Gua sha: che cos'è e quali sono i benefici?

Avete mai sentito parlare della tecnica millenaria del gua sha? Scoprite tutti i benefici per la pelle e come utilizzarla per attenuare le rughe.
Gua sha: che cos'è e quali sono i benefici?

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Il gua sha è una tecnica tradizionale cinese nata circa 2000 anni fa. Viene chiamata anche tecnica del cucchiaio, ma per essere precisi gua significa “raschiare” e sha “sabbia”. In questo trattamento, infatti, la pelle viene sfregata con una pietra piatta di giada o di quarzo.

Attualmente considerata una terapia alternativa e naturale, rappresenta una possibilità in più nel trattamento di alcuni disturbi. Aiuta a rilassare i muscoli, lenisce il dolore, favorisce il drenaggio dei tessuti e stimola la circolazione. Viene impiegata anche a scopo estetico come trattamento antietà, in quanto, secondo alcune fonti, è in grado di ridurre le rughe.

Gli accessori del gua sha

Lo strumento principale per realizzare la tecnica del gua sha è una pietra speciale; può essere di giada o di quarzo ed è solitamente a forma di cuore. In realtà, a ogni parte del corpo corrisponde una forma diversa.

Potrete trovare questa pietra a forma di pesce, di zampa d’uccello o rettangolare. Oltre a questo accessorio, per eseguire il massaggio è necessario un rullo di giada, olio per il viso o crema idratante.

Potrebbe interessarvi anche: Attenuare le rughe in modo naturale

I benefici del gua sha

Sebbene i vantaggi offerti da questa tecnica non siano stati confermati in modo definitivo dalla ricerca scientifica, i suoi sostenitori affermano che aiuti a trattare più di una malattia.

Questo dipenderebbe anche dal tipo di pietra: alla giada sono associate qualità lenitive; il quarzo calma l’infiammazione, migliora la circolazione e stimola il drenaggio linfatico.

Emicrania, artrite, mal di collo e alla schiena

Si ricorreva al gua sha per trattare i sintomi di stati infiammatori e il dolore cronico. Si ritiene che aiuti a calmare l’emicrania, ma anche il torcicollo e il mal di schiena causati dall’adozione di una cattiva postura.

Il massaggio gua sha aiuta a sciogliere le tensioni muscolari. Una ricerca lo definisce efficace nel trattamento del dolore cronico del collo, migliore di altre terapie come quella con il termoforo.

Un altro studio clinico ha stabilito la sua validità contro l’emicrania, anche nei pazienti che non rispondevano più agli antidolorifici da banco.

Donna in ufficio con emicrania.
Questo massaggio aiuta a calmare il dolore causato dall’emicrania.

Sindrome perimenopausale e ingorgo mammario

La perimenopausa, fase che precede la menopausa, è caratterizzata da una serie di sintomi come:

  • Disturbi del sonno.
  • Mestruazioni assenti o eccessive con presenza di dismenorrea.
  • Ansia.
  • Stanchezza.
  • Vampate di calore.

Nel corso di una ricerca cinese, il gua sha si è dimostrato efficace, su alcune donne, per ridurre i sintomi della perimenopausa.

Secondo un altro studio, invece, le donne che dopo il parto si sottopongono a questo massaggio corrono un rischio minore di soffrire di ingorgo mammario, a vantaggio dell’allattamento.

Trattamenti estetici

Attualmente grande attenzione viene riservata all’applicazione del gua sha a scopi estetici. In particolare, il massaggio rientra nella categoria dei trattamenti antietà. È considerato un’arma efficace contro le rughe e la flaccidità cutanea.

Può essere eseguito sulla schiena, sui glutei, sulle braccia, sulle gambe o su vari punti del viso. Il massaggio stimola la circolazione del sangue e favorisce l’assorbimento dei prodotti.

Presenta controindicazioni?

Trattandosi di un trattamento naturale non invasivo, il gua sha è sicuro. Sfregare o raschiare la pelle con la pietra da massaggio può lasciare dei segni che però scompaiono in pochi giorni. È invece controindicato nei seguenti casi:

  • Dopo un intervento chirurgico recente, in particolare sull’area da massaggiare.
  • Quando si assumono anticoagulanti o in presenza di disturbi della coagulazione. Il massaggio potrebbe, infatti, provocare la rottura di piccoli vasi sanguigni.
  • La pietra non dovrebbe essere sfregata su tagli, ferite, edemi, trombi o ulcere.

