Il muscolo sartorio fa parte della coscia. Anche se molte persone non lo conoscono, è il più lungo del corpo umano e consente la flessione dell’arto inferiore.
Nello specifico rende possibile adottare precise posture, come flettere la gamba quando ci si siede. Come qualsiasi altro muscolo, può subire delle lesioni, il che può influire in maniera grave su tutta la mobilità degli arti inferiori.
Qual è il muscolo sartorio?
Il muscolo sartorio ha origine nella parte superiore e anteriore dell’osso iliaco. Da qui attraversa la parte superiore della tibia.
Nella tibia si inserisce nella sua parte più interna e superiore. In questo modo, descrive una specie di curva lungo la coscia, passando da dietro il condilo mediale del femore fino a raggiungere il suo punto di intersezione. Quest’ultima sezione è, in realtà, un tendine.
Fa parte della cosiddetta zampa d’oca, i tendini distali dei muscoli semitendinosi, retto interno e sartorio. Si tratta di un’area incline a subire lesioni.
In alcune persone si verifica un’alterazione della naturale posizione del muscolo sartorio, come descritto in uno studio pubblicato sulla Revista Chilena de Anatomía. Questo aspetto va tenuto in considerazione soprattutto prima di eseguire interventi chirurgici o trattamenti.
Questo muscolo è il più lungo del corpo umano. Va dal bacino fino alla rotula, disegnando una curva, e di solito misura circa 55 centimetri in una persona adulta di statura media. Può tuttavia raggiungere i 60 centimetri.
L’innervazione viene eseguita dal nervo femorale. Inoltre, è attraversata dall’arteria femorale ed è responsabile del trasporto del sangue ossigenato alle parti più distali della gamba.
Quali funzioni svolge?
La parola “sartorio” proviene dal latino sartor che significa “sarto”. Questo nome non è casuale, bensì deriva dal fatto che una delle sue funzioni è quella di poter incrociare le gambe, postura tipica dagli antichi sarti.
Il sartorio è un muscolo scheletrico di tipo striato. In altre parole, si contrae in modo volontario, a differenza dei muscoli lisci. Questi ultimi formano, per esempio, all’apparato digerente e si contraggono in maniera inconscia.
La sua funzione principale è la flessione della gamba. Quando si contrae, tira la parte inferiore della gamba in su, verso l’anca. Consente anche di eseguire altri movimenti, come la rotazione dell’anca verso fuori o muovere le ginocchia. Allo stesso modo, è coinvolto nella rotazione interna della gamba e nella sua elevazione.
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Principali cause di dolore del muscolo sartorio
Il dolore al muscolo sartorio si deve generalmente a una lesione traumatica oppure a uno sforzo eccessivo. Inoltre, possono apparire altri sintomi, come l’infiammazione, l’arrossamento o l’aumento della sensibilità.
Le lesioni per trauma sono quelle che si producono per un colpo diretto nella zona del muscolo. Qualsiasi colpo nella zona della spina iliaca o nella zona centrale o interna del muscolo può causare dolore. Lo stesso succede quando la lesione è prodotta nella zona dei zampa d’oca.
Quando il trauma colpisce la zona della zampa d’oca, può compromettere altri movimenti e danneggiare i muscoli vicini. La cosa certa è che, più che per un trauma in sé, in questa zona sono solite apparire lesioni vincolate a tendiniti o borsiti.
Tendinite e borsite della zona zampe d’oca
La tendinite consiste nell’infiammazione di alcuni di questi tendini. Può provocare zoppia, dolore interno e persino incapacità di muovere la gamba se il dolore è molto forte.
La borsite, d’altro canto, è l’infiammazione della borsa. È una cavità ripiena di liquido, simile al sinoviale di altre articolazioni. Permette di ammortizzare l’attrito tra le ossa e i tendini, per ridurre i danni generati dal movimento.
Entrambe le lesioni sono classiche negli sportivi. Soprattutto nei corritori o nei quelli che realizzano esercizio che producono molto impatto in questa zona delle ginocchia.
Lesioni per eccessivo sforzo o mancanza di allenamento
L’eccessivo sforzo consiste nel realizzare un allenamento nel quale una forza troppo forte viene sollecitata o generata nel muscolo. In questi casi, alcune fibre potrebbero rompersi. In realtà, questo sforzo eccessivo può anche essere associato a una mancanza di allenamento.
Altre cause di dolore nel muscolo sartorio
Anche se la situazione è poco frequente, il dolore al muscolo sartorio può prodursi in seguito alla presenza di una calcificazione. Questo è spiegato in uno studio pubblicato su Semergen-Medicina de Familia. Questa calcificazione deriva, a sua volta, da un trauma subito in precedenza.
Come si rinforza questo muscolo?
Il rafforzamento del muscolo sartorio è fondamentale, Prima di tutto, perché l’allenamento porta numerosi benefici della salute, non solo a livello estetico. Ad esempio, accelera il metabolismo e aiuta a bruciare più calorie a riposo.
Inoltre, i muscoli della gamba sopportano tutto il peso del corpo. Ci permettono di camminare e muoverci in modo naturale. Nel caso del muscolo sartorio, è incaricato di poter piegare la gamba e realizzare movimenti di rotazione. Qualcosa di basico per piegarsi.
Per questo, nelle persone sane si raccomanda di fare allenamenti di forza con la parte inferiore del corpo. Sia in palestra che a casa, ci sono numerosi esercizi che possono essere fatti e che aiutano a rafforzare questo muscolo. Gli squat possono essere uno di questi.
Gli stiramenti sono anche un altro pilastro fondamentale. Nel caso del muscolo sartorio, per realizzarlo si deve alzare la gamba nella posizione contraria. Per questo, si raccomanda di sdraiarsi su un fianco su una superficie sicura. La parte superiore della gamba dovrebbe essere stesa e le anche ruotate verso l’interno.
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I fastidi in qualsiasi muscolo devono essere tenuti sotto controllo
Come per qualsiasi altro muscolo, un dolore al sartorio necessita di consulto specialistico. Ignorarlo può dare il tempo a un disturbo soggiacente di evolvere, come nel caso di una tendinite.
Infine, bisogna sottolineare che il muscolo sartorio deve essere sollecitato e allungato frequentemente. In questo modo, è possibile prevenire possibili infortuni a seguito di sforzi eccessivi o mancanza di allenamento.
Bibliografia
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