Perdita di coscienza: un sintomo da non sottovalutare

La perdita di coscienza è un episodio clinico che può capitare nella vita con una certa frequenza. Le cause sono varie, dai fattori non gravi e senza rischio per la vita a quelli potenzialmente mortali che partono dal cuore. In questo articolo vi spieghiamo perché succede.
Perdita di coscienza: un sintomo da non sottovalutare
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

Perdita di coscienza o della conoscenza sono espressioni equivalenti in medicina per indicare lo stesso quadro clinico. Entrambi i termini sono validi poiché la perdita di conoscenza implica un distaccamento della coscienza dalla realtà. Si perde cioè la percezione dell’ambiente e di se stessi.

Il meccanismo che risiede alla base di questo evento, qualunque sia il motivo, è la mancanza di una adeguata irrigazione cerebrale. Questo significa che per qualche momento, non arriva una quantità sufficiente di sangue al cervello, provocando una disconnessione dalla realtà circostante.

All’interno della perdita di coscienza, una situazione spiacevole è la sincope, conosciuta comunemente come svenimento, in cui la persona riprende contatto con la realtà in modo spontaneo. Il recupero spontaneo viene facilitato dalla stessa caduta che porta il corpo in posizione orizzontale, aumentando quindi il flusso di sangue al cervello.

In termini spiccioli, una sincope è una perdita di coscienza di origine cardiaca. Si tratta di un episodio che può avvenire con una relativa frequenza. Secondo le statistiche, circa il 3% degli accessi al pronto soccorso sono dovuti a una sincope. Per capire meglio le cause di questo fenomeno, che vanno dalle situazioni a scarso rischio a quelle più pericolose, possiamo dividerle in cardiache e non cardiache.

Cause non cardiache della perdita di coscienza

Sincope vasovagale

Cominciamo dalla causa più frequente. La sincope riflessa vasovagale è una risposta involontaria del sistema nervoso a un determinato stimolo. Provoca una vasodilatazione immediata, caduta della pressione arteriosa e ridistribuzione del sangue agli arti inferiori. Talvolta può essere causata da una situazione stressante, un dolore intenso, disidratazione o una temperatura esterna estrema.

Cambio di posizione

Cambiare rapidamente posizione senza dare tempo al corpo di attivare i meccanismi di compensazione causa ipotensione. Questo avviene, ad esempio, quando dalla posizione distesa ci mettiamo in piedi.

La pressione arteriosa si abbassa e il sangue, così come avviene nella sincope vasovagale, si distribuisce agli arti inferiori, smettendo di irrigare a sufficienza e il cervello.

Emicrania

Un mal di testa molto forte, come un’emicrania, può essere accompagnato da un insieme di sintomi conosciuti come aura. Tra questi troviamo la temporanea perdita di coscienza.

Volete saperne di più? Leggete anche: Emicrania: la FDA approva il farmaco per prevenirla

Ipoglicemia

Anche una diminuzione dei valori di glucosio nel sangue può provocare perdita di coscienza. Si tratta di una situazione comune nelle persone diabetiche che sono soggette, a causa dei farmaci o della dieta, a sbalzi glicemici.

Antipertensivi

Chi soffre di ipertensione arteriosa assume in genere farmaci a diversa azione. Uno dei meccanismi d’azione di questo gruppo di farmaci è la perdita di liquidi mediante aumento dell’urina e la vasodilatazione. Entrambi i meccanismi possono far abbassare troppo la pressione arteriosa, causando uno svenimento.

Ictus e perdita di coscienza

È la più grave delle cause non cardiache e rappresenta un rischio per la vita. L’ictus, o accidente cerebrovascolare, può essere ischemico (ostruzione delle arterie encefaliche) o emorragico (rottura di un vaso cerebrale).

Ragazzo con mal di testa
Il mal di testa può essere un sintomo che precede la perdita di coscienza.

Cause cardiache della perdita di coscienza

Aritmia

Un cuore con aritmia batte in modo irregolare e anomalo. Queste alterazioni del ritmo cardiaco possono causare un afflusso insufficiente di sangue al cervello per un periodo breve o prolungato. Di conseguenza, si può verificare una perdita di conoscenza.

Malattie dell’aorta

L’aorta è la nostra arteria principale e ha il compito di distribuire il sangue pompato dal cuore. Se non funziona bene, può diminuire il flusso di sangue agli altri organi.

Poiché il cervello si trova sopra il livello del cuore, ha bisogno di una buona pressione sanguigna per essere irrigato. Malattie come la dissezione aortica o l’aneurisma dell’aorta hanno, tra i primi sintomi, la perdita di coscienza.

Miopatie cardiache

Quando il cuore presenta alterazioni di tipo muscolare si parla di miocardiopatia. Una situazione frequente è l’ingrossamento del ventricolo sinistro, incaricato di pompare il sangue all’aorta. In questi casi si presentano le stesse conseguenze descritte per le malattie aortiche. 

Valvulopatie

Le cavità del cuore comunicano tra loro attraverso delle valvole; queste obbligano il sangue a circolare in una sola direzione, senza reflusso. Quando le valvole non chiudono in modo corretto o sono troppo serrate, la quantità di sangue che arriva al cervello è ridotta.

Cuore e battito cardiaco
Le malattie cardiache possono manifestarsi con la perdita di coscienza

Cosa fare in caso di perdita di coscienza?

Sono molti i fattori che possono portare alla perdita di coscienza ed è sempre bene dare a questo sintomo la giusta attenzione. Può trattarsi, infatti, di uno svenimento non grave e senza conseguenze oppure di un segnale che annuncia una malattia cardiaca. 

Per prima cosa bisogna farsi visitare dal medico e sottoporsi ai controlli necessari. In genere, tuttavia, gli esami verranno eseguiti un certo tempo dopo l’episodio, quando il paziente si è ripreso.

Se lo svenimento è improvviso, senza una chiara spiegazione e senza recupero veloce, sarà il caso di rivolgersi al pronto soccorso o alla guardia medica per scartare l’evenienza di un ictus o un problema cardiaco serio.


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