Nevralgia posterpetica: sintomi e cause

La nevralgia posterpetica si presenta come conseguenza dell'infezione da virus herpes zoster ed è molto dolorosa. Continuate a leggere per conoscerne sintomi e trattamento.
Nevralgia posterpetica: sintomi e cause
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

La nevralgia posterpetica è la complicazione più frequente dell’herpes zoster. Questa infezione virale, relativamente comune nella popolazione, non sfocia sempre in nevralgia posterpetica, ma se succede diventa molto fastidiosa.

Esistono diversi scenari legati all’infezione dal virus dell’herpes zoster: l’organismo può non presentare alcun sintomo, può presentare i sintomi della varicella (soprattutto nei bambini) o manifestarsi con un’irritazione nota come serpigine.

La serpigine è la prima infezione da herpes zoster in un organismo. Provoca la comparsa di piccole lesioni e bolle sulla pelle che seguono il percorso del nervo in cui risiede il virus. Le aree più inclini a infettarsi sono il nervo oftalmico, il nervo trigemino nel volto e alcuni nervi intercostali del torace.

Le bolle sono accompagnate da intenso dolore e bruciore. Dopo all’incirca un mese, le lesioni cutanee iniziano a sparire e gradualmente va via anche il dolore.

In questa fase il virus continua a risiedere nel nervo, anche se inattivo. Dopo qualche tempo, la persona può accusare nuovamente un dolore molto forte nell’area colpita dalla prima infezione pur senza lesioni cutanee visibili. Si tratta della nevralgia posterpetica.

Questa malattia tende a presentarsi più facilmente nelle persone con più di sessant’anni. Sebbene non esista una cura, è possibile adottare alcune misure per calmarne i sintomi. Scopriamo quali in questo articolo.

Cause della nevralgia posterpetica

L’origine della nevralgia posterpetica è chiara: deriva dal virus herpes zoster. La caratteristica principale di questo organismo è che continua a vivere nei nervi dell’essere umano per tutta la vita, anche quando smette di manifestarsi con sintomi.

Quando la persona che ospita il virus invecchia o il suo sistema immunitario si indebolisce, il virus si riattiva manifestandosi sotto forma di nevralgia posterpetica, ossia con un dolore intenso al nervo colpito.

Il dolore è accompagnato da una forte sensazione di bruciore perché il virus distrugge alcune fibre nervose che trasmettono informazioni. In seguito a ciò, il cervello confonde le informazioni nervose, interpretandole come dolore. Oltre alla suddetta causa, esistono alcuni fattori di rischio che possono determinare la comparsa di questo disturbo:

  • Età: aumenta la frequenza superati i sessant’anni.
  • Caratteristiche dell’infezione iniziale: se la prima manifestazione dell’herpes zoster è stata intensa, è più facile che si ripresenti sotto forma di nevralgia posterpetica.
  • Localizzazione: il volto e in particolare l’area oftalmica sono le più dolorose.
Ragazza con herpes sulla bocca.
Il virus dell’herpes zoster è la causa della nevralgia posterpetica.

Sintomi della malattia

Il sintomo della nevralgia posterpetica è un dolore localizzato nell’area del nervo colpito. In genere si tratta della stessa area che mesi o anni prima è stata colpita dalla prima infezione.

Se non si interviene, il dolore può durare diversi mesi. Senza trattamento, in alcuni casi può diventare un dolore cronicoI sintomi di base della malattia possono essere riassunti come segue:

  • Dolore: intenso, bruciante, persistente per mesi e facilmente riconoscibile dal paziente.
  • Sensibilità: persino il contatto con gli indumenti stimola il dolore nella zona colpita.
  • Prurito: il nervo danneggiato invia segnali confusi al cervello, che li interpreta come prurito.
Donna con dolore causato dalla nevralgia posterpetica.

Il trattamento della nevralgia posterpetica

Questa malattia non ha cura. Il virus continuerà a risiedere nel nervo per tutta la vita del paziente. Esistono a ogni modo opzioni terapeutiche per il trattamento del dolore, dunque il miglioramento della qualità di vita della persona.

La prima fase del trattamento consiste nell’assunzione di antinfiammatori non steroidei comuni. Anche se nella maggior parte dei paesi sono farmaci da banco, dovrebbero essere prescritti da un medico specializzato a causa dei loro possibili effetti collaterali.

Gli antinfiammatori più usati in caso di nevralgia posterpetica sono l’ibuprofene e il naprossene. Nel caso di pazienti con ipertensione arteriosa, gastrite o in terapia anticoagulante è obbligatoria l’assunzione previa supervisione medica.

La seconda fase del trattamento consiste nella somministrazione di altri analgesici. Il più semplice è il paracetamolo, ma a seconda dell’intensità del dolore si può ricorrere anche a farmaci narcotici. In questo caso, naturalmente, solo sotto prescrizione medica.

Alcune ricerche stanno studiando un trattamento alternativo con la tossina botulinica. La prima testimonianza in merito è relativamente recente e risale al 2002. Pur necessitando di ulteriori studi, è promettente. Altri medicinali non specificatamente analgesici, ma di cui è stata provata l’efficacia, sono gli anticonvulsivi e gli antidepressivi triciclici.

La nevralgia posterpetica è una malattia complessa che richiede necessariamente l’intervento del medico. Se accusate un dolore sospetto simile a quello descritto, recatevi subito dal dottore che potrà guidarvi verso il trattamento più idoneo per il caso.


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