Il morbo di Dupuytren è una patologia che colpisce le mani e in particolare la mobilità delle dita. Interessa lo strato di tessuto al di sotto della pelle del palmo della mano. Progredisce con il passare degli anni e si verifica più comunemente negli adulti maschi con più di 45 anni.
Nel 50% la malattia colpisce entrambe le mani. Se colpisce un solo arto, è il doppio delle volte più probabile che si tratti della mano destra.
Il morbo di Dupuytren limita i movimenti delle dita e impedisce di estenderli del tutto, complicando molte attività quotidiane. Si manifesta soprattutto nel mignolo e nell’anulare.
Tra i movimenti più difficile vi è quello di mettere le mani in tasca, indossare un paio di guanti o salutare. Di seguito vi spieghiamo di più su quest’incredibile malattia.
Sintomi correlati al morbo
Di solito il morbo di Dupuytren progredisce lentamente, riducendo pian piano la capacità di movimento dell’arto colpito.
Il tutto inizia con un ispessimento della pelle del palmo della mano. Dopo di che la pelle inizia a presentare increspature o noduli in superficie.
I noduli cresceranno in dimensioni fino a diventare striature continue, simili a un cordone. Possono essere sensibili al tatto, ma non fanno male. La formazione di questi noduli tira la pelle di una o più dita, costringendole in una posizione flessa. A questa posizione si deve l’aspetto contratto della mano.
Qual è la causa del morbo di Dupuytren?
La causa specifica del morbo Dupuytren è sconosciuta. Si ritiene possa avere una componente ereditaria che colpisce in particolar modo i maschi adulti.
Non esiste evidenza scientifica in grado di stabilire se le contratture si ripresentino in futuro. Non si può neanche determinare se la causa sia lo svolgimento di una determinata attività o di un lavoro esposto a particolari vibrazioni.
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Fattori di rischio
Il morbo di Dupuytren colpisce a seconda della genetica e delle caratteristiche di ciascuna persona. È stata osservata una maggior incidenza in persone che soffrono di alcolismo o epilessia.
Inoltre, questa patologia è più frequente nei paesi del nord Europa e nelle persone provenienti da quelle zone. È invece un disturbo raro in Africa e in Asia Orientale. Tra i fattori di rischio che possono determinare la sua apparizione troviamo:
- Età: colpisce maggiormente dopo i 50 anni.
- Sesso: 7 volte su 10 colpisce gli uomini.
- Precedenti familiari: il morbo di Dupuytren tende ad essere ereditario.
- Diabete: le persone con diabete corrono maggiori rischi di soffrire per un danno cronico del collagene.
- Consumo di alcol e tabacco: la malattia è associata al danneggiamento dei vasi sanguigni a causa di un alto consumo di tabacco. Anche il danno epatico e il metabolismo epatico sono associati alla contrattura delle mani.
Trattamenti a disposizione per il morbo di Dupuytren
Una delle fasi iniziali consiste nel tenere sotto osservazione il decorso della malattia. Nei casi più lievi in cui il morbo non progredisce, è la misura meno invasiva e non limita alcuna funzionalità.
Le iniezioni di cortisone all’interno del nodulo possono infatti ridurre la sensibilità delle dita se si effettuano prima che si presenti una contrattura effettiva. È importante sottolineare che il cortisone non ritarda il progresso della malattia.
Un’altra opzione dai risultati favorevoli è il trattamento con iniezioni di collagenasi, ovvero gli enzimi in grado di dissolvere il collagene che forma l’ombelicatura sul palmo della mano.
La sostanza utilizzata è prodotta dal batterio Clostridium histolyticum e, a contatto con il fascio di fibre, lo rallenta e lo indebolisce, permettendo di manipolare la mano per rompere i noduli e raddrizzare le dita.
In alcuni paesi europei il morbo di Dupuytren si cura con la radioterapia. La risposta a questa tecnica è spesso positiva, in quanto ritarda l’avanzamento della patologia e la necessità di un intervento chirurgico. Di solito si realizza una volta soltanto.
Fasciotomia percutanea
La tecnica della fasciotomia percutanea si applica prima del trattamento chirurgico. Consiste nell’inserimento attraverso la pelle di un ago allo scopo di rompere il tessuto fibroso che contrae il dito.
Questo metodo è vantaggioso in quanto non richiede l’incisione chirurgica nel palmo e può essere fatto su più di un dito alla volta. Dopo averla messa a punto sarà necessaria un po’ di fisioterapia. Lo svantaggio è che non elimina permanentemente la contrattura.
Trattamento chirurgico
La chirurgia è riservata ai casi più gravi in cui il paziente non è in grado di appoggiare il palmo della mano disteso su una superficie. È necessaria anche quando una o più dita sono talmente incurvate da impedire l’uso normale della mano.
L’obiettivo principale è eliminare chirurgicamente il tessuto colpito dalla malattia. Quest’intervento serve ad ottenere un risultato più duraturo e completo rispetto alle iniezioni di collagenasi o alle punture.
Nei casi più avanzati, si cercherà di eliminare tutti i tessuti colpito dal morbo, compresa la pelle che si è unita al nodulo fibroso. Sarà necessario pertanto un trapianto di pelle per coprire la ferita.
Consigli e prevenzione
I pazienti che soffrono per il morbo di Dupuytren sono invitati ad adattare le loro abitudini in questo modo:
- Fare uso di guanti imbottiti per proteggere le mani quando si alzano oggetti pesanti.
- Avvolgere i manici degli oggetti e degli strumenti utilizzati con del nastro isolante idraulico o con del nastro imbottito.
Anche la fisioterapia aiuta a ridurre il dolore e ad aumentare la mobilità dell’arto. Si possono realizzare le seguenti tecniche:
- Termoterapia.
- Ultrasuoni.
- Movimenti di estensione.
Il morbo di Dupuytren è degenerativo
La contrattura di Dupuytren può degenerare in maniera imprevedibile, causando deformità della mano e perdita delle sue normali funzioni. Per questo è importante individuarla per tempo e mantenerla sempre sotto osservazione.
Nei casi in cui è necessario ricorrere alla chirurgia, all’intervento dovrà seguire la fisioterapia, necessaria per ridurre i sintomi e restituire la mobilità alla mano e in particolar modo alle dita colpite.
Bibliografia
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