La menopausa precoce aumenta il rischio di demenza

Sapevate che la menopausa precoce può essere collegata alla demenza? In questo articolo vi spieghiamo perché e quali sono le giuste misure di prevenzione.
La menopausa precoce aumenta il rischio di demenza

Ultimo aggiornamento: 09 agosto, 2022

Il rischio di demenza è da sempre associato a malattie degenerative, infettive o a lesioni cerebrali traumatiche. Tuttavia, allo stato attuale, anche la menopausa precoce rientra tra le cause.

Sono tante le donne che temono l’arrivo della menopausa. Non solo perché rappresenta la fine della vita fertile, ma anche per le conseguenze che questa nuova fase comporta, ad esempio, il rischio di soffrire di osteoporosi.

Di solito questo stadio inizia intorno ai 45 anni, ma in alcuni casi arriva prima. Continuate a leggere per scoprire la correlazione tra la menopausa precoce e il rischio di demenza.

La menopausa precoce

La menopausa viene definita precoce quando inizia prima dei 40 anni. Ciò può essere dovuto a diversi fattori tra cui:

  • Precedenti in famiglia: se qualcuno in famiglia ha sofferto di menopausa precoce, le probabilità che ciò accada a noi sono molto più alte.
  • Trattamenti contro il cancro: sottoporsi a chemioterapia per la cura del cancro, soprattutto se localizzato nella zona pelvica, può causare la menopausa precoce.
  • Malattie autoimmuni: le malattie della tiroide possono essere correlate alla menopausa precoce.

Quando si entra in menopausa, i livelli di estrogeni nell’organismo si abbassano. Ciò provoca i sintomi che abbiamo precedentemente citato (problemi alle ossa), oltre all’esposizione a ulteriori disturbi come l’ipertensione.

Vampate di calore in menopausa
La menopausa precoce è stata anche associata a un maggiore rischio della sintomatologia correlata.

Il rischio di demenza in menopausa

Per quale motivo il rischio di demenza è collegato alla menopausa precoce? Diversi studi indicano che la causa risiede nella ridotta produzione di estrogeni. Di conseguenza diminuisce anche il numero dei recettori di questi ormoni nel cervello e, pertanto, aumenta il rischio di demenza.

La diminuzione degli estrogeni è responsabile di tutti i sintomi associati alla menopausa e dei disturbi sottesi. Per questa ragione, svariati studi sono tuttora in corso per trovare il modo di impedire che ciò accada. Vediamo ora a quali trattamenti è possibile ricorrere in questi casi.

Terapia ormonale

I ricercatori interessati a questo problema che colpisce le donne in menopausa precoce intravedono una speranza nella terapia a base di estrogeni. Questa è meglio conosciuta come terapia ormonale sostitutiva.

Tale approccio viene utilizzato con l’obiettivo non solo di prevenire i fastidiosi sintomi associati a questa tappa nella vita di una donna (vampate di calore, sudorazione notturna, secchezza vaginale, ecc.), ma anche per evitare il rischio di demenza.

A ogni modo, sarà il medico a stabilire se è il trattamento appropriato per voi e a consigliarvi la modalità di assunzione. In genere il trattamento è costituito da pillole contraccettive, efficaci sulla sintomatologia e prevenzione del rischio di demenza.

Pillola contraccettiva
L’assunzione di estrogeni per via orale può ridurre significativamente i sintomi associati alla menopausa precoce.

Il rischio di demenza e la menopausa precoce

Il vantaggio di sottoporsi a terapia ormonale sostitutiva all’inizio della menopausa precoce risiede nella possibilità di prevenire una malattia che, attualmente, è difficile da diagnosticare con sufficiente anticipo per poterne frenare gli effetti.

La demenza, di fatto, è una malattia dal deterioramento progressivo. Stiamo parlando di un processo degenerativo che porta a un declino globale delle funzioni cerebrali. Tuttavia, con un trattamento adeguato questo processo può essere rallentato e quindi è possibile migliorare la qualità di vita delle pazienti.

La vulnerabilità del cervello

Come abbiamo potuto constatare, il cervello è estremamente vulnerabile. La menopausa, ricordata più spesso per le vampate di calore e gli sbalzi emotivi, comporta in realtà una serie di problemi che vanno ben oltre questi sintomi.

Tutto il corpo subisce dei cambiamenti, così come la salute. Le ossa tendono a indebolirsi e si presenta il rischio di demenza, soprattutto nei casi di menopausa precoce. Per questo motivo, è estremamente importante affidarsi alle mani di un medico esperto e discutere con lui la possibilità di sottoporsi a una terapia. Potrebbe essere una scelta decisiva in questa nuova fase.

Qualcuna delle vostre amiche ha avuto la menopausa precoce? Rientrava in uno dei casi associati al rischio di demenza? Speriamo che questo articolo vi sia servito e vi abbia permesso di scoprire che esistono diversi modi per prevenire questa malattia degenerativa. Sebbene la menopausa precoce non sempre porti necessariamente a soffrire di demenza, il rischio è comunque dietro l’angolo.


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