Medicina integrata: impieghi, benefici e rischi

La medicina integrata da lungo tempo attira l'attenzione dei pazienti affetti da malattie croniche. In cosa consiste e cosa ne pensa la scienza?
Medicina integrata: impieghi, benefici e rischi
Leonardo Biolatto

Revisionato e approvato da il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 13 dicembre, 2022

Attualmente, la medicina integrata è molto richiesta. Riunisce i trattamenti della medicina convenzionale con quelli offerti dalle terapie naturali, permettendo un approccio più completo alle malattie croniche. Le viene riconosciuta la capacità di migliorare la qualità della vita e la prognosi.

In altre parole, è una modalità terapeutica che non ignora gli effetti benefici di molti trattamenti naturali, senza trascurare il ruolo rilevante svolto dalla medicina occidentale. Entrambe le medicine si completano e favoriscono il successo degli approcci utilizzati.

Impieghi e benefici della medicina integrata

La medicina integrata è considerata un approccio volto a migliorare il benessere del paziente e dagli effetti interessanti. Prende in considerazione i diversi fattori che influenzano la salute come lo stato fisiologico, psicologico, nutrizionale e persino sociale.

Incoraggia alternative naturali e poco invasive, come terapie spirituali, emotive, ambientali e nutrizionali, ma senza sminuire l’importanza delle cure mediche. Vediamo nel dettaglio i suoi principali usi e vantaggi.

Malattie croniche

Senza dubbio, chi ricava i maggiori benefici dalla medicina integrata sono le persone che soffrono di malattie croniche. Come affermato in un articolo pubblicato su Frontiers of Medicine , si tratta di un approccio ideale alla salute, poiché considera il corpo come un’entità olistica.

Comporta un’analisi globale delle cause delle malattie, fatto che consente la scelta di terapie più efficaci.

Può essere applicata nelle seguenti situazioni:

  • Asma.
  • Cancro.
  • Dolore cronico.
  • Diabete.
  • Fibromialgia.
  • Mal di testa.
  • Dolori muscolari.
  • Infertilità.
  • Sindrome dell’intestino irritabile (IBS).
  • Dolori articolari.
  • Sclerosi multipla.
  • Sciatica.

Trova anche impiego nei disturbi mentali, come:

  • Dipendenze.
  • Disturbi d’ansia.
  • Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
  • Depressione.
  • Insonnia.
  • Disturbo post-traumatico da stress (PTSD).
Le terapie che abbraccia la medicina integrativa provengono da conoscenze e pratiche ancestrali di diversa provenienza geografica.

Qualità della vita

Naturalmente, uno degli scopi principali della medicina integrativa è favorire una migliore qualità della vita dei pazienti, oltre che apportare benefici a livello fisico. Uno studio apparso su Cancer Management and Research conclude che questa modalità terapeutica può migliorare la qualità della vita nei pazienti oncologici.

Ciò si spiega, in larga misura, con i principi su cui si regge:

  • Considerare il paziente come un essere completo.
  • Affrontare le cause alla radice, al di là dei sintomi.
  • Non trascurare l’aspetto psicologico e nutrizionale.
  • Adottare un approccio personalizzato.
  • Rafforzare il rapporto medico-paziente.
  • Tenere conto dell’ambiente in cui vive il paziente.

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Prevenzione di malattie e complicanze

Oltre ad essere applicabile alle malattie già diagnosticate, la medicina integrativa è considerata un buon alleato nella prevenzione. Una ricerca pubblicata su American Journal of Preventive Medicine considera la medicina integrata uno strumento in grado di aumentare le probabilità di successo che possono essere raccolte durante le fasi della prevenzione.

  • A livello di prevenzione primaria contribuisce a promuovere la salute attraverso consigli dietetici, cambiamenti nello stile di vita, tecniche di riduzione dello stress e utilizzo di prodotti naturali.
  • Nella prevenzione secondaria, sono rilevanti gli approcci come la gestione dello stress e i cambiamenti nello stile di vita.
  • Infine, in relazione alla prevenzione terziaria, l’uso simultaneo di terapie complementari e convenzionali previene l’insorgere di complicanze, pur avendo un impatto positivo sulla gestione dei sintomi.

Tipi di terapie nella medicina integrata

Prima di ricorrere alla medicina integrata, è sempre bene sottoporre la decisione al medico o allo specialista. Il medico è, in prima battuta, la figura che deve individuare il miglior approccio alla malattia, sulla base delle opzioni convenzionali.

Fatto ciò, è possibile valutare terapie complementari adatte ad alleviare i sintomi, ridurre le complicanze o gli effetti collaterali. Alcuni delle più importanti sono:

  • Dieta o terapia nutrizionale.
  • Integratori a base di erbe.
  • Probiotici.
  • Integratori vitaminici e minerali.
  • Biofeedback.
  • Ipnoterapia.
  • Meditazione.
  • Reiki (energia curativa).
  • Yoga e Tai Chi.
  • Agopuntura.
  • Massaggi terapeutici.
  • Aromaterapia.
  • Terapia assistita con animali.
  • Riflessologia.
L'agopuntura in medicina integrativa.
Le terapie alternative devono essere possibilmente consigliate dal medico e sempre eseguite da persone esperte.

Possibili rischi

In primo luogo, è fondamentale chiarire che le terapie proposte con la medicina integrata non sostituiscono le cure mediche. Sono quindi da considerare un complemento. Inoltre, sebbene siano generalmente naturali, non sono sempre le più indicate.

Pertanto, prima di scegliere un’opzione o un’altra, è necessario informarsi sulle controindicazioni o sui possibili effetti collaterali. Alcune pratiche non sono adatte a determinate malattie, poiché aumentano il rischio di complicanze o interazioni farmacologiche.

Per chiarire ogni dubbio può essere una buona idea consultare il Centro Italiano di Medicina Integrata. Oppure, come abbiamo detto, riferire al medico di base l’intenzione di utilizzare metodi complementari. È sempre bene avere una supervisione, non solo per la nostra sicurezza, ma per garantire il successo della terapia.

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Cosa ricordare della medicina integrata?

Che i metodi proposti dalla medicina integrata abbiano un buon successo non è un caso. Vi sono prove crescenti circa i benefici di un approccio globale nell’affrontare varie malattie croniche. Tuttavia, ciò non diminuisce la necessità di seguire il trattamento convenzionale.

Quindi, prima di tutto, è necessario ricevere una consulenza medica, soprattutto in caso di malattie gravi con tendenza a complicarsi nel tempo. Una volta definito l’approccio, è possibile considerare altre opzioni per integrarlo.


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