Mascherine di protezione: dobbiamo indossarle tutti?
L'uso delle mascherine per proteggerci dalla pandemia è ancora oggetto di discussione. Sono molti i paesi che consigliano di indossarle ancora per uscire di casa, e anche l'OMS ha espresso il suo parere.
Pubblicato il 7 Maggio 2020 • Aggiornato il 27 Maggio 2022
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La necessità o meno di indossare le mascherine di protezione contro il Coronavirus solleva ancora tante perplessità. Sia per la popolazione in generale sia per chi deve prendere una decisione in tal senso la domanda è la stessa: dispositivi di protezione sì o no?
La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità è intervenuta a chiarire alcuni punti. La questione pare essere risolta in alcuni paesi e regioni, per esempio in Lombardia dove un’ordinanza ha reso obbligatoria la mascherina o quantomeno un foulard per coprire naso e bocca.
In ogni caso, è importante capirne l’uso corretto e, soprattutto, quale utilizzare in ogni contesto. Come già abbiamo capito, una mascherina chirurgica non ha lo stesso valore di un foulard, e le mascherine non sono tutte uguali.
Ripassiamo, quindi, i diversi tipi di mascherine di protezione facciale disponibili per vedere poi cosa dice l’OMS e quali requisiti vanno soddisfatti affinché l’utilizzo della mascherina abbia senso.
Come già anticipiamo, non tutti dobbiamo indossare la massima protezione, quanto piuttosto le mascherine chirurgiche in alcune situazioni.
Tipi di mascherine di protezione contro il Coronavirus
Mascherina sì o no? Naturalmente la prima cosa è attenersi alle ordinanze regionali; se per circolare sono obbligatorie, il discorso è chiuso. Tuttavia, non è lo stesso coprire naso e bocca con una mascherina fai da te, una di tipo chirurgico o ffp3.
Le mascherine di stoffa sono fatte in materiale non filtrante sebbene riescano a ridurre la dispersione di goccioline respiratorie nell’ambiente. Vale a dire, non proteggono chi le indossa.
Abbiamo poi le mascherine chirurgiche, il classico rettangolo con pieghe ed elastico da agganciare dietro le orecchie. Anche in questo caso è assente la funzione filtrante. Così come per le prime, non ci proteggono dal contagio, ma riducono la dispersione delle goccioline respiratorie. Si tratta, quindi, di una barriera fisica.
Infine, le mascherine con filtro sono classificate in tre gruppi a secondo della capacità filtrante. Il primo livello di protezione è indicato dalla sigla FFP1 e non è in grado di bloccare le particelle virali. Il secondo e il terzo livello, FFP2 e FFP3 rispettivamente, sono indicati per prevenire il contagio poiché hanno una capacità filtrante che oscilla tra il 92 e il 98%.
L’uso delle mascherine ad alto potere filtrante dovrebbe essere riservato al personale sanitario. Per un uso generico è sufficiente indossare una mascherina chirurgica.
L’OMS ha chiarito che finora non esistono evidenze scientifiche a prova dell’efficacia delle mascherine protettive nella popolazione in generale. Ciò non significa che ne viene scoraggiato l’utilizzo, ma piuttosto che non esistono ricerche specifiche.
Idealmente dovremmo utilizzare mascherine fatte in casa per non terminare la disponibilità di dispositivi di protezione necessari alla categorie più esposte. Tanto le mascherine chirurgiche quanto quelle filtranti sono limitate e in alcune aree geografiche sono scarse. La priorità va data alle professioni sanitarie.
In altre parole, l’OMS suggerisce ai governi di non rendere generalizzato l’uso obbligatorio fintanto che non siano garantiti gli stock per gli operatori sanitari. Allo stesso modo, è indispensabile diffondere una forte campagna pubblicitaria all’uso corretto.
Ci sono delle differenze tra mascherina di stoffa, chirurgica e filtrante. Ogni dispositivo ha una specifica indicazione.
Le mascherine protettive hanno una corretta modalità di utilizzo, da cui ne dipende in gran parte l’efficacia.
Il modo in cui togliamo la mascherina rientrando in casa, ad esempio, è fondamentale. Non bisogna toccare la parte a contatto con la bocca e il naso. Inoltre, è meglio lasciarla sempre nello stesso punto in casa.
Se la mascherina si è inumidita con il fiato, occorre gettarla, a meno che non sia lavabile. L’umidità riduce la capacità filtrante contro le goccioline respiratorie. Allo stesso modo, non bisogna indossare la stessa mascherina chirurgica per accedere ad ambienti diversi. Si consiglia di avere almeno due alternative.
La mascherina deve coprire sia naso che bocca poiché entrambe le cavità possono emettere goccioline respiratorie.
Mascherine di protezione contro il coronavirus: chi deve indossarle?
Se la nostra regione rende obbligatorio l’uso delle mascherine chirurgiche, dobbiamo indossarle, ma è importante capire come si usano e perché. Il loro scopo principale è ridurre la circolazione delle goccioline respiratorie, ma non proteggono dal contagio, trattandosi di una semplice barriera fisica.
Bibliografia
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