Come si realizza?

Il massaggio gua sha deve essere realizzato da una persona esperta. Il movimento della pietra è sempre verso l’alto e in una sola direzione. Lo stesso vale se eseguito sul viso.

  • Collo: si comincia dalla nuca, con movimenti verso l’alto e dall’interno verso l’esterno; si utilizza il lato a forma di cuore, esercitando maggiore pressione sulla base.
  • Contorno del viso: con un movimento che va dal mento all’orecchio, si segue il contorno del viso, esercitando una lieve pressione nel momento finale.
  • Zigomi: si eseguono più movimenti, dal naso verso gli zigomi e da questi verso le orecchie, esercitando una leggera pressione alla fine di ogni movimento.
  • Solchi naso-genieni: in diagonale, dall’angolo della bocca verso il mento; allo stesso modo, verso il bordo delle sopracciglia.
  • Contorno occhi: con il lato della pietra a forma di cuore, si segue la linea delle sopracciglia fino a terminare sulla tempia, mantenendo un movimento ascendente.
  • Fronte e area tra le sopracciglia: si preme tra le sopracciglia con un movimento verso l’alto, fino all’attaccatura dei capelli, con la parte convessa della pietra.
Collo di donna anziana.
Al giorno d’oggi l’utilizzo antiage del gua sha è il più diffuso.

Ha un effetto scientificamente provato?

Chi critica la tecnica del gua sha sostiene che il trattamento non ha basi scientifiche. Inoltre, che il massaggio tonifica senza dubbio i muscoli e aumenta la vascolarizzazione, ma ciò avviene indipendentemente dal materiale utilizzato; ovvero la pietra non sarebbe essenziale e gli effetti non sono dovuti a essa.

Tuttavia, diversi studi hanno dimostrato che il gua sha aiuta a calmare il dolore al collo dopo una sola settimana di trattamento. In un’altra ricerca leggiamo che questa tecnica aiuta a recuperare la mobilità e la flessibilità, riducendo il bisogno di farmaci analgesici.

Infine, nel corso di una ricerca condotta presso l’Università di Pechino, il gua sha ha dimostrato di attivare la risposta immunitaria e di ridurre l’infiammazione nelle cavie con infezioni da PR8. Si tratta, evidentemente, solo di uno studio clinico controllato e condotto su cavie.

Il gua sha: meglio di sera e senza trucco

La pietra di giada o di quarzo si adatta ai contorni della pelle ed esegue una stimolazione, purché i movimenti siano eseguiti in modo corretto. Un altro consiglio è quello di eseguire il gua sha sulla pelle pulita e idratata, dopo avere struccato bene il viso.

Realizzato durante le ore serali, nello specifico prima di andare a dormire, non solo aiuta a mantenere giovane la pelle, ma rilassa anche i muscoli.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Chan ST, Yuen JW, Gohel MD, Chung CP, Wong HC, Kwong KK. Guasha-induced hepatoprotection in chronic active hepatitis B: a case study. Clin Chim Acta. 2011;412(17-18):1686-8.
  • Lee MH, et al. A single case of Tourette’s syndrome treated with traditional Chinese medicine. Journal of Acupuncture and Meridian Studies. 2017; 10(1): 55-61.
  • Nielsen A. Gua sha: A Traditional Technique for Modern Practice. Londres: Elsevier, 2013.
  • Nielsen A, Knoblauch NT, Dobos GJ, Michalsen A, Kaptchuk TJ. The effect of Gua Sha treatment on the microcirculation of surface tissue: a pilot study in healthy subjects. Explore. 2007;3(5): 456-66.
  • Nielsen A, Kligler B, Koll BS. Addendum: Safety Standards for Gua sha (press-stroking) and Ba guan (cupping). Complement Ther Med. 2014; 22(3): 446-448.
  • Tang K. Gua sha: an ancient therapy for contemporary illnesses. New Jersey: World Scientific, 2019.
  • Witham C. Gua Sha: Guía de autotratamiento completo. Málaga: Editorial Sirio, 2015.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.