Probabilmente avete un barattolo di Vicks Vaporub sul vostro comodino o forse i vostri genitori o nonni in qualche momento ve lo hanno applicato sul petto per alleviare l’influenza. Tuttavia, gli esperti di salute avvertono di non applicare Vicks VapoRub ai neonati. Vediamo insieme perché.
L’uso di questo unguento è universalmente noto. Può essere utilizzato anche con altri scopi molto diversi, ad esempio come repellente per le zanzare.
Sembra logico, quindi, che essendo un unguento comunemente usato da una generazione dopo l’altra, alcuni genitori pensino che possa aiutare anche i loro neonati a respirare meglio.
Tuttavia, gli esperti di salute avvertono che applicare di Vicks VapoRub ai neonati e bambini sotto i 2 anni può innescare più problemi di quanti si pensa ne possa risolvere.
A differenza di bambini di età superiore e degli adulti, nei neonati le vie respiratorie sono molto più strette, quindi si infiammano respirando il VapoRub o prodotti similari.
Quando ciò accade si produce una maggior quantità di secrezioni e la respirazione peggiora. I genitori, pertanto, sono invitati a seguire le istruzioni riportate sulla confezione. Nell’etichetta si chiarisce che non deve essere applicato né sotto né all’interno delle narici.
Allo stesso modo, l’etichetta del Vicks VapoRub consiglia di consultare un medico circa il suo utilizzo in bambini al di sotto dei 3 anni o di donne in stato di gravidanza.
Non applicare Vicks VapoRub ai neonati
Non bisogna applicare il Vicks VapoRub ai neonati. Dunque, se il vostro bambino ha sintomi di tosse o di influenza, vi consigliamo i seguenti rimedi naturali:
Pulirgli il naso con soluzione salina
La prima e più importante cosa da fare quando il bambino è raffreddato è assicurarsi che le sue narici siano decongestionate.
Per questo potete aiutarvi con la soluzione salina o con acqua di mare sterilizzata e aspirare il muco con un aspiratore specifico per bambini. Li aiuterà a respirare meglio, anche se inizialmente gli risulterà un po’ fastidioso.
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Idratazione e soluzione fisiologica
Per alleviare la tosse, l’ideale è che il bambino possa liberarsi delle secrezioni. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario che sia ben idratato.
In questo modo le mucose si seccheranno meno e l’infiammazione diminuirà. Per questo motivo il bambino dovrebbe bere liquidi a sufficienza.
- Si consiglia la soluzione fisiologica per la sua capacità di ricostituire gli elettroliti e i minerali necessari.
- Questo farà sì che gli organi, i muscoli e i nervi continuino a funzionare correttamente.
Aerare la stanza
L’ambiente gioca un ruolo importante nella salute dei bambini. Un ambiente umido, con polvere o peli di animali domestici può causare allergie a pelle, gola e naso. È molto importante mantenere puliti e decontaminati gli spazi in cui si trovano i piccoli.
In caso di tosse secca, si possono usare umidificatori che puliscono e umidificano l’aria dell’ambiente. Se la tosse è grassa di solito si presentano delle controindicazioni. È necessario pulirli ogni giorno e non usarli troppo per evitare la formazione di muffe sulle pareti.
Riposo
Ricordate che è fondamentale che i bambini stiano a riposo in caso di malattia, perché i loro organismi hanno bisogno di essere rilassati per guarire al più presto. Quanto più piccoli sono i bambini, tanto maggiore è il numero di ore di cui hanno bisogno di dormire.
- Ad esempio, un neonato ha bisogno di dormire una media di 16 ore distribuite in più turni.
- Un bambino di 2 anni, invece, necessita di circa 12 ore di sonno a notte e un altro paio durante un pisolino diurno.
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Consultare un pediatra
A volte la tosse o l’influenza sono temporanei e le cure quotidiane e naturali, accompagnate da una dieta sana, saranno sufficiente per aiutare il bambino a riprendersi rapidamente. Tuttavia, dovremo andare dal pediatra se la salute del bambino si indebolisce.
Solo un professionista della salute è in grado di diagnosticare la malattia e prescrivere determinati farmaci. A fronte di quali sintomi bisogna considerare di consultare un pediatra?
- Se la tosse è accompagnata da stanchezza e difficoltà di respirazione.
- Quando si sentono suoni strani e acuti – come dei sibili – quando il piccolo inala l’aria.
- Se la tosse persiste per più di 2 o 3 settimane.
- Se si presenta febbre.
- Quando si notano evidenti cambi di colorazione delle labbra e del viso (se diventano di colore bluastro).
Bibliografia
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