Lubrificanti fatti in casa: benefici e rischi

In apparenza più naturali ed ecologici, i lubrificanti fatti in casa possono causare reazioni allergiche, irritazione e rompere il preservativo.

Lubrificanti fatti in casa.

I lubrificanti facilitano il rapporto sessuale in caso di secchezza vaginale ed è possibile acquistarli o prepararli in casa. Quali sono i benefici e rischi dei lubrificanti fatti in casa? Li presentiamo in quest’articolo.

Lubrificanti

La secchezza vaginale è un problema comune e può avere innumerevoli cause: da infezioni come la candida a stress, che alterano la corretta lubrificazione della zona vaginale.

In ogni caso, la conseguenza è la stessa: il rapporto sessuale non è piacevole come si vorrebbe. Per questo motivo si ricorre all’uso dei lubrificanti, che facilitano in maniera sicura un rapporto sessuale soddisfacente e indolore.

Igiene intima femminile.
La secchezza vaginale può incidere sul benessere della donna e della coppia, pertanto si consiglia l’uso di lubrificanti per migliorare i rapporti sessuali.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stabilito una serie di criteri relativi alle caratteristiche e ai requisiti di questi prodotti. In linea generale:

  • Non devono compromettere l’integrità del preservativo
  • Devono avere un effetto duraturo

I lubrificanti disponibili sul mercato rispettano questi e altri requisiti e sono pertanto raccomandabili. Cosa succede invece con i lubrificanti fatti in casa?

Lubrificanti fatti in casa

Molte donne preferiscono non ricorrere ai lubrificanti in vendita nei negozi e optare per soluzioni fai da te più accessibili, naturali ed ecologiche. Alcuni esempi sono:

  • Olio da cucina
  • Infusi (come la camomilla)
  • Aloe vera
  • Vaselina
  • Creme per il corpo
  • Saliva
  • Yogurt
  • Uova

Sebbene alcuni di questi prodotti possano effettivamente aiutare a lubrificare le parti intime, almeno temporaneamente, occorre sottolineare che non sono privi di rischi.

Ricordiamo che la zona intima femminile è estremamente delicata e che al suo interno ospita una microflora che rischia facilmente di essere alterata provocando diversi disturbi. Per questo, quando decidiamo di usare un lubrificante, dobbiamo assicurarci di ricorrere a un prodotto sicuro.

Leggete anche: Lubrificare le parti intime: 5 rimedi naturali.

Rischi legati all’uso di lubrificanti fatti in casa

Idratarsi e lubrificarsi non sono la stessa cosa

Idratazione delle parti intime.
La composizione delle creme idratanti può danneggiare seriamente la pelle dell’area genitale.

Molte donne decidono di lubrificare le parti intime con creme corpo idratanti pensando che la loro consistenza possa favorire la penetrazione o il piacere sessuale. Si tratta però di un grave errore.

Le creme idratanti vengono assorbite in fretta dalla pelle, motivo per cui il loro effetto sarebbe minimo e potrebbero irritare l’area. Oltre a ciò, la composizione chimica di questi prodotti rischia di danneggiare il preservativo in lattice, più propenso a rompersi.

Possono causare infezioni

L’uso della saliva come lubrificante, per esempio, può far sì che i batteri della bocca penetrino nelle parti intime.

Allo stesso modo, i lubrificanti fatti in casa a base di yogurt, uova o olio da cucina possono lasciare alcuni residui nelle parti intime anche al termine del rapporto sessuale. Questi potrebbero causare un’infezione pur realizzando una corretta igiene dopo il rapporto.

Possono causare la rottura del preservativo

Rapporti sessuali protetti con il preservativo.
Uno dei requisiti di base dei lubrificanti è che non intacchino la struttura del preservativo.

I preservativi in genere sono fatti in lattice, materiale molto resistente, ma che può essere danneggiato in seguito al contatto con prodotti non indicati.

Se i lubrificanti presenti sul mercato assicurano l’integrità del preservativo, le soluzioni fai da te non offrono le stesse garanzie. L’olio da cucina o le creme per il corpo, per esempio, possono consumare il lattice e provocare la rottura del preservativo.

D’altra parte, la vaselina, prodotto molto conosciuto e impiegato come lubrificante, presenta altri numerosi rischi. Non soltanto è a base di petrolio, e può quindi favorire la rottura del preservativo, ma può persino essere causa di vaginosi batterica.

I lubrificanti fatti in casa possono ridurre le probabilità di concepimento

I lubrificanti commerciali sono sconsigliati alle coppie che desiderano avere figli. Le loro caratteristiche chimiche (pH, osmolarità) possono rivelarsi tossiche per gli spermatozoi. Per fortuna, sul mercato esistono anche lubrificanti specifici che garantiscono la sopravvivenza e la vitalità degli spermatozoi.

Per quanto riguarda i lubrificanti fai da te, invece, non possiamo essere certi che la loro composizione non sia d’ostacolo alla fecondazione. Oltre a ciò, tendono ad avere una consistenza piuttosto spessa, fattore che può rallentare la corsa degli spermatozoi verso l’ovulo.

Vi raccomandiamo di leggere:  Aumentare la fertilità maschile: abitudini corrette.

Attenzione alle reazioni allergiche

Irritazione alle parti intime causata da lubrificanti fatti in casa.
I lubrificanti fatti in casa non sono al 100% innocui per la zona genitale, possono provare allergie e irritazioni.

Come già sottolineato più volte, la vagina è molto sensibile. Bisogna prendersene cura al meglio facendo attenzione a usare soluzioni fai da te. Prodotti non specifici, infatti, possono causare un’allergia, fastidi o irritazione. Vi consigliamo, pertanto di consultare il medico prima di applicarli.

Sebbene preparare in casa un lubrificante possa sembrare un’alternativa conveniente e naturale, è possibile andare incontro a spiacevoli inconvenienti come la rottura del preservativo, il rischio di infezioni, reazioni allergiche, irritazione e altri disturbi.

Per tutti questi motivi, è meglio evitare di applicare su una zona così delicata e sensibile prodotti di cui non conosciamo a fondo gli effetti. Molto meglio optare per prodotti scientificamente provati.

Bibliografia

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