Miti sull’intervento al seno e verità

Sebbene sia una procedura sicura, diventata ormai abituale, esistono ancora alcuni miti sull'intervento al seno. Cosa bisogna sapere?

Miti sullo intervento al seno.

Sono ancora molti i miti sull’intervento al seno, attualmente una degli interventi chirurgici più richiesti. Ciò avviene soprattutto quando i casi eccezionali finiscono per essere considerati la regola.

Sono diversi gli interventi estetici che si possono eseguire sul seno: aumento, riduzione, sollevamento, ricostruzione, ecc. Pur trattandosi di un’operazione di natura estetica, spesso vi si ricorre con estrema facilità.

Una cosa è certa, le tecniche chirurgiche sono in continua evoluzione. Attualmente questo tipo di intervento è considerato sicuro; occorre però affidarsi ad un chirurgo esperto. Quali sono i miti sull’intervento al seno più comuni?

Tipi di intervento al seno

Seno e protesi mammarie.

La maggior parte delle donne che ricorre a questo intervento desidera ottenere un seno più simmetrico. Un’altra richiesta frequente è la ricostruzione a seguito di asportazione di una o entrambe le mammelle o quando il seno ha subito un forte cambiamento a causa dell’allattamento, dell’età o dimagrimento.

Le tecniche di inserimento della protesi sono diverse. Spesso l’inserimento avviene attraverso il bordo inferiore dell’areola. Ancora più comune è l’introduzione della protesi dalla piega ascellare o dalla piega inframammaria. O, in alcuni casi, dall’ombelico.

Le protesi sono sacchetti ripieni di silicone o di gel adesivo. Gli impianti che si fanno passare dall’ombelico contengono una soluzione salina. Si tratta di un intervento chirurgico ambulatoriale e raramente si presentano complicazioni. 

Principali miti sull’operazione al seno

Sebbene sia una procedura sicura, diventata ormai abituale, esistono ancora alcuni miti sull’argomento. Ecco le affermazioni più comuni:

  • L’intervento chirurgico altera la sensibilità del seno. Completamente falso. La sensibilità della mammella è determinata dai nervi intercostali che attraversano posteriormente la ghiandola mammaria. Si può produrre una perdita della sensibilità solo se durante l’intervento viene lesionato un nervo.

È vero che subito dopo l’intervento può essere accusato un indolenzimento nell’area inferiore del seno che potrebbe alterare la sensibilità, ma con il passare dei giorni tutto torna alla normalità. Si tratta semplicemente di un effetto postoperatorio.

  • Può avvenire un rigetto della protesi: anche questo è falso. Gli impianti sono neutri e non provocano reazioni nel corpo. A volte può verificarsi una contrattura nell’area intorno all’impianto, ma non si tratta di un rigetto. Questo capita nel 2-3% dei casi.

Gli impianti inseriti da un professionista accreditato rispondono a rigorosi standard di biosicurezza; sono quindi da considerare sicuri. Diverso è il caso di protesi di cui non si conosce la provenienza o quando ci si affida a un professionista non esperto.

Altri miti sull’intervento al seno

Protesi mammaria.

Abbiamo presentato i miti più diffusi sull’intervento al seno; esistono però altre convinzioni erronee.

  • Le protesi possono provocare il cancro: anche questo è falso. Addirittura le donne con impianto sviluppano il cancro meno spesso, poiché i noduli sono più rilevabili.
  • Le protesi sono dannose: non esistono studi né evidenze in merito.
  • L’impianto impedisce l’allattamento al seno: è falso. L’intervento non coinvolge la ghiandola mammaria, quindi non influisce sull’allattamento.
  • Le protesi saline sono migliori rispetto alle protesi al silicone: non è vero. Il medico determinerà quale usare seconda del caso specifico.

Leggete anche: Noduli al seno: perché si formano?

Può essere invece vero che…

Se alcuni miti sulle operazioni al seno sono falsi, altre affermazioni comuni hanno un fondamento o sono vere.

  • Più grande è l’impianto, maggiore è il rischio di complicanze: questo è vero in molti casi. Gli impianti di grandi dimensioni provocano con maggiore frequenza contratture capsulari o pieghe nella pelle.
  • Le protesi sono visibili: solo lievemente, ma non si notano se non alla palpazione.
  • L’aspetto del seno cambia nel tempo: è vero in molti casi. Se l’impianto è molto grande, può allungare la pelle e far apparire il seno cadente.
  • Questi interventi richiedono di sottoporsi a visite più frequenti: è vero. È importante sottoporsi almeno a una visita di controllo all’anno per verificare che l’impianto sia ancora integro.
Bibliografia

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  • Gordillo Álvarez, I., & Ramírez Alvarado, M. D. M. (2007). Escultores de cuerpos: cirugías estéticas y realities televisivos. In IV Congreso Internacional Comunicación y Realidad (pp. 861-872). Trípodos.
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