Infertilità femminile: le 7 cause principali

Sapevate che il sistema immunitario può essere responsabile dell'infertilità femminile? Se soffrite di una malattia autoimmune o infiammatoria, forse potrebbe essere parte del problema.
Infertilità femminile: le 7 cause principali
Maricela Jiménez López

Revisionato e approvato da la dottoressa Maricela Jiménez López.

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Voi e il vostro partner state provando ad avere un bambino, ma non ci riuscite? Dovete sapere che capita spesso. Le cause dell’infertilità femminile sono molte, di diversa natura e non sempre facili da individuare.

Prima di perdere le speranze, tuttavia, è bene conoscere le diverse cause dell’infertilità femminile. In questa sede vi parleremo delle più comuni. È importante conoscerle, in modo da agire di conseguenza. Alcune sono relativamente facili da contrastare, anche se richiederanno una terapia medica.

Quali sono le principali cause di infertilità femminile?

1. Problemi di ovulazione

Donna dalla ginecologa

I problemi di ovulazione si manifestano quando non si ovula regolarmente o affatto. 

I disturbi legati all’ovulazione sono una delle cause più frequenti di infertilità femminile. Tra i sintomi che potreste riscontrare ci sono:

  • Cicli mestruali poco regolari o assenti.
  • Sanguinamento troppo scarso o abbondante.
  • Assenza di sintomi pre-mestruali (come gonfiore o sensibilità al seno).

La soluzione a questo problema è, solitamente, assumere determinati farmaci. Ma proprio perché ogni organismo è diverso dall’altro, dovete rivolgervi a un medico che analizzi il vostro caso e che vi prescriva i farmaci più indicati.

È altrettanto importante non disperare né provare a incrementare le dosi prescritte o  provare nuovi farmaci. Ricordate che il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi.

2. Endometriosi: una delle cause di infertilità femminile

L’endometriosi è un’altra delle cause di infertilità femminile. Si tratta di una malattia cronica che colpisce le donne in età riproduttiva. Si tratta di un disturbo infiammatorio caratterizzato dalla crescita di tessuto endometriale al di fuori dell’utero.

Alcune donne non manifestano sintomi e possono trascorrere tutta la vita senza accusare fastidi. Altre, tuttavia, avranno disturbi come:

  • Dolore o crampi molto forti durante il ciclo mestruale
  • Rapporti sessuali dolorosi
  • Sanguinamento o macchie al di fuori del ciclo mestruale
  • Dolore pelvico
  • Sanguinamento più abbondante del solito

Se avvertite uno di questi disturbi -anche se non volete avere figli- e non vi siete ancora rivolte al ginecologo, sottoporsi a un controllo di routine è una buona idea. Oltre ad aiutarvi a calmare i dolori, vi servirà a ricevere i consigli opportuni per rimanere incinte.

Nel caso in cui non manifestiate alcun sintomo, ma vostra madre, nonna, zia o sorella hanno avuto questo problema, rivolgetevi a un ginecologo.

3. Età

Donna si osserva le rughe

L’età è uno dei fattori determinanti quando si parla di infertilità femminile. Le probabilità di concepire un bambino si riducono gradualmente con l’avanzare dell’età.

Purtroppo, questo è un fattore su cui non possiamo intervenire. A mano a mano che invecchiamo, alcuni processi fisiologici cambiano.

L’ideale sarebbe rimanere incinta in un’età compresa tra i 22 e i 35 anni, se si è sane.

Qualora soffriate di una malattia cronica, chiedete al ginecologo se per voi vale una fascia d’età diversa. Ad esempio, i 30/31 anni potrebbero rappresentare già un limite per le donne affette da diabete.

Allo stesso modo, alcune donne non corrono alcun rischio portando avanti una gravidanza dopo i 35 anni.

Vi consigliamo di leggere: Gravidanza dopo i 35 anni

4. Sindrome dell’ovaio policistico

Un’altra causa frequente di infertilità femminile è il disturbo ovulatorio che deriva da uno squilibrio degli ormoni sessuali. Di solito provoca cambiamenti nel ciclo mestruale o cisti alle ovaie.

I piccoli follicoli delle ovaie non si sviluppano a tal punto da maturare, il che impedisce il rilascio degli ovuli. Tra i sintomi più comuni di questa malattia troviamo:

In questo caso è importante che il medico prescriva degli esami ormonali e che richieda altri esami di routine. Inoltre, dovrete mettere in atto alcuni cambiamenti nel vostro stile di vita, in modo da combattere il problema.

5. Il sistema immunitario impedisce il concepimento

Utero femminile

In alcuni casi, la causa di infertilità può risiedere in una risposta immunitaria alterata. Il sistema immunitario reagisce impedendo l’impianto dell’embrione nell’utero. Esso può anche reagire attaccando il tessuto degli organi riproduttivi o scatenando uno stato infiammatorio che impedisce la gravidanza, come nel caso dell’endometriosi.

Non è chiaro perché succede esattamente, ma potrebbe verificarsi in donne affette da malattie autoimmuni, come l’ipotiroidismo di Hashimoto o persino la celiachia. Il modo per combattere il problema varia a seconda della malattia; inoltre, solo il medico può indicare il trattamento più indicato.

6. Lesioni nelle tube di Falloppio

In condizioni normali, le tube di Falloppio agiscono come una canna da pesca: agganciano l’ovulo rilasciato durante l’ovulazione, trasportano gli spermatozoi verso l’ovulo e conducono l’uovo fecondato verso l’utero.

Ma quando le tube sono danneggiate, si presentano ostruzioni o aderenze che impediscono il processo di fecondazione dell’ovulo.

Queste lesioni possono essere provocate da:

  • Infezioni
  • Conseguenze di malattie a trasmissione sessuale (come gonorrea o clamidia)
  • Un precedente intervento pelvico
  • Alterazioni dalla nascita

Queste lesioni non sono solo causa di infertilità femminile, ma anche di gravidanze extrauterine, ovvero di quelle che si sviluppano al di fuori della cavità uterina o all’interno delle tube di Falloppio.

7. Non avere abbastanza rapporti sessuali durante l’ovulazione

Coppia a letto

Il mancato concepimento può essere dovuto anche allo scarso numero di rapporti sessuali oppure al fatto che non si hanno al momento più opportuno.

È importante ricordare che non si è fertili tutti i giorni del mese. Se avete dubbi su quando è il momento migliore, rivolgetevi al vostro medico.


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