Lesione ai legamenti: il caso Radamel Falcao

La sorte di Radamel Falcao García è stata segnata dalla gloria e dalla tragedia. Il mondo del calcio ricorda i suoi gol, ma anche la traumatica lesione ai legamenti che ha dovuto affrontare. Ecco come è riuscito a guarire.

Lesione ai legamenti di Radamel Falcao.

Il goleador di Santa Marta è uno dei migliori calciatori della storia della Colombia. Lo dimostra il suo passaggio memorabile in squadre come il River Plate, il Porto, l’Atlético Madrid, il Monaco, il Manchester United, il Chelsea e il Galatasaray. Tuttavia, “el Tigre” ricorda un problema che ha segnato uno spartiacque nel corso della sua carriera: una grave lesione ai legamenti.

Il fatidico incidente accadde durante la stagione 2013-2014, quando il giocatore indossava la maglietta del Monaco. Per essere più precisi, il 23 gennaio 2014, durante una partita della Coppa di Francia giocata contro il Chasselay della Championnat National 2 (la quarta divisione francese).

La lesione fu causata da un’azione di Soner Ertek che, nel disperato tentativo di raggiungere il pallone, finì per trascinare con sé la gamba sinistra di Radamel causando una torsione alle articolazioni in direzione opposta a quella del loro movimento naturale. L’aspetto peggiore di tutto ciò? La diagnosi di rottura parziale del legamento crociato anteriore.

Che tipo di lesione ai legamenti ha subito Radamel Falcao?

Per comprendere la natura della lesione dobbiamo sapere che i legamenti crociati, sia anteriore sia posteriore, formano una X, che ha il compito di collegare ed equilibrare le ossa all’interno del ginocchio.

Se parliamo del legamento crociato anteriore, la sua funzione è quella di evitare uno scivolamento della tibia verso l’esterno. Il crociato posteriore, invece, ha il compito di opporsi a uno scivolamento della tibia verso la parte interna, al di sotto del femore.

D’altra parte, le lesioni al legamento possono essere parziali, complete o da avulsione. Quella parziale consiste nella rottura di un unico fascio, mentre quella completa comporta lo strappo di entrambi i fasci. L’avulsione, invece, è la separazione del legamento crociato in una delle sue estremità.

Il bollettino medico riportava che Falcao aveva subito una rottura parziale del legamento crociato anteriore (LCA). Questo problema richiede un tempo di recupero di circa sei mesi, fatto che mise in pericolo la partecipazione dell’attaccante al campionato mondiale del Brasile del 2014.

Lesione ai legamenti del ginocchio.
I legamenti crociati si trovano all’interno del ginocchio e formano una X che dona stabilità all’articolazione.

Come è guarito Radamel Falcao dalla lesione ai legamenti?

Per spiegare in che modo Radamel Falcao è riuscito a guarire dalla lesione ai legamenti, partiremo da due aspetti fondamentali: quello fisico e quello mentale. Il primo passo compiuto fu l’operazione che José Carlos Noronha, il chirurgo incaricato del caso, spiegò così per i media:

Creeremo un legamento crociato anteriore nuovo utilizzando un pezzetto di rotula della gamba sinistra, nel corso di un’operazione dalla durata compresa tra i 50 e i 60 minuti”. In seguito, si attese circa 4-5 settimane l’integrazione dei materiali e il fissaggio del tendine. A quel punto entrò in gioco la fisioterapia attiva, nel corso di diverse fasi.

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Fase 1 della fisioterapia

Questa fase si sviluppò 4 settimane dopo l’intervento, con lo scopo di ridurre l’infiammazione rimanente e qualunque traccia di dolore. Tra le misure adottate troviamo quelle che seguono:

  • Esecuzione di esercizi isometrici.
  • Impiego di esercizi di controllo motorio o kinetic control.
  • Realizzazione di movimenti graduali fino a poter compiere sia la flessione che l’estensione a 90 gradi.
  • Prudente riabilitazione, per estendere il raggio del movimento.
  • Appoggio del piede in maniera graduale.

Fase 2 della fisioterapia

La seconda fase ebbe inizio tra la sesta e la decima settimana. L’evoluzione di Falcao determinò il momento esatto nel quale compiere il passo successivo per la sua guarigione. Di conseguenza, sono state utilizzate diverse alternative:

  • Esercizi per i muscoli ischiocrurali e i quadricipiti.
  • Attività di propriocezione.
  • Esercizi eccentrici a catena cinetica chiusa.
  • Allungamento del ginocchio in seduta.
  • Bicicletta statica.
  • Movimenti eseguiti in piscina.

Fase 3 della fisioterapia

Questa fase ebbe inizio 3 mesi dopo l’operazione, successivamente alla risonanza magnetica. Di conseguenza, gli obiettivi stabiliti erano volti al recupero di parte delle capacità sportive elementari nell’ambito della resistenza e della forza. Si ricorse quindi ai seguenti trattamenti:

  • Esercizi di flessibilità.
  • Esecuzione di esercizi eccentrici e concentrici sia a catena cinetica chiusa che a catena cinetica aperta.
  • Esercizi per rafforzare i muscoli.
  • Corsa moderata.
  • Attività avanzate di propriocezione.
  • Ciclismo.
  • Nuoto.
  • Esercizi di resistenza aerobica.
Nuotatore.
Il nuoto è un esercizio a basso impatto per le articolazioni, che può fare parte dei processi riabilitativi degli arti inferiori.

Fase 4 della fisioterapia per la lesione ai legamenti

Nel corso della fase 4 della fisioterapia, che ci aiuta a comprendere come è riuscito Radamel Falcao a guarire dalla lesione ai legamenti, i miglioramenti si rivelarono sostanziali e le prospettive di poter partecipare ai mondiali erano sempre più ottimistiche.

Tuttavia, l’unico ostacolo non era rappresentato dalla guarigione dalla rottura parziale del legamento, ma anche dal recupero della forma fisica. Quest’ultimo è stato portato a termine in 4 mesi ed era composto dalla sequenza che segue:

  • Pliometria o esercizi a base di salti.
  • Condizionamento monopodalico.
  • Corsa a impegno medio.
  • Movimenti di cambiamento del ritmo.
  • Sequenze di cambi di direzione.

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Ritorno in campo per Radamel Falcao

Tra il quinto e il sesto mese arrivò il momento della verità, nel quale la componente mentale giocò un ruolo molto importante durante la fase finale della guarigione. Questo aspetto richiese l’intervento di uno specialista allo scopo di rafforzare i pensieri e migliorare la fiducia nelle capacità, la serenità e l’equilibrio emotivo, allontanando i timori che un altro scontro potesse provocare un’altra lesione.

Nonostante i notevoli sforzi e un’infinità di sacrifici di quali Falcao, i tempi di recupero non gli consentirono di trovarsi in piena forma al punto da essere preso in considerazione da parte di José Néstor Pékerman per una convocazione al campionato mondiale del Brasile del 2014.

Come nella vita, anche il calcio ha concesso a Falcao di ottenere la sua rivincita. Quattro anni dopo, in Russia, il giocatore non si è limitato a partecipare al campionato del 2018, ma è stato anche il capitano della squadra.

In sintesi, la risposta alla domanda su come ha fatto Radamel Falcao a guarire dalla sua lesione ai legamenti si trova in un intervento chirurgico perfettamente riuscito, nel trattamento riabilitativo specializzato, nella forza mentale e, soprattutto, nella resilienza del giocatore.

Bibliografia

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