridotta.
Come ben sappiamo, gli schermi dei dispositivi vivono con noi per tutto il tempo. Utilizziamo televisori, tablet, cellulari, computer ed esistono anche schermi incorporati agli elettrodomestici. I nostri occhi vivono nel continuo sforzo di mettere a fuoco quanto proiettato da questi dispositivi.
Spesso sono i cellulari a richiedere lo sforzo maggiore ai nostri occhi. Quando li utilizziamo a una distanza ravvicinata dalla testa, forziamo la visione binoculare dei nostri occhi.
Gli schermi danneggiano la vista e gli occhi si asciugano
Quando osserviamo per lungo tempo uno schermo, le nostre palpebre si muovono fino al 30% in meno di quanto farebbero normalmente. Questo riduce la quantità di lacrime, di conseguenza, l’idratazione del bulbo oculare.
Se avete dubbi sul modo in cui gli schermi influiscono negativamente sulla salute degli occhi, stiamo per parlarvi dei sintomi e della misure da adottare. Con delle semplici precauzioni possiamo affrontare il problema.
Sintomi associati allo schermo
Dopo aver capito in che modo gli schermi danneggiano la vista, noteremo anche che i sintomi associati sono logici. Si tratta di segnali legati alla stanchezza degli occhi, dovuta allo sforzo smisurato. Tra i sintomi più comuni della sindrome da visione al computer spiccano:
- Vista offuscata o doppia: questo fenomeno prende il nome di diplopia in termini medici.
- Sensazione di sabbiolina nel bulbo oculare, che porta a strofinare di continuo l’occhio.
- Occhi rossi: a causa dell’irritazione e dell’infiammazione, così come dello strofinio.
- Dolore retrobulbare: si tratta del dolore localizzato dietro gli occhi.
- Cefalea: il mal di testa è dovuto ad affaticamento oculare, ma è anche associato all’uso del cellulare e alla posizione del cranio durante l’utilizzo.
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In che modo gli schermi danneggiano la vista?
Quando siamo davanti a uno schermo, entrano in gioco una serie di meccanismi del tutto inconsapevoli. Il nostro corpo modifica le modalità con cui svolge le normali funzioni, in modo da adattarsi ai dispositivi elettronici.
Una delle questioni principali è la messa a fuoco: i nostri occhi, a riposo, mettono facilmente a fuoco a lunga distanza. Eppure, quando devono mettere a fuoco qualcosa da vicino, attivano dei meccanismi di compensazione che richiedono un certo sforzo. Questi atteggiamenti accomodanti causano affaticamento.
Non è da sottovalutare nemmeno la concentrazione che richiede stare davanti a uno schermo. I nostri occhi tendono a rimanere a lungo aperti, con una riduzione del movimento delle palpebre. In genere apriamo e chiudiamo le palpebre tra le 15 e le 20 volte al minuto, ma possiamo ridurre questa velocità a 3 movimenti soltanto quando utilizziamo un dispositivo elettronico.
Infine – e questo è un aspetto su cui ci soffermeremo più a lungo- gli schermi emettono una quantità non indifferente di luce blu. Si tratta di un frammento di spettro luminoso capace di penetrare persino la retina, di raggiungere la macula e di deteriorarla nel tempo.
La luce blu degli schermi e la salute degli occhi
La luce blu emessa dallo schermo dei dispositivi elettronici ha dei pro e dei contro. Grazie a questa luce, i dispositivi possono consumare meno energia, ma si è visto che quest’ultima è pericolosa per la salute della retina.
Anche il sole emette della luce blu, i nostri occhi la conoscono sin dai primi giorni dopo la nascita. Il problema è che la luce blu dello schermo ci giunge da una fonte più vicina al bulbo oculare, ed ecco perché è dannosa.
Dal punto di vista fisico, la luce blu è un’onda corta e carica di energia. Proprio per queste sue caratteristiche gli occhi si sforzano maggiormente per metterla a fuoco.
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Consigli per limitare i danni degli schermi
Esistono alcune misure elementari che possiamo adottare nella vita di tutti i giorni per ridurre gli effetti dannosi degli schermi sulla salute della nostra vista:
- Far riposare la vista: per chi lavora al computer è fondamentale stabilire dei momenti di riposo per la vista. Una buona pratica è guardare al di là dello schermo ogni venti minuti, per circa venti secondi.
- Stabilire una sana distanza tra noi e i dispositivi, dovremmo tenere lo schermo almeno a 60 centimetri dai nostri occhi. In caso di schermo di grandi dimensioni -come quello di un televisore- la distanza minima deve essere di due metri.
- Sbattere le ciglia: visto che ormai sappiamo che tendiamo a sbattere di meno le palpebre davanti a uno schermo, sarebbe prudente obbligarci a sbatterle. Il movimento delle palpebre, di fatto, favorisce la lacrimazione e manterrà umido il bulbo oculare.
- Avere intorno una buona illuminazione: utilizzare i dispositivi elettronici in ambienti poco luminosi è controproducente. I nostri occhi, infatti, si sforzeranno di più, quindi gli effetti della luce blu sulla retina saranno maggiori.
Non si tratta di smettere di usare i dispositivi elettronici. Al giorno d’oggi è impossibile nel mondo in cui viviamo, Quello che però dobbiamo fare è mettere in pratica queste raccomandazioni in modo da ridurre gli effetti dannosi degli schermi sulla salute della nostra vista.
Bibliografia
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