Intossicazione da monossido di carbonio: cosa fare?

Il monossido di carbonio è un gas inodore, insapore e incolore. Proprio per questo può passare inosservato e provocare gravi intossicazioni. Il trattamento è facile ed efficace se individuato in tempo.
Intossicazione da monossido di carbonio: cosa fare?
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

Il monossido di carbonio è un gas incolore, inodore, insapore e molto pericoloso prodotto della combustione di benzina, legno e carbone, tra i vari combustibili. Questa combustione dà energia, ad esempio, alle automobili, alle candele, alle vetture a gas e agli impianti di riscaldamento come le stufe. È tuttavia possibile soffrire di intossicazione da monossido di carbonio. 

Questa sostanza, di fatto, è un assassino silenzioso che intossica ogni anno circa 1500 persone; di queste, fino a 200 muoiono. Buona parte dei casi può essere evitata e si deve all’uso scorretto di un braciere o al malfunzionamento di strumenti a gas situati in ambienti non adatti o poco ventilati.

Come avviene l’intossicazione da monossido di carbonio?

Il monossido può essere accidentalmente inalato in casa mentre svolgiamo attività quotidiane come cucinare o accendere il riscaldamento a causa di un malfunzionamento o di un’errata manutenzione. D’altra parte, può essere anche inalato intenzionalmente in caso di suicidi.

Quali sono gli effetti del monossido di carbonio sul corpo?

Nel nostro sangue circolano cellule che prendono il nome di eritrociti o globuli rossi. Gli eritrociti contengono una proteina chiamata emoglobina, responsabile del trasporto di ossigeno. Questa proteina si occupa di raccogliere nei polmoni l’ossigeno respirato e di rilasciarlo ai tessuti attraverso il sangue in circolo.

La tossicità del monossido di carbonio è conseguenza diretta della sua maggiore compatibilità con l’emoglobina rispetto all’ossigeno. Proprio per questo si lega molto bene all’emoglobina e non lascia penetrare l’ossigeno nel sangue. In seguito a ciò, i tessuti restano senza ossigeno, causando una condizione nota come ipossia tissutale.

Intossicazione da monossido ed effetti sul sangue.

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Quali sintomi produce l’intossicazione da monossido di carbonio?

La gravità dei sintomi dipende dalla quantità di monossido di carbonio respirato e dalla durata dell’esposizione. Esistono due tipi di intossicazione da monossido di carbonio:

  • Intossicazione acuta: quando il gas viene inalato in grandi quantità.
  • Intossicazione cronica: quando si inalano basse concentrazioni di monossido di carbonio per un periodo prolungato.

I sintomi si devono all’assenza di ossigeno nei tessuti. Tra i tanti, possiamo citare i seguenti:

  • Mal di testa.
  • Vertigini.
  • Debolezza.
  • Nausea e vomito.
  • Fitte al petto.
  • Aritmia cardiaca.
  • Problemi respiratori.
  • Confusione.
  • Sonnolenza.

Se non si interviene in tempo, può indurre il coma. Risulta particolarmente pericoloso per le persone in stato di ebrezza o che stanno dormendo, in quanto potrebbero subire un danno cerebrale irreversibile o persino morire prima che qualcuno si accorga del problema.

D’altra parte, nei casi di intossicazione cronica, i sintomi potrebbero non essere così ovvi e possono provocare gravi disturbi a lungo termine. Questi ultimi interessano in particolare il cervello:

  • Difficoltà di apprendimento e di memoria.
  • Sbalzi di umore: tra questi la depressione.
  • Disturbi dell’umore e dei sensi: difficoltà nei movimenti, perdita della sensibilità, ecc.

Nella maggior parte dei casi non associamo questi sintomi si presentano al monossido di carbonio, poiché, come abbiamo detto, è inodore, incolore e insapore.

Uomo svenuto sul pavimento.

Cosa devo fare se soffro di intossicazione da monossido di carbonio?

Se pensate di essere intossicati dal monossido di carbonio dovete fare quanto segue:

  • Uscite dall’edificio in cui si è verificata la fuga di gas.
  • Aprite porte e finestre per ricevere un po’ di aria fresca e far dissolvere il monossido di carbonio.
  • Spegnete le stufe, i forni, i riscaldamenti e gli apparecchi a gas.

Una volta allontanata la fonte dell’intossicazione, bisogna chiamare il pronto soccorso o recarvisi. In ospedale verremo sottoposti alle analisi del caso per verificare la presenza di monossido nel sangue e si procederà con il trattamento adeguato.

Terapia in ospedale

Il trattamento consiste nella somministrazione di ossigeno puro per dissolvere il monossido di carbonio dall’emoglobina. L’ossigeno viene somministrato per mezzo di una mascherina apposita, su naso e bocca, e raggiungerà i tessuti.

Camera iperbarica

In alcuni casi si conduce la persona intossicata in una camera iperbarica. Il trattamento consiste nel respirare ossigeno in una camera a una pressione di gran lunga maggiore rispetto al normale. Ciò accelera la sostituzione del monossido con l’ossigeno.

Come prevenire l’intossicazione da monossido di carbonio?

Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) è possibile adottare le seguenti misure:

  • Tutti gli impianti domestici a combustione devono essere installati correttamente ed essere mantenuti e utilizzati nel modo corretto.
  • I camini di casa e le camere fumarie devono essere sottoposte a controlli e ripuliti ogni anno.
  • I forni, gli scaldabagni e le asciugatrici devono essere ispezionate ogni anno da un tecnico esperto.
  • Le stufe a combustione senza presa d’aria devono essere usate solo in presenza di un esperto e le porte e/o le finestre della stanza vanno aperte per fare entrare aria fresca.
  • L’impianto di riciclo delle automobili deve essere ispezionato regolarmente per individuare eventuali blocchi o difetti, soprattutto in inverno.

Infine, cosa più importante, è necessario installare in casa un segnalatore di monossido di carbonio alimentato a batterie. Queste andranno revisionate ogni volta che cambierà l’orario in primavera e in autunno. Se l’allarme dovesse suonare, dovrete uscire di casa e chiamare il pronto soccorso.


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