Il daltonismo è un disturbo della vista che rende difficile, persino impossibile, distinguere i colori. Il livello di gravità è molto variabile; si va dalla difficoltà a distinguere alcune sfumature di rosso, verde, giallo o blu all’incapacità di riconoscere qualsiasi colore.
Questo disturbo è la conseguenza di un’anomalia dei fotorecettori dell’occhio, chiamati bastoncelli e coni. Queste cellule interagiscono tra loro e sono connesse ai centri cerebrali mediante il nervo ottico. Si parla di daltonismo quando le cellule non riescono a riprodurre l’immagine dei pigmenti.
Quali sono le cause del daltonismo?
La percezione del colore dipende dalla retina, nella quale si trovano proprio i coni e i bastoncelli. Questi ultimi captano il bianco, il nero e tutta la gamma dei grigi. I coni, invece, sono sensibili al rosso, al blu e al verde. Collaborando tra loro, rendono possibile la percezione dei diversi colori e delle rispettive tonalità.
Il daltonismo si verifica quando o i bastoncelli o i coni oppure entrambi presentano un’anomalia oppure quando non sono presenti. Queste condizioni sono attribuibili a cause di natura genetica, all’effetto di alcuni farmaci o a una patologia. Scopriamone di più.
Genetica
La maggior parte dei casi di daltonismo ha origine genetica. Di solto il problema viene trasmesso da madre in figlio e non provoca alcun deficit della vista. Sebbene le donne siano portatrici del cromosoma difettoso a cui si deve la malattia, gli uomini hanno più probabilità di manifestarla.
Farmaci
Sono diversi i farmaci che possono alterare la percezione dei colori. Alcuni antipsicotici, come la clorpromazina e la tioridazina, sono talvolta responsabili di daltonismo.
Anche l’etambutolo, somministrato per il trattamento della tubercolosi, può alterare la percezione dei colori. Questi effetti indesiderati devono essere valutati dal medico che ha prescritto i farmaci in questione.
Patologie
Diverse patologie degli occhi possono provocare il daltonismo. Per esempio, in alcuni casi il glaucoma danneggia il nervo ottico riducendo la capacità di distinguere i colori o le varie sfumature. D’altra parte, la maculopatia o la retinopatia diabetica deteriorano la retina e provocano lo stesso effetto.
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In caso di cataratta, non si perde la percezione del colore, ma quest’ultima può ridursi sensibilmente. Anche altre patologie, come il diabete, la sclerosi multipla, l’Alzheimer o il Parkinson potrebbero causare il daltonismo.
Altri fattori
Si è osservato che in alcune persone l’invecchiamento potrebbe essere responsabile di un deficit nella percezione dei colori. Oltre a ciò, l’esposizione ad agenti chimici tossici come lo stirene, presente in alcune plastiche, viene associata a questo disturbo della vista.
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Tipi di daltonismo
Una prima classificazione di diversi tipi di daltonismo può essere stilata sulla base delle cause responsabili. In questo caso, si distingue in daltonismo ereditato e acquisito. Il primo viene trasmesso da madre in figlio, il secondo è il risultato di altri fattori.
Il daltonismo può essere classificato anche a seconda del tipo di disfunzione nella percezione del colore. Si parla pertanto di tricromia anomala, acromatopsia, monocromia e dicromazia. Analizziamo ognuno di essi.
Tricromia anomala
Il soggetto affetto da questa anomalia presenta i coni all’interno della retina, ma non gli consentono di distinguere i colori. Si tratta della forma più diffusa di daltonismo e può manifestarsi in tre modalità:
- Protanomalia: difficoltà nella percezione della luce rossa.
- Deuteranomalia: errori nella percezione della luce verde.
- Tritanomalia: difficoltà di percezione della luce blu.
Acromatopsia: il daltonismo in bianco e nero
La persona vede solo in bianco e nero, incluse le sfumature dei grigi, perché priva di coni all’interno della retina oppure in seguito a un danno neurologico. Si tratta di una condizione molto rara, con un’incidenza di 1 persona ogni 100000.
Monocromia
La monocromia prende il nome di daltonismo totale o daltonismo estremo. La vista è in bianco e nero con un’ampia gamma di grigi. I coni sono sprovvisti di due dei tre pigmenti che devono essere presenti in queste cellule. Colpisce un numero limitato di persone.
Dicromazia, una forma di daltonismo
Si tratta di una forma di daltonismo considerata moderatamente grave e in seguito alla quale si verifica un’assoluta mancanza di percezione di uno dei tre tipi di luce. Come nel caso della tricromia anomala, ne esistono tre tipi.
Protanopia
In questo caso si verifica una totale assenza di fotorecettori retinici del rosso. Questo provoca una scarsa percezione dei colori a lunghezza d’onda a banda molto lunga. Chi ne è affetto percepisce solo queste tonalità come se fossero di colore beige o grigio. Si tratta della forma di dicromazia più comune.
Deuteranopia
In questo caso sono assenti i fotorecettori retinici di colore verde. Il soggetto presenta difficoltà nella percezione dei colori con una lunghezza d’onda a bada media. Si tratta di una grave forma di deuteranomalia.
Tritanopia
È la forma più rara di daltonismo caratterizzata dall’assenza totale di fotorecettori per la percezione del colore blu. Insorge una difficoltà associata alla percezione dei colori a lunghezza d’onda a banda corta. Al tempo stesso, il giallo viene percepito come se fosse rosa.
Trattamenti e opzioni per migliorare la vita della persona daltonica
Al giorno d’oggi non disponiamo di terapie per il trattamento del daltonismo ereditario. Se la malattia è stata causata dall’assunzione di determinati farmaci, da altre patologie o dall’esposizione a prodotti tossici, bisognerebbe intervenire sulla causa scatenante.
Le lenti con filtri colorati o lenti a contatto speciali possono aiutare a distinguere meglio i colori, ma non risolvono il problema. La ricerca spera di mettere a punto tecniche di sostituzione dei geni che potrebbero risolvere definitivamente il problema.
Le persone daltoniche possono ricorrere ad alcune tecniche e strumenti per superare i limiti imposti dalla malattia. Per esempio, potrebbero memorizzare l’ordine dei colori del semaforo, in modo tale da interpretare i segnali per sapere se fermarsi o proseguire.
Può essere utile appore sugli oggetti un segno che indichi un determinato colore in modo da riconoscere la tonalità in questione perché abbinata ad altre. Oggi esistono alcuni dispositivi elettronici che aiutano a distinguere i colori.
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