
Il propossifene è un farmaco oppiaceo molto simile al metadone. Gli oppiacei hanno un effetto analgesico molto forte ed è per questa caratteristica che vengono utilizzati per calmare il dolore da lieve a moderato ai denti, alla testa, alla schiena,…
I corticosteroidi agiscono rallentando la secrezione di sostanze che provocano infiammazione. Il betametasone risulta efficace nel caso di malattie che si manifestano con un acuto stato infiammatorio.
Il betametasone è un farmaco che appartiene al gruppo dei corticosteroidi. Si tratta di glucocorticoidi sintetici che agiscono da immunosoppressori e antinfiammatori.
I derivati topici del betametasone vengono utilizzati nel trattamento delle dermatosi che rispondono ai glucocorticoidi.
Proprio per i suoi effetti immunosoppressori, il betametasone viene impiegato nel trattamento dei sintomi dovuti a un improvviso calo dei livelli di corticosteroidi nel corpo.
Agisce riducendo la secrezione di sostanze responsabili dell’infiammazione. Di conseguenza, risulta efficace nel caso di malattie che provocano eccessiva infiammazione. Tra le indicazioni del betametasone rientrano:
Il betametasone può essere acquistato in diversi formati pensati per la somministrazione orale, parenterale e topica. Il dosaggio di questo glucocorticoide varia a seconda del paziente e della malattia da trattare.
Le formulazioni per uso topico prevendono l’applicazione di un sottile strato di prodotto sull’area interessata. La somministrazione intralesionale è indicata per il trattamento di cheloidi, lichen simplex cronico, lupus eritematoso o alopecia areata.
Va evitata l’improvvisa sospensione del trattamento, soprattutto se prolungato, poiché può insorgere la sindrome da sospensione del cortisone. Possono dunque presentarsi i seguenti sintomi:
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Tra le controindicazioni dovute all’uso di betametasone troviamo:
D’altra parte, bisogna prestare particolare attenzione all’uso del betametasone nel caso in cui si soffra di malattie quali:
Per quanto riguarda l’uso del betametasone in allattamento, secondo alcuni dati vengono trasferite notevoli quantità di farmaco al latte materno. Per questo motivo, in caso di trattamento prolungato è meglio assumere corticosteroidi noti per la loro scarsa trasmissione al latte.
Se assunto occasionalmente e per brevi periodi di tempo, è tuttavia compatibile con l’allattamento; pur così la situazione va monitorata.
L’assunzione di betametasone durante il preparto può ritardare la produzione di latte e ridurne la quantità durante la prima settimana.
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I trattamenti a breve termine, in genere, non producono effetti indesiderati. Tuttavia, l’uso prolungato può provocare atrofia delle ghiandole surrenali.
Quando applicato topicamente, il betametasone può provocare reazioni indesiderate che, nel caso in cui siano intense e non accennino a risolversi, rendono necessario l’intervento di uno specialista. Le reazioni avverse più comuni sono:
Allo stesso modo, possono comparire orticaria, arrossamento, gonfiore o segni di infezione della pelle sul punto in cui viene applicato il farmaco.
Nel caso dei bambini, quando si procede con applicazione topica, c’è un rischio maggiore di effetti indesiderati, tra i quali ritardo dello sviluppo e aumento di peso.
A livello sistemico, nel trattamento prolungato l’intensità e la durata degli effetti indesiderati associati aumentano in proporzione all’aumento del dosaggio.
Alcuni effetti indesiderati che possono presentarsi a seguito della somministrazione orale o parenterale del betametasone sono:
Il betametasone è un corticosteroide utilizzato soprattutto in forma topica. Viene impiegato nel trattamento dei disturbi provocati da diversi problemi cutanei e vanno sempre seguite le indicazioni dello specialista.