La sindrome dell’arto fantasma si verifica quando una persona subisce un’amputazione, ma avverte comunque la presenza dell’arto mancante. Il cervello manda dei segnali come se l’arto esistesse ancora.
Le sensazioni che si provano nella parte prima occupato dall’arto sono di dolore, prurito, calore e pressione. A volte queste sensazioni possono apparire insieme oppure una alla volta.
La sindrome dell’arto fantasma è stata descritta dal medico Silas Weir Mitchel che curò i soldati della guerra civile americana, molti dei quali avevano subìto una amputazione a seguito delle ferite da guerra. In questi pazienti osservava spesso i sintomi dell’arto fantasma.
Le sensazioni sono così frequenti che si stima che a seguito di amputazione, fino all’85% dei pazienti soffrano di questa condizione. Con il passare del tempo diventa meno evidente, ma può durare per decenni dopo l’intervento.
Sintomi della sindrome dell’arto fantasma
La sindrome dell’arto fantasma può assumere tre diverse forme cliniche:
1. Dolore residuo all’arto
Quando un arto viene amputato, rimane un moncone di arto residuo. Questo moncone ha delle terminazioni nervose e può provocare un dolore che simula nel cervello l’arto che non c’è più. Il liquido infiammatorio o il sangue possono accumularsi nell’arto residuo e contribuire al processo doloroso.
2. Sensazione di un arto fantasma
Il primo mese successivo all’amputazione, quasi tutti i pazienti hanno l’impressione che l’arto si trovi ancora lì. Si tratta di una sensazione, non di dolore.
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3. Dolore da arto fantasma
Questa è la forma clinica più fastidiosa e la più difficile da trattare. Oltre al dolore riferito a uno spazio fisico che non esiste più, possono manifestarsi prurito o calore. È un sintomo persistente nel tempo e la scienza non ha ancora fatto chiarezza in merito alla causa, ovvero se è dovuto ai nervi periferici o al cervello.
Perché si verifica la sindrome dell’arto fantasma?
La sindrome dell’arto fantasma si basa sulla rappresentazione cerebrale del corpo. Per lavorare, il cervello crea uno schema corporeo di come siamo esternamente.
Quando un arto viene amputato, la struttura corporea assimilata prima dell’amputazione persiste nel cervello. Nella mente, le membra rimangono intatte, fino a quando non viene elaborato un nuovo schema mentale.
L’elaborazione del nuovo schema mentale è lenta e i segnali sono confusi per i neuroni. Tutte le nuove informazioni sensoriali travolgono il cervello, che deve acquisire la recente conformazione corporea.
In termini neurologici, si parla di memoria somatosensoriale. Questa memoria del sistema nervoso si forma dal momento in cui veniamo concepiti con le sensazioni che percepiamo.
In altre parole, le sensazioni di ciò che ci provoca dolore, ci stringe, ci dà calore, ci dà freddo o ci provoca prurito. Queste esperienze aiutano il corpo a percepire le varie sensibilità.
Sintomi della sindrome dell’arto fantasma
I sintomi della presenza della sindrome dell’arto fantasma sono riportati dal paziente. Il medico formula la diagnosi sulla base delle sensazioni riferite dal paziente. Tra i sintomi più comuni vi sono:
- Dolore.
- Prurito.
- Percezione di temperature estreme di caldo e freddo.
- Sensazione che l’arto mancante stia eseguendo un’azione, come muovere le dita o mettersi in una particolare posizione.
- Invaginazione: la sensazione che l’arto mancante si stia accorciando.
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Trattamenti possibili
È possibile affrontare la sindrome dell’arto fantasma tramite due approcci che dovrebbero essere usati in combinazione. Uno è quello farmacologico, l’altro è terapeutico.
L’approccio farmacologico prevede analgesici e coadiuvanti dell’analgesia. Si usano antidepressivi, neurolettici e regolatori della trasmissione neuronale, con diversa efficacia.
Per quanto riguarda le terapie non farmacologiche, vengono utilizzate la chinesiterapia, la stimolazione elettrica, il trattamento dei neuroni a specchio e persino la chirurgia cerebrale. In ogni caso, non c’è nessuna tecnica che si sia dimostrata totalmente efficace nel calmare i sintomi.
Tuttavia, alcuni studi scientifici suggeriscono che una corretta gestione del dolore preoperatorio all’amputazione aiuterebbe nei sintomi successivi. Infatti, è stato ipotizzato che l’uso dell’analgesia regionale preoperatoria sia d’aiuto al momento dell’intervento di amputazione.
Questo approccio non è facile, ma la ricerca continua. I progressi nella comprensione delle cause e della fisiopatologia del cervello hanno permesso di scoprire nuovi elementi sull’origine della sindrome dell’arto fantasma.
Bibliografia
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