Il glucagone: cos'è e a che cosa serve?

I livelli di glucagone nel sangue dipendono principalmente dai valori del glucosio. In presenza di bassi livelli di glucosio, viene inviato un segnale diretto alle cellule alfa, ovvero le cellule del pancreas responsabili della sintesi di questo ormone.
Il glucagone: cos'è e a che cosa serve?

Ultimo aggiornamento: 10 febbraio, 2021

Il glucagone è un ormone che viene sintetizzato naturalmente nell’organismo, nello specifico nel pancreas. La funzione principale di questo ormone è quella di aumentare i livelli di glucosio nel sangue, al contrario dell’azione esercitata dall’insulina.

Grazie a questa proprietà, come vedremo nelle righe che seguono, il glucagone viene ampiamente utilizzato nel trattamento di pazienti che soffrono di ipoglicemia o, in altre parole, che presentano bassi livelli di glucosio.

Per l’esattezza, viene impiegato nei casi in cui il paziente ha perso conoscenza e non è in grado nemmeno di inghiottire gli alimenti.

A tutte le persone affette da diabete si consiglia di portare sempre con sé una dose di glucagone, in particolar modo chi è dipendente dall’insulina. È altrettanto importante insegnare agli altri come somministrare le dosi, in modo che siano in grado di farlo in caso di necessità.

Funzioni del glucagone nell’organismo

Il glucagone viene sintetizzato all'interno del pancreas.

Grazie al suo meccanismo di azione, il glucagone scatena una serie di effetti che coinvolgono diversi organi e processi fisiologici. Tra i suoi effetti, possiamo citare i seguenti:

  • Metabolici: nelle reazioni metaboliche, interviene inducendo il catabolismo del glicogeno del fegato. In altre parole, aumenta la rottura della molecola di glicogeno per la formazione del glucosio.
  • Cardiaci: provoca il noto effetto beta o, in altre parole, lo sviluppo di effetti inotropo e cronotropo positivi, simili a quelli causati dai farmaci beta-adrenergici. Una sostanza inotropa è un agente in grado di aumentare la capacità contrattile di un muscolo. Con azione cronotropa, invece, facciamo riferimento alla capacità di alcune sostanze di regolare la frequenza del battito cardiaco.
  • Muscolatura liscia: il glucagone induce il rilassamento intestinale acuto.
  • Come sappiamo, aumenta il rilascio di insulina. Questo fenomeno consente alle cellule di assorbire il trasportatore di glucosio (GLUT4) e utilizzare il glucosio formato durante il processo di gluconeogenesi epatica, ovvero il processo di sintesi del glucosio.

Regolazione del glucagone

I livelli di glucagone nel sangue dipendono soprattutto dai valori di glucosio. Quando i livelli di glucosio nel sangue sono bassi, viene inviato un segnale diretto alle cellule alfa, le cellule del pancreas responsabili della sintesi di questo ormone. Questa azione viene invece bloccata per azione dell’insulina. Di conseguenza, il glucosio e l’insulina esercitano effetti contrari.

Anche gli amminoacidi provocano un aumento dei livelli di glucagone. Ciononostante, questo effetto è inferiore rispetto a quello scatenato dall’azione del glucosio.

L’azione degli amminoacidi è essenziale per evitare una crisi ipoglicemica a seguito di un consumo eccessivo di proteine. Ulteriori sostanze che stimolano la secrezione di glucagone sono le seguenti:

  • Catecolamine.
  • Ormone della crescita.
  • Glucocorticoidi: agiscono in maniera diretta e indiretta, dal momento che la loro azione modifica l’incremento degli amminoacidi nel plasma.

D’altra parte, gli acidi grassi liberi esercitano l’azione contraria. In questo senso, possiedono un certo effetto inibitore sulla secrezione del glucagone.

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Qualche informazione in più sull’ipoglicemia

Ragazza che si misura la glicemia.

L’ipoglicemia è un disturbo caratterizzato da bassi livelli di glucosio, o zucchero, nel sangue. Per molte persone affette da diabete, ciò significa presentare un valore pari o inferiore a 70 milligrammi per decilitro. Ciononostante, questo valore può essere soggetto a variazioni; di conseguenza è bene consultare il medico.

I sintomi dell’ipoglicemia tendono a comparire piuttosto in fretta e possono variare da persona a persona. D’altra parte, anche l’intensità di uno stesso sintomo può variare, mentre alcune persone non presentano sintomatologia. Tra i sintomi di ipoglicemia da lieve a moderata, possiamo citare i seguenti:

  • Pallore.
  • Sonnolenza.
  • Tremore o nervosismo.
  • Sudorazione eccessiva.
  • Aumento di appetito.
  • Comportamento o personalità mutevole.
  • Mancanza di coordinazione.

In presenza di un quadro ipoglicemico grave, i sintomi caratteristici sono i seguenti:

  • Convulsioni.
  • Mancanza di appetito.
  • Perdita di conoscenza.

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Il glucagone è un ormone che viene sintetizzato nel pancreas e la cui funzione principale consiste nell’aumentare i livelli di glucosio nel sangue.

Se soffrite di diabete, consultate il medico in merito alla possibilità di portare sempre con voi una dose di questo ormone, da utilizzare eventualmente in una situazione di emergenza.


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