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Il profilo di una persona affetta da Night Eating Syndrome non è poi così raro. Questo disturbo, infatti, si riscontra in circs 1 persona su 100, un'incidenza piuttosto elevata.
Vi è mai capitato di farvi un’abbuffata nottuna? Le persone che soffrono della Night Eating Syndrome (NES) si svegliano nel mezzo della notte con un desiderio irrefrenabile di mangiare.
Tuttavia, queste abbuffate sono limitate esclusivamente alle ore notturne, mentre durante il giorno la persona ha una costante sensazione di inappetenza o cerca di mantenere un’apparenza di dieta salutare.
Il profilo di una persona affetta da Night Eating Syndrome non è poi così raro. Questo disturbo, infatti, si riscontra in circs 1 persona su 100, un’incidenza piuttosto elevata.
Le abbuffate sono un problema serio caratterizzato dalla presenza di due fattori:
Oggigiorno, i disturbi alimentari più conosciuti sono l’anoressia e la bulimia. Tuttavia, sono molte di più le persone che soffrono di abbuffate notturne rispetto a quelle affette dalle due patologie più famose.
Le persone che soffrono di NES, in generale, hanno difficoltà a controllare le proprie emozioni e spesso soffrono anche di altri disturbi come:
Secondo la psicologa Montse Bascuas, le persone che soffrono di Night Eating Syndrome sono spesso affette da obesità. Questi soggetti, tipicamente, concentrano nella cena la percentuale maggiore dell’apporto energetico giornaliero.
Il 20% delle persone obese ammette di avere un aumento dell’appetito soprattutto di notte e più de 75% degli intervistati si alza per mangiare. Tuttavia, bisogna tenere in considerazione che, anche se è più frequente nelle persone obese, questo disturbo si presenta anche nelle persone normopeso.
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I sintomi e le fasi sono chiare e si ripetono identiche in tutte le persone affette da questo disturbo alimentare. Innanzitutto, come abbiamo già detto, le persone affette da NES non mangiano niente o quasi niente durante la giornata, perché non sentono lo stimolo della fame.
In genere, si sentono di buon umore di mattina, ma via via che la giornata trascorre iniziano a sentirsi più giù di morale. Inoltre, è molto frequente che questi pazienti soffrano di disturbi del sonno.
Gli alimenti più consumati sono quelli ricchi di carboidrati. Fra questi:
Infine, bisogna sottolineare che queste persone, in genere, sono coscienti di avere un problema e proprio per questo tendono a sentirsi giù di morale e a soffrire di sensi di colpa. La patologia in genere peggiora nei momenti di stress.
Anche se le ricerche riguardo le cause di questa sindrome sono ancora in corso, è stato appurato che, come prima cosa, non è conveniente affrontare il problema dal punto di vista del sovrappeso, nel caso in cui i pazienti rientrino in questa tipologia.
Questa differenza, rispetto ad altri disturbi alimentari, deriva dal fatto che le persone affette da questo disturbo non sentono necessariamente una preoccupazione legata al peso o al proprio aspetto fisico. In altre parole, non sono insoddisfatti del proprio corpo.
Per questa ragione, la priorità è quella di capire l’origine dell’ansia provata dal soggetto e perché cerca di placarla con il cibo. La soluzione in genere prevede un approccio multidisciplinare dove intervengono esperti in psicologia, psichiatria e nutrizione.
I consigli che vi diamo qui di seguito riguardano approcci diversi a seconda della specialità:
La cosa migliore da fare è seguire 4 semplici regole:
L’approccio psicologico più adatto in questi casi è di tipo cognitivo-comportamentale, con cui si aiuta a mettere in ordine alcuni pensieri e a gestire i momenti di stress e di ansia legati alla patologia del paziente.
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La Night Eating Syndrome è un disturbo molto più comune di altri disturbi alimentari più conosciuti, come l’anoressia o la bulimia.
È importante stabilire un approccio multidisciplinare per poter guarire, concentrandosi innanzitutto sul trattamento dell’ansia che scatena le abbuffate notturne.
Contattate uno specialista se pensate di soffrire di un disturbo alimentare o se state soffrendo elevati livelli di ansia e stress.