Il betametasone nell'allattamento materno

I corticosteroidi agiscono rallentando la secrezione di sostanze che provocano infiammazione. Il betametasone risulta efficace nel caso di malattie che si manifestano con un acuto stato infiammatorio.
Il betametasone nell'allattamento materno

Ultimo aggiornamento: 05 novembre, 2022

Il betametasone è un farmaco che appartiene al gruppo dei corticosteroidi. Si tratta di glucocorticoidi sintetici che agiscono da immunosoppressori e antinfiammatori.

I derivati topici del betametasone vengono utilizzati nel trattamento delle dermatosi che rispondono ai glucocorticoidi.

Indicazioni del betametasone: quali sono?

Reazioni allergiche.

Proprio per i suoi effetti immunosoppressori, il betametasone viene impiegato nel trattamento dei sintomi dovuti a un improvviso calo dei livelli di corticosteroidi nel corpo.

Agisce riducendo la secrezione di sostanze responsabili dell’infiammazione. Di conseguenza, risulta efficace nel caso di malattie che provocano eccessiva infiammazione. Tra le indicazioni del betametasone rientrano:

  • Insufficienza primaria o secondaria da corticosteroidi, come la malattia di Addison.
  • Condizioni di shock dovute a emorragia, a un trauma o a una grave infezione.
  • Asma.
  • Malattie reumatiche.
  • Colite ulcerosa.
  • Dermatite reattiva ai glucocorticoidi, con dermatite esfoliativa, orticaria, eritema multiforme o psoriasi grave.
  • Malattie oculari: reazioni allergiche e processi infiammatori gravi, acuti e cronici, con congiuntivite allergica, cheratite, ulcere marginali della cornea da allergie o herpes zoster oftalmico.

Indicazioni d’uso

Il betametasone può essere acquistato in diversi formati pensati per la somministrazione orale, parenterale e topica. Il dosaggio di questo glucocorticoide varia a seconda del paziente e della malattia da trattare.

Le formulazioni per uso topico prevendono l’applicazione di un sottile strato di prodotto sull’area interessata. La somministrazione intralesionale è indicata per il trattamento di cheloidi, lichen simplex cronico, lupus eritematoso o alopecia areata.

Va evitata l’improvvisa sospensione del trattamento, soprattutto se prolungato, poiché può insorgere la sindrome da sospensione del cortisone. Possono dunque presentarsi i seguenti sintomi:

  • Malessere generale.
  • Debolezza e dolore muscolare.
  • Anoressia.
  • Nausea e vomito.
  • Febbre.
  • Difficoltà respiratorie.
  • Calo della pressione arteriosa e del glucosio nel sangue.

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Controindicazioni e precauzioni d’uso

Il betametasone in pomata.

Tra le controindicazioni dovute all’uso di betametasone troviamo:

  • Allergia ai corticosteroidi.
  • Infezione sistemica da funghi.
  • Somministrazione di vaccini vivi o attenuati.
  • Iniezioni su articolazioni instabili, zone infette nello spazio intervertebrale.

D’altra parte, bisogna prestare particolare attenzione all’uso del betametasone nel caso in cui si soffra di malattie quali:

  • Patologie delle ossa.
  • Ulcere dello stomaco o dell’intestino.
  • Diabete mellito.
  • Patologie cardiache, epatiche o renali.
  • Glaucoma.
  • Malattie della tiroide.

Allattamento

Per quanto riguarda l’uso del betametasone in allattamento, secondo alcuni dati vengono trasferite notevoli quantità di farmaco al latte materno. Per questo motivo, in caso di trattamento prolungato è meglio assumere corticosteroidi noti per la loro scarsa trasmissione al latte.

Se assunto occasionalmente e per brevi periodi di tempo, è tuttavia compatibile con l’allattamento; pur così la situazione va monitorata.

L’assunzione di betametasone durante il preparto può ritardare la produzione di latte e ridurne la quantità durante la prima settimana.

Effetti indesiderati del betametasone

I trattamenti a breve termine, in genere, non producono effetti indesiderati. Tuttavia, l’uso prolungato può provocare atrofia delle ghiandole surrenali.

Quando applicato topicamente, il betametasone può provocare reazioni indesiderate che, nel caso in cui siano intense e non accennino a risolversi, rendono necessario l’intervento di uno specialista. Le reazioni avverse più comuni sono:

  • Bruciore.
  • Prurito.
  • Irritazione.
  • Arrossamento.
  • Peluria indesiderata.
  • Cambiamenti nel colore della pelle.

Allo stesso modo, possono comparire orticaria, arrossamento, gonfiore o segni di infezione della pelle sul punto in cui viene applicato il farmaco.

Nel caso dei bambini, quando si procede con applicazione topica, c’è un rischio maggiore di effetti indesiderati, tra i quali ritardo dello sviluppo e aumento di peso.

A livello sistemico, nel trattamento prolungato l’intensità e la durata degli effetti indesiderati associati aumentano in proporzione all’aumento del dosaggio.

Alcuni effetti indesiderati che possono presentarsi a seguito della somministrazione orale o parenterale del betametasone sono:

  • Gonfiore oculare.
  • Problemi respiratori.
  • Minzione frequente.
  • Aumento della sensazione di sete.
  • Feci di colore scuro.
  • Problemi di vista.

Conclusioni

Il betametasone è un corticosteroide utilizzato soprattutto in forma topica. Viene impiegato nel trattamento dei disturbi provocati da diversi problemi cutanei e vanno sempre seguite le indicazioni dello specialista.


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