Mangiare senza glutine, miti e realtà

Eliminare il glutine dalla dieta è una scelta che molti fanno senza tenere conto del fatto che un soggetto sano non ha motivo di ricorrere a queste misure.
Mangiare senza glutine, miti e realtà
Minerva Camero Albella

Scritto e verificato la nutrizionista Minerva Camero Albella.

Ultimo aggiornamento: 16 settembre, 2022

Sono tanti i prodotti alimentari la cui etichetta riporta “senza glutine”, e questo messaggio dà al consumatore l’idea che mangiare senza glutine faccia bene. Ebbene, vi sarà capitato di sentire qualcuno dire di aver deciso improvvisamente di consumare solo alimenti privi di glutine.

Riguardo alle diete senza glutine esistono diversi falsi miti potenzialmente pericolosi per la salute e i cui benefici non sono pochi così certi. Ci preme sottolineare che questa analisi non ha lo scopo di seminare il panico, bensì di creare consapevolezza.

Usare il buon senso e disporre delle informazioni corrette è fondamentale nel momento in cui bisogna scegliere cosa includere nella dieta.

Cos’è il glutine?

Il glutine è una proteina presente negli alimenti che contengono grano, orzo o segale e che può nuocere alle persone affette da celiachia, sensibilità al glutine non celiaca o sindrome dell’intestino irritabile.

Circa l’1% della popolazione mondiale è sensibile al glutine. Tuttavia, negli ultimi dieci anni si è osservato un aumento progressivo dell’adozione di diete senza glutine da parte di individui che non hanno bisogno.

Scritta senza glutine.

Mangiare senza glutine: tra marketing e scienza

I prodotti alimentari senza glutine sono sempre più spesso presenti tra gli scaffali dei supermercati. La percezione di un effetto nocivo del glutine è associata alla pubblicità e al marketing, che hanno diffuso l’idea che mangiare senza glutine offra diversi benefici a tutti in egual misura.

La letteratura scientifica scarta questa ipotesi, consigliando di consumare prodotti senza glutine solo a coloro che presentano una patologia legata al metabolismo di questa proteina.

Mangiare senza glutine non significa essere più sani

Uno studio Australiano non ha riscontrato alcuna evidenza a supporto dei presunti benefici nutrizionali degli alimenti privi di glutine.

I cibi senza glutine non hanno alcun valore aggiunto tale da renderli preferibili dal punto di vista nutrizionale rispetto ai prodotti alimentari classici.

Mangiare senza glutine.

Vediamo ora qualche dato reale sull’alimentazione priva di glutine:

  • Innanzitutto i cibi che riportano sull’etichetta la dicitura “senza glutine” possono contenere altri ingredienti aggiunti, come grassi trans o zuccheri.
  • I cibi senza glutine presentano talvolta un apporto calorico pari o superiore, quindi non favoriscono il dimagrimento.
  • I disturbi gastrici si attenueranno solo nelle persone con sensibilità al glutine.
  • Se non è sensibili a questa proteina, mangiare senza glutine è controindicato.

Eliminare il glutine non è la soluzione

Se pensate che eliminare il glutine dalla dieta risolverà i vostri problemi di salute, vi sbagliate. Chi elimina il glutine dall’alimentazione senza motivo tende a ingerire quantità notevolmente inferiori di carboidrati, fibre, acido folico, ferro e calcio.

Alcuni alimenti senza glutine potrebbero essere più ricchi di grassi saturi e colesterolo, con conseguenze per la salute cardiovascolare, secondo quanto afferma una pubblicazione della rivista BMC.

Non eliminate il glutine dalla dieta senza aver prima consultato il medico

Se non vi è stato diagnosticato dal medico alcun disturbo associato al consumo di glutine non dovete seguire una dieta priva di grano, orzo o segale. Una sana alimentazione si basa proprio sulla varietà.

Includete altri cereali, come il mais, il farro e il riso, senza eliminare il glutine. In questo modo riuscirete a trovare un equilibrio.

Per concludere, mangiare senza glutine potrebbe rappresentare un rischio per la salute. Di conseguenza, è importante non lasciarsi abbindolare dalle etichette e dalla pubblicità.

Se avete dubbi su come seguire una dieta bilanciata che si adatti alle vostre esigenze, consultate un nutrizionista. D’altra parte, non dimenticate di chiarire ogni dubbio con il medico, visto che è colui che può guidarvi nel giusto modo.


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  • Gupta R., Abraham RA., Kondal D., Dhatwalia S., Jeemon P., et al., Association of trans fatty acids with lipids and other cardiovascular risk factors in an indian industrial population. BMC Res Notes, 2019.

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