Tendiamo ad affrontare in punta di piedi le situazioni che ci fanno male, voltando le spalle alla paura e fuggendo da ciò che temiamo. Ma tutte le questioni irrisolte finiscono per ripresentarsi.
Inutile chiudere gli occhi e far finta che non succede nulla. Le circostanze che ci toccano più da vicino sono quelle che dobbiamo risolvere.
Come farlo? Dobbiamo guardarle in faccia e usare la paura come spinta per superarle.
Le questioni irrisolte ritornano, e ritornano più grandi
Tutto ciò che non risolviamo, che ignoriamo, che più temiamo, ce lo ritroveremo prima o poi di nuovo davanti e sarà due o tre volte più grande. È un modo della vita di dirci “Ehi! Non da quella parte!”.
Se non la ascoltiamo, se non risolviamo la situazione, ci ritroveremo di nuovo allo stesso punto e con lo stesso problema, ma ingrandito.
Ecco alcuni esempi:
Anna ha 37 anni e tutte le sue relazioni di coppia finiscono male. Ha subito infedeltà, abusi e anche la mancanza di impegno da parte dell’altra persona coinvolta nel rapporto.
Che problema ha Anna?
Anna inizia i rapporti con la paura dell’abbandono, ma soprattutto li inizia senza volerli davvero. Ha paura di restare sola ed è per questo che, finché non avrà superato questa paura, le sue relazioni continueranno a finire male.
Paolo, dal canto suo, ha 28 anni e non riesce a trovare un lavoro. Ne ha avuto qualcuno, ma sono durati tutti pochi mesi, o pochi giorni. Quando si presenta a un colloquio raramente lo richiamano.
Il problema che ha Paolo è che ha una grande paura del fallimento, e finché non supererà questa paura, continuerà a esserci questa mancanza di lavoro che gli segnala che deve affrontare delle questioni irrisolte.
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Il nostro atteggiamento nei confronti della vita è molto importante. Nel momento in cui abbiamo una paura o subiamo un trauma che implica un blocco in un qualche ambito, ecco che iniziano le difficoltà.
A che serve fuggire?
Sapendo tutto ciò, a cosa serve scappare? Fuggire da quello che ci terrorizza, da ciò che cerchiamo di evitare, non è altro che un modo per prolungare qualche cosa che ci colpisce e che non se ne andrà da sola.
Se non lo affrontiamo, il problema rimarrà lì. E quanto più gli voltiamo le spalle, tanto più si manifesterà con maggiore intensità nella nostra vita.
Quindi la fuga è un atteggiamento controproducente. Anche se affrontare le paure non è così facile.
Cosa possiamo fare?
- Ammettiamo di avere una paura: fuggiamo da essa, la ignoriamo, ma la neghiamo? Accettare la nostra paura è un importante primo passo.
- Scopriamo da dove proviene: cerchiamo di ricordare quando è stata la prima volta che si è manifestata e se sappiamo cosa può averla scatenata.
- Dobbiamo essere obiettivi con la paura: è il momento di guardare la paura dall’esterno e chiederci “qual è la cosa peggiore che può succedere?”.
- Lanciamoci all’avventura: guardare in faccia le nostre paure più grandi è un’esperienza, una vera e propria avventura. Vogliamo impedire a noi stessi di viverla?
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Inizieremo a modificare la visione di tutte le questioni irrisolte?
È giunto il momento di smettere di avere paura di qualcosa che può essere risolto. Anche se chiaramente farà male, perché guardare una ferita aperta per tanto tempo brucia.
Tuttavia, il fatto che le cose peggiorano ci consente di capire che non dobbiamo trascurare quelle barriere che ci stanno limitando e che stanno rendendo questa ferita ancora più grande.
Tutto questo ci permetterà di concentrarci su di essa, prendercene cura e guarirla.
È importante che cicatrizzi, che smetta di essere una ferita aperta. Non si può continuare a trascinare ciò che un giorno ha scatenato una paura che sta continuando senza che ve ne sia davvero motivo.
La paura ci allerta di un pericolo imminente contro il quale dobbiamo agire, fuggendo oppure attaccando.
Tuttavia, quando diventa un fardello sulle nostre spalle e si trasforma in ansia, quando ci limita e ci causa insicurezze in alcuni aspetti della vita che sono legati a tale paura, è necessario affrontarla.
È importante ricordare che tutte le questioni irrisolte, si ripresentano in modo amplificato. Non è sfortuna, non è nessun tipo di karma.
Sta a noi porre fine a tutto ciò. Come? Essendo coraggiosi, guardando la paura dritto negli occhi.
Bibliografia
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