
Le stomie sono aperture create chirurgicamente in modo da permettere la fuoriuscita di sostanze di scarto. In alcuni casi vengono…
Visto l'incremento di problemi muscolari della popolazione moderna, diversi studi concordano sull'importanza dell'elaborazione di nuovi metodi per migliorare la nostra salute in questo particolare campo; uno di questi è l'applicazione della puntura a secco.
Nel campo della fisioterapia ci sono una moltitudine di terapie per il trattamento dei dolori fisici. Nel corso del tempo hanno fatto la loro comparsa tecniche nuove e all’avanguardia, come la puntura a secco.
La puntura a secco, nota anche come “dry needling” è una tecnica che si basa su prove scientifiche allo scopo di migliorare il dolore muscolare. In questo spazio ne scoprirete di più su questa nuova terapia, oltre a conoscere in cosa è utile per il trattamento di un’infinità di problemi muscolari.
Per capire in cosa consiste la puntura secca e come funziona, prima di continuare dobbiamo chiarire due concetti: trigger point e dolore miofasciale.
Sono punti facilmente irritabili in una banda tesa di un determinato muscolo. Questa banda tesa è un gruppo di fibre muscolari che manifestano una tensione anomala, formando una fascia ad alta consistenza. Stiamo parlando di quella che è nota come contrattura.
Questa banda tesa è dolorosa e il suo trigger point è un nodulo che provoca un dolore molto acuto al tatto, tanto da portare la persona a sottrarsi. Inoltre, questo dolore si diffonde ad altri punti che non coinvolgono il trigger point; questo è il cosiddetto dolore riferito o diffuso. Può essere accompagnato da diffusione motoria e da fenomeni come nausea a vertigini.
I trigger point di un muscolo di solito si diffondono in determinate zone che danno ai fisioterapisti una pista per conoscere l’origine sul problema. Ad esempio, il mal di testa possono essere dovuti a un trigger point situato in muscolo come il trapezio superiore, l’elevatore della scapola o sternocleidomastoideo.
Vediamo dunque che il dolore può non avere nulla a che fare con il punto da cui ha origine. I punti trigger possono essere attivi o latenti. Un trigger point può essere attivo o latente. Un punto trigger attivo è quello che diffonde il dolore ad altre zone, mentre quello latente non è un dolore che si irradia.
I punti trigger possono attivarsi a seguito di un sovraccarico acuto o cronico del muscolo, di traumi diretti e a freddo. Il fattore più comune di attivazione è il sovraccarico cronico da problemi di postura.
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Il dolore miofasciale o SMF è un processo muscolare locale di natura acuta o cronica. È invalidante e molto comune tra la popolazione, ma può essere sconosciuto. Non è seguito da anomalie nella diagnosi per immagine o nelle analisi, per cui spesso la diagnosi non è corretta e così il trattamento.
L’SMF viene definito da una serie di sintomi causati da un trigger point:
Potremmo affermare che il dolore miofasciale ha tre componenti:
La puntura a secco è una tecnica della fisioterapia che viene utilizzata principalmente in presenza del cosiddetto Dolore Miofasciale o SME. Una volta individuato il punto trigger responsabile del dolore miofasciale, bisogna disattivarlo con l’aiuto di un ago. Questo ago è simile a quello impiegato nell’agopuntura ma è più largo, perché deve penetrare il muscolo.
L’intero processo richiede pulizia della zona e l’utilizzo di guanti da parte del fisioterapista, otre che di disinfettante e garze, visto che il punto a secco è una tecnica semi-invasiva, in quanto attraversa la pelle del paziente. Inoltre, gli aghi sono confezionati singolarmente e sono monouso.
L’ago viene inserito nel trigger point senza anestesia e viene spinto dentro e fuori, fino a quando non provocherà uno spasmo locale, ovvero una contrazione involontaria del muscolo. Questa procedura va eseguita senza estrarre del tutto l’ago dalla pelle.
La puntura del muscolo stimola il recettore muscolare, determinando rilassamento dopo lo spasmo e un aumento dell’elasticità, con riduzione del dolore della zona.
La puntura a secco è una tecnica scientifica che consiste nel pungere il muscolo al fine di controllare il dolore miofasciale. Dura tra i 2 e i 5 minuti, può essere dolorosa e può essere eseguita solo da fisioterapisti specializzati.
L’agopuntura, invece, si basa sulla medicina tradizionale cinese e consiste nel pungere i punti energetici a livello superficiale, senza alcun contatto con il muscolo. La durata è di circa 20 minuti, non è doloroso, è un trattamento adatto a una moltitudine di disturbi e può essere eseguito da qualsiasi terapista.
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Anche se i rischi della puntura a secco sono minimi, possono esserci. Tuttavia, nella maggior parte dei casi possono essere evitati se vengono prese le dovute precauzioni e se si agisce con un trattamento fisioterapico testato:
D’altro canto, a seguito della puntura a secco potremmo avere una sensazione simile a quanto ci sottoponiamo a un massaggio molto intenso e con leggeri pizzicotti. Queste sensazioni svaniscono nel giro di 1 o 2 giorni.
La maggior parte delle controindicazioni sono soggettive. Tra queste possiamo citare:
Secondo diversi studi, la puntura a secco è efficace nei seguenti casi:
Infine, si è osservato che l’efficacia della puntura a secco potrebbe dipendere da altri fattori propri dei pazienti, come un dolore che dura da tempo, la mancanza di sonno o lo sforzo ripetuto cui è sottoposto il muscolo